Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: ladymad    13/11/2013    0 recensioni
Rimasi a meditare seduta al mio banco. Anche Rosie era andata via ormai, e chiunque altro dotato di coscienza e amor proprio sarebbe scappato da quel carcere al suono della campana. Io no. Io ero turbata dai miei mille pensieri, dalle mie mille malinconie, dai miei mille fastidi,dalle mie mille paure. Io ero rimasta a fissare il vuoto.
Mi recai in palestra prima di tornare a casa; lo facevo sempre ogni venerdì dopo le lezioni da quando andavo al liceo, quando tutti erano andati via. Tolsi la maglia,rimanendo in top e indossai un pantaloncino. Iniziai a strecciare i muscoli,a saltare,e infine, come di procedura, salii sulla trave. Slanciai le gambe,il collo,le braccia in una danza piena di emozione e passione. Grandi lacrime iniziarono a rigarmi il viso bianco,e tutto divenne un misto di confusione,rabbia,solitudine e angoscia. Continuavo a destreggiarmi come mossa da un filo,come fossi un burattino, inconsciamente. Un rumore portò la mia mente alla realtà, come se qualcuno fosse lì a scrutare i miei movimenti. Tutto iniziò a riprendere colore..
Genere: Sentimentale, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Ryan Butler
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1764.

