- Prologo - 

- Immaginate di chiudere gli occhi in un luogo, anzi in un tempo e riaprirli in un altro.

Certo, detto così sembrebbe facile... - Diceva quell'uomo che non aveva abbastanza anni da definirsi vecchio, ne giovane. Era descritto dal volantino come il rinomato Dottor Anderson dell’università Berlocks a Boston.

- Molti di voi non mi crederanno, molti di voi non torneranno ma sono sicuro che tra di voi ci sono delle persone speciali, delle persone che verrano con me...Non si può dire che non ci siano rischi, anzi. Sappiate che il passato non si può assolutamente cambiare, perchè se il vostro obbiettivo è questo potete subito. Subito! -

Ci fu un silenzio imbarazzato. 

In realtà tutti ormai lo credevano pazzo, io invece ero indecisa, mi piaceva quel uomo. 

Eppure le cose che diceva erano strane, viaggi nel tempo... 

Scientificamente impossibile. Mi dissi. 

Io non uscii però, volevo farlo e l'avrei fatto.

-Terrò ancora una seduta come questa di "orientamento" poi quelli che rimarrano faranno un test di per valutare il vostro livello mentale e se il vostro corpo può sopportare una traslazione temporale. Ebbene, la conferenza si chiude qui. Arrivederci.

Restai ferma con gli occhi sbarrati davanti a quel pazzo. 

Una parte di me ne era incuriosita, l'altra era confusa. 

Se tutto quello che diceva fosse stato vero. Se ci fosse davvero la possibilità di un viaggio nel tempo... Allora avrei potuto cambiare la mia vita. 

Le poche persone presenti erano già uscite, borbottanto disapprovazione nei confronti dello scienziato. 

Lo osservai. Doveva avere sui trentacinque anni, e se non fosse stato per le occhiaie e i capelli spettinati sarebbe stato anche di bell'aspetto. 

Lui era girato e stava mettendo a posto le sue cose. 

- Una traslazione temporale? - Non avrei voluto parlare, ma la mia bocca si era mossa da sola. 

- Sì, esattamente. È-è esattamente quello che intendevo. 

Balbettava. Le mani avevano un piccolo tremito che mi faceva pensare ad una persona insicura, disturbata e quasi fragile. 

- Hai paura di me? - Chiesi sfacciatamente. 

- No, dovrei?

- Ti tremano le mani. O forse è l'emozione per questa bellissima conferenza. 

Mi sistemai una ciocca di capelli dietro all'orecchio. 

- B-be', no. In realtà ci sono abituato. 

- E allora perchè stai tremando? 

In quel momento gli cadde la valigetta di mano. 

Angolo Autore.
Questa è la mia prima fanfiction, spero che 
vi sia piaciuta e siate clementi (al punto giusto... ) 
con le critiche. Lol.
Booh-Yah!!
Ned
P.s Ringrazio MarleneGinger__ per il banner.