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Autore: Giovia    15/11/2013    1 recensioni
Salve a tutti! Come vedrete, la fanfiction è scritta a quattro mani! Ringrazio a due amiche di avermi aiutata a scriverla.
La storia segue l'ordine cronologico dei fatti di HunterxHunter ma... con delle piccole modifiche! Due ragazze partono all'avventura per ottenere la licenza di Hunter con una vendetta e un obiettivo ben preciso, ma si imbattono in dei strani tipi... Chi sono loro? Nascerà qualcosa tra di loro? Avventura e romanticismo vi aspettano!
AVVISO: Storia momentaneamente sospesa.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Genei Ryodan, Hisoka, Kurapika, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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(Pov Giovia)

Dopo la sterminazione della mia famiglia per colpa della Brigata dell'Illusione, decisi di abbandonare una volta per tutte il mio castello senza salutare nessuno. Non mi interessava nessuno. Ciò che mi interessava era compiere la mia vendetta verso di loro e diventare più forte. Ma per fare questo... dovevo diventare un Hunter.

Mi presento, mi chiamo Giovia e ho 16 anni. Faccio parte della famiglia dei Royale, vampiri purosangue, molto conosciuti. Io sono una dhampira, metà vampira metà umana. Sono rimasta a casa solo con i servitori del castello e la noia prevale, non c'è niente di interessante qui! Adesso vado a farmi un giro dalla mia amica Amulet al cimitero... e forse da lì posso anche scappare. Mi prendo quello che mi serve e posso anche andare a trovarla. Credo di aver preso tutto, è ora.

-Dove va signorina?- mi chiese una servitrice quasi prendendomi per mano per restare

-Non sono affari tuoi. Ormai sono grande e posso badare a me stessa.

-M-ma signorina... se lo sapesse il signore che lei esce di casa senza il suo permesso si arrabbierebbe di brutto! -mi disse con aria preoccupata

-Se provi a contattarlo riguardo la mia uscita, ti ammazzerò, ricordalo. Ora vado, ritornerò appena possibile.

–Nooooooo- piagnucolò lei -Non te ne andare!! È già uscita... dovrei chiamare il signore, o no?

Presi il cammino verso il cimitero e vidi lei, l'unica ragazza che mi capiva, Amulet.

(Pov Amulet)

Vampiri... esseri maligni, spietati.... mostri senza cuore, che non aspettano altro se non delle vittime da uccidere, come hanno fatto con la mia famiglia, avevo solo cinque anni allora, ma ho giurato che mi sarei vendicata, e per farlo mi serviva la licenza di Hunter......

Mi presento, mi chiamo Amulet, ho 15 anni e sono un apprendista cacciatrice di vampiri. Non ho una famiglia, e nemmeno una casa, vivo nell’orfanatrofio della città da 10 anni, e ho una sola amica, una che mi capisca.

Quando le raccontai la mia storia sembrò sconvolta, ma lei mi capisce, l'ha sempre fatto. Ora sono alla tomba, no... non quella dei miei, lì non ci vado mai, sono davanti alla tomba della nonna, lei è l'unica che sapeva sempre tutto, che mi salvò quel giorno, facendomi nascondere. Sentii dei passi, capii subito chi era, la mia amica Giovia, lei viene sempre a trovarmi in questo triste posto.

-Sapevo che ti avrei incontrata qui, Amulet.- disse la ragazza dai capelli bianchi, venendo verso di me

-E’ naturale, ormai mi conosci bene, Giovia.- feci io girandomi a guardarla

-Quando hai intenzione di partire? Io non ho più niente da fare qui.

-Ho già preparato le mie cose, penso che me ne andrò oggi stesso. All’orfanotrofio c’è una coppia che mi vuole adottare e io non lo accetto.- sbuffai

-Allora andiamo, c'è il vascello pronto a portarci là.- fece Gio entusiasta

-Come fai ad essere sempre così di buon umore?? Ti rendi conto che sono le 5 del mattino.... e che la nave parte alle 10?? Non te ne sarai scordata...vero??

-Allora... andrò a farmi un giro qua intorno. Vado a sgranchirmi le gambe. Vuoi venire anche tu? –chiese la ragazza dagli occhi ambrati

-Va bene, ma evitiamo l'orfanotrofio, se mi scoprono mi ci rinchiudono nuovamente.- sbuffai prendendo la borsa

-Ok, ok. Tranquilla! –mi fece un sorriso- Si parte!

-Almeno non urlare, io stanotte non ho dormito.- mi lamentai

-Non sto urlando, sono solo eccitata!- disse dando un colpetto sulla mia spalla

-Se, se, se per te questo non è urlare.- sbuffai spingendo Giovia di lato

-Siamo in un cimitero ti ricordo, i morti non si risvegliano alle urla della gente.

-E come fai a dirlo?? Certe volte i morti tornano senza che nessuno lo decida, lo fanno e basta- risi

-Perché io so... che questi non si risveglieranno mai più!- disse Giovia, dando accidentalmente un pugno a un morto che si era appena risvegliato dalla tomba -Vedi? Dietro non c'è nessun morto vivente!- continuò indifferente alzando le spalle

-Ne hai appena messo k.o. uno, per giunta uno di quelli più simpatici.- le feci notare

-Davvero? Beh per me sono sempre morti. Andiamo al porto va'. – fece tirandomi per un braccio

-Va bene, scusa Bo-san, ci vediamo se un giorno torno.- feci rivolta al morto che si massaggiava la testa

-Ti metti a salutare anche i morti... sempre la solita!- disse la ragazza dai capelli bianchi

-E dai, mi sono stati vicini negli ultimi 10 anni, sono molto più socievoli dei vivi- feci

-Andiamocene Amu- disse seccata Gio

- Ti ricordo che io sono ancora vivo!!- disse il morto rialzandosi piano piano

-Sì Bo-san lo sappiamo, ciao.- urlai poi al morto -Va bene Giovia.- risi

Camminammo per un po', finché... uno strano ragazzo apparve dal nulla e ci bloccò la strada. Aveva una stella e una goccia sulle guance.

-Non sapete... che le ragazzine non dovrebbero andare in giro a quest'ora?- disse con un ghigno scherzoso l'estraneo

-Se vuoi morire basta chiedere- feci io con sguardo assassino

-Lottare contro delle principianti? Dovete ancora migliorare le vostre abilità. Poi ne potremo parlare... -disse rivolgendomi lo sguardo- Sono un gentleman infondo, io non faccio del male alle ragazze...- continuò con aria sognante -Ci si rivede!- sparì nel nulla facendomi con l'occhiolino

-Ma chi cazzo era??- feci arrossendo

-Uno che si è preso una cotta per te... brava Amu, hai fatto colpo! Ahahaha -si sbellicò Gio dalle risate

-NON DIRE STRONZATE!!- urlai cercando di strozzarla

-E stai ferma! -cercò di allontanarmi -OMMIODDIOOOO sbrighiamoci prima che facciano le 8, il vascello parte alle 8:15! -guardò l'orologio allarmata-

-Parte alle 10 scema- sbuffai

-Eh come sempre... Memoria 0...- sbuffò Giovia a sua volta

-Se non ci fossi io.....- feci lasciando la frase in sospeso

-OHHHHHHHHHHHH cosa farei senza di teeee?- mi strozzò -Allora prendiamocela alla leggera, siamo quasi arrivate al porto!- disse Giovia lasciandomi respirare ma facendomi cadere come un lenzuolo bianco per terra

-A...aria finalmente- feci

-Che tecniche di combattimento hai migliorato?- fece la ragazza dagli occhi ambrati incuriosita

-Veramente... è un se-gre-to- risi

-Sono davvero curiosa...

-Scordatelo, non te lo dico- dissi neutra

-Prima o poi dovrai combattere genio!- disse alzando le spalle -Siamo arrivateeeeeeee- fece un salto alto 30 metri -Quanta gente!

-E’ normale che ci sta gente, e comunque mi basta la pistola per combattere, non mi farò scoprire facilmente- bofonchiai

-Non vedo l'ora di vederti in azione.- mi dà una pacca sulla spalla

(Pov Giovia)

Mentre scherzavamo si sentì un colpo di pistola, guardai con la coda dell'occhio, stava per colpirci da dietro! Quel qualcuno stava per mirare ad Amulet... o a me!

-AMULETTTTTTTTTTTTTTTTTTT, STAI ATTENTA!!!- la spinsi da un'altra parte per proteggerla e presi l'arma con una mano sola

Guardai nella direzione da cui proveniva l'arma.

-Brigata dell'Illusione... vi ho trovati finalmente.- dissi -Ora so che non era lei l'obiettivo, ma io!

-Brigata dell'Illusione... -disse un ragazzo dai capelli biondo oro

Era un proiettile, però non faceva male. Solo...

-AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH ... che sta succedendo... -dissi cadendo in ginocchio

D'un tratto mi ricordai tutto quello che era successo ai miei genitori per colpa loro, provai dolore, tanto dolore.

"-Ritorneremo presto, Giovia, non ti preoccupare! -disse mamma con voce calda, accarezzandomi il viso

-Esatto, tu intanto resta qui con i servitori, non ci metteremo tanto. -continuò papà, spettinandomi i capelli"

Alla fine non erano più ritornati... il giorno dopo i servitori mi avevano comunicato che li avevano uccisi la Brigata dell'Illusione. Ecco perché... provo così tanto odio per loro.

-A-accidenti... finalmente vi... ho trovati... ahah. Sarà guerra. -dissi rialzandomi in piedi

(Pov 3° persona)

D'un tratto un vortice di potere oscuro circondò Giovia rendendola quasi invisibile. Una luce rossa si accese nei suoi occhi, il colorito dei capelli cambiò da bianco a nero pece con uno strano segno rosso sull'occhio sinistro. Le sue unghie crescevano fino a 50 cm e i suoi vestiti erano cambiati. Tenuta leggera da combattimento. Il vortice oscuro cessò.

*Amulet inseguendo l’altro strano tipo che le avevano attaccate*

(Pov Amulet)

Stavo correndo dietro allo strano tipo, sembrava un bandito, credo sia di quelli che ci hanno attaccate, è veloce ma lo devo prendere.

-Fermati!- gli gridai dietro, ma sembrò ignorarmi totalmente, e no, nessuno mi può ignorare -Fermati... STUPIDO NANETTO!- gli gridai nuovamente, e stavolta si girò regalandomi un’occhiataccia omicida

-Come osi...mocciosa?!- fece incavolato fermandosi sul tetto

-Ho detto solo la verità- ribatto divertita -Nanetto- aggiungo poi, un istante dopo mi ritrovo spiaccicata sulla strada con una ferita parecchio profonda all’addome -Nano e irascibile, la combinazione perfetta- sbuffai rialzandomi, e per una volta ringrazio quella dannata malattia che mi impedisce di provare dolore, anche se credo che fra poco morirò dissanguata

-Come fai a reggerti ancora in piedi?- mi chiese un po’ stupito

-Abitudine- ridacchiai prima di lanciargli dietro dei coltelli che prese al volo -Fregato- risi, ricevendo un occhiata interrogativa

Un istante dopo le armi esplodono facendogli fare un bel volo, ma per la polvere lo perdo di vista e sparisce, lasciandomi lì come una cretina.

(Pov 3° persona)

-Accidenti, volevo spararti dritto al cuore... ma l’importante è che ti ho sfiorata. Com'è la sensazione di rivivere i brutti ricordi, dhampira dei Royale? Ricconi buoni a nulla?

-Dhampira?-borbottò il biondo

Amulet era lì immobile, sconvolta.

-Come ti permetti... brutta stronza!-disse Giovia infuriata nera

"Ora me la pagherai" pensò quest'ultima.

Si avviò verso di lei, tirando fuori le sue unghie aguzze, muovendosi con una velocità incredibile e colpendola qua e là senza lasciargli il tempo per respirare.

-Ac... accidenti... da dove proviene tutta questa velocità?? Credevo che i ricordi ti avrebbero divorata, invece...

-E' inutile resistere Pakunoda. Più l'ira di uccidere cresce, più la forza aumenta. Tu là, ora lascia fare a me.

-Stai zitto tu, kurutariano! -urlò Pakunoda allontanando Giovia

-Non ho bisogno del tuo aiuto, bamboccio. -rispose Giovia con tono freddo e distaccato -Non mi sottovalutare.

-Che razza di... -si trattenne il biondo

-Ora ti farò saltare la testa, idiota che non sei altro.- disse la ragazza dai capelli neri, sparendo nel nulla

-Interessante...- aggiunse il tizio dai strani segni sulle guance

- AHAAHHAHAAHAH non farmi ridere, guardatela, sarà sparita per la paura! Dato che lei non c'è, me la dovrò vedere con te, kurutariano!

-Stiamo a vedere.- disse lui

Nemmeno un secondo e Pakunoda si trovò con la testa tagliata. Giovia atterrò elegantemente come un gatto a quattro zampe lasciando gli altri a bocca aperta.

"Ma... com'è possibile??!" disse il biondo sconvolto.

- ... ben ti sta, non ti permettere mai più di insultare i miei genitori.- disse rialzandosi in piedi -Uhm? rimase a fissare il biondo per un secondo, ma poi si avviò verso Amulet

"Allora aveva ragione, non aveva bisogno di nessuno per farla fuori, mi sono sbagliato." pensò lui guardandola.

(Pov Amulet)

Dhampira...Dhampira.....Giovia è una di loro?! Non può essere, lei è la mia migliore amica, non può essere una di quelle belve. Si sta avvicinano a me, ma io non lo