Ero rimasto ad aspettare dietro la finestra per circa un’ora, impaziente come un bambino alla vigilia di Natale,quando guarda incantato i fiocchi di neve cadere e attende ansiosamente che gli invitati arrivino,che portino i regali,che si ceni tutti insieme,che si affetti il tacchino arrosto,che si cantino le canzoni natalizie davanti al fuoco e si aspetti la mezza notte per scambiarsi gli auguri e i doni; impaziente di quell’allegria e quel calore. Miss Talbot arrivò, puntuale come sempre, sulla sua elegante carrozza. E quella casa sembrò tingersi di colore con la sua presenza,allontanare il grigio cupo che l’aveva investita per tutto il pomeriggio.
Villa Foster era sempre stata un luogo magico. Sembrava di essere in una fiaba di Perrault, con palazzi circondati da immensi giardini e vialetti,solcati da sontuose carrozze;balli in maschera e abiti eleganti e pregiati,colori e un magico luccichio di lampadari,gioielli e specchi. Sembrava fosse una piccola miniatura, un quadro che racchiudeva la spensieratezza di piccoli momenti. E il giardino d’autunno,pieno di foglie verdi,gialle e rosse sulle quali io e Chaz ci divertivamo a stare sdraiati e correre. Era il tipico luogo che rifletteva un epoca,la mia epoca,fatta di nobiltà,galanterie,amori nascosti,affari diplomatici,matrimoni falsi,passeggiate sotto la pioggia improvvisa estiva,cavalli e baci al chiaro di luna.
Elizabeth, questo era il suo nome. L’amavo da quando per la prima volta si era presentata alla tenuta di mio padre,giunta da poco in città in compagnia della sua servitù. Era una nobildonna nubile, di qualche anno più grande di me. Il padre le aveva permesso di trasferirsi in una delle tenute di campagna in suo possedimento a Leesburg e lei non aveva tardato a prender piede all’interno della società della cittadina ancora in crescita,nella quale era divenuta ben accetta. Leesburg era una piccola cittadina del nord-est della Virginia. La mia famiglia era stata una delle fondatrici e colonizzatrici della zona,per questo prendeva parte alle riunioni del consiglio cittadino che deliberava riguardo al bene della piccola comunità in continuo sviluppo. Le famiglie fondatrici e nobili tutte insieme possedevano terreni e tenute dove il resto della popolazione lavorava sotto paga. Mi dilettavo spesso a passeggiare per le vie campagnole a osservare le immense distese di granturco e cereali a nord di Leesburg.
L’ingresso di miss Elizabeth riportò la mia mente ,momentaneamente dispersa, al presente. Indossava un lungo vestito rosso carminio che faceva spiccare la sua pelle bianco latte: il corpetto ,in tessuto pregiato, era decorato da inserti in perline nere e piccoli diamantini del medesimo colore; la gonna,ampia, con decorazioni fini ed eleganti,esaltava il suo corpo perfetto. Indossava diamanti al collo e alle orecchie che mettevano in mostra il suo viso e i suoi lineamenti delicati e i suoi occhi grigi,lucenti quanto i gioielli. Non avevo mai visto donna più bella in vita mia,mai una così aggraziata e fine e loquace al tempo stesso. Il ballo procedette con l’arrivo delle famiglie più altolocate della cittadina: i Grant, i Lewis, gli Harper, gli Hill, i Phelps e la signora Moore con le sue figlie ci deliziarono con la loro presenza. Ognuno indossava una maschera in modo da tenere gli occhi e parte del viso nascosto al resto degli invitati. La sala era piena di abiti raffinati,stoffe pregiate e maschere di ogni sorta. Per un momento ci si poteva concedere al diletto di un tale evento che rompeva la quotidiana armonia.  Mio padre si unì al resto degli invitati e con gli occhi pieni di allegria esordì “Signori,benvenuti e grazie di essere presenti alla mia umile dimora a intrattenervi insieme a me e la mia famiglia. Spero che la serata sia di vostro gradimento e che possa riuscire nel migliore dei modi. Adesso trovate una compagna o un cavaliere e che abbiano inizio le danze!”.
 Elizabeth indossò la sua maschera, mi afferrò la mano e mi trascinò in mezzo alla sala a danzare. “Allora,chi si nasconde dietro quella bella maschera in velluto?” fece ironicamente Elizabeth,provocandomi una lieve risata.
Forse un villano,milady, o un giovane cavaliere” risposi, e il cuore iniziò a palpitarmi veloce. Lei rise mostrando il suo magnifico e dolce sorriso,riempendomi di gioia e felicità l’animo e continuammo a ballare spensierati per tutta la sera; c’era molta gente,ma io riuscivo a percepire soltanto i nostri cuori,le nostre anime,le nostre voci,i nostri occhi.
Quasi al termine della serata andammo fuori,sul viale alberato, e ci sedemmo su una panchina in marmo e pietra. Le accarezzai il viso bianco e toccai con un dito le sue morbide e rosse labbra. Contemplai in silenzio la bellezza dei suoi occhi grigio-azzurri e le sue piccole fossette ai lati delle labbra. Era bella da morire.
Dimmi che resteremo per sempre insieme,per l’eternità.” Le dissi,scostandole un ciuffo di capelli rossi.
L’eternità é qualcosa di troppo infinito forse, e sappiamo entrambi che tutto ha una fine. Non credi?” rispose con un sorriso flebile,accarezzandomi la guancia.  “Non tutto ha una fine Elizabeth. Forse gli alberi,le case,le coltivazioni,gli animali,lo sperpero,le false moralità,e anche noi umani. Ma non i sentimenti,l’amore; io credo che siano destinati a durare in eterno. I miei sentimenti per te saranno in eterno. E se davvero esiste un qualcosa che per metà ci rende ancora vivi dopo la sepoltura,allora permettimi di dirti che io ti amerò e lo farò per sempre. Per sempre come il felici e contenti delle fiabe. Io prometto solennemente che ti amerò per sempre.
 “Ci sono cose che non sai,cose che ti rendono ingenuamente affascinante, Justin Foster. E ci sono alcune cose che non è momento che tu sappia, e forse in realtà non le saprai mai. Ci sono cose che non muoiono ,è vero, l’anima è una di queste. Ma ci sono cose che perdurano nel tempo senza una spiegazione,per una legge terrena del creato. Queste sono forse presenze, che tu non sei in grado di capire.” Si fermò per un attimo e abbassò lo sguardo. “ Il tuo eterno è diverso dal mio.” Finì e poggiò delicatamente le sue labbra sulle mie,accarezzandomi i capelli. Poi mi sentii come stanco e flebile e i miei occhi si chiusero all’improvviso. Mi svegliai l’indomani mattina tra le mie lenzuola di lino leggero a festa ormai terminata. E lei non c’era,come se fosse volata via..     

 

 

SPAZIO AUTRICE

Vorrei partire col dire che non ho mai scritto niente che non sia un tema per la scuola o un compito in classe di italiano. Chiedo pertanto tanta clemenza. Ho voluto ispirare la storia alla serie 'The Vampire Diaries' e creare un tema diciamo diverso dalle altre fanfiction che parlano di amori sbocciati in due giorni, ragazze che rimangono incinte, o altro come ragazze che lavorano in locali pieni di maniaci (per precisare,una storia è bella per la trama e per il modo coinvolgente in cui è scritta,soprattutto se scritta bene. Il tema non c'entra nulla ). Ho basato la storia quindi sul soprannaturale; con questo intendo soprannaturale nato nella mia testa, in quanto inventerò leggende mai esistite che daranno un senso al tutto ahah. Non ho nessun capitolo già scritto se non questo,quindi non so che piega potrebbe prendere la storia se non lo schema/ film mentale che ho in mente.Detto questo vorrei sapere cosa ne pensate,se la trama coinvolge,se piace o meno. Mi aspetto anche critiche negative, in modo da poter capire cosa sbaglio e potere rendere più fruibile il mio racconto. Adesso penso di avere rotto abbastanza, adios babies

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: ladymad