NOTA: 
Questo è uno sfogo. Uno sfogo che magari Molly ha sempre voluto esprimere per smettere di tenerlo soffocato, chissà.
E' il prodotto di una serata abbastanza solitaria e drammatica, per cui qualsiasi parola, se non vi ispira, va tarata al cinquanta per cento.
Liberissimi di esprimere qualsiasi parere!







Io sono in grado di amare, io posso farlo!

Mondo, che mi guardi dalla finestra di camera mia, dallo specchietto retrovisore della macchina, dai marciapiedi delle strade e che leggi queste righe, credi che solo perché non mi metto a limonare in pubblico col primo che capita io non sappia amare?

Cacchio, sì! Ho amato, sì! Ho amato e amo, con amori diversi, batticuori diversi.

Ho amato la mia migliore amica come si ama una sorella, ho amato i miei amici come si amano le gradi compagnie dell’adolescenza; ho amato i miei genitori come si amano un padre e una madre.
E sì, ho amato un ragazzo con tutto il cuore. Ognuno ha la sua vita adesso, ma ciò non toglie che io, in silenzio, riparata dalle parole fatte d’aria del mondo, lo abbia comunque amato. Apprezzato per quello che era, che diceva, che faceva.

E io amo, lo faccio ancora!
Io amo un ragazzo. Un ragazzo più grande di me, più lontano. Un ragazzo cervellotico, estremamente intelligente, razionale. Un uomo che è rimasto bambino, che non capisce, che non mi capisce.
Che non riesce a comprendere che l’amore non è chimica. L’amore è… amore. L’amore è la colonna sonora della vita.

E che gli altri sappiano o no che tu hai amato o che sei stata amata, ti importa veramente?
Su, Molly Hooper, guardati allo specchio: ti è mai importato della gente e delle loro bocche vuote? No.
Nessuno ha mai apprezzato quell’uomo, quel ragazzo, quel bambino, come ho fatto io. Nessuno ha mai capito l’importanza di farlo, sebbene lui non se ne sia mai reso conto.
Questo non è un documento legale, questo è un allegato a quello che sarà il mio testamento.

Al diamine, sono giovane, lo so! Ma voglio scriverlo. Che ne so io che domani in laboratorio non salterà per aria una boccetta di acido e mi sconvolgerà gli organi interni? Mh. No.
Questa battuta non sarebbe piaciuta a Sherlock.

Comunque sia, ripiego il foglio, lo infilo nel cassettone e ci scrivo a caratteri ben leggibili: “TESTAMENTO DI MOLLY HOOPER.”
Poi cancello e riscrivo: “TESTAMENTO SENTIMENTALE DI MOLLY HOOPER”.
Sì, ora va meglio. Avrei voluto scrivere qualcos’altro, ma non mi interessa. Se lo conosco come credo, lui sarà in grado di leggere fra le righe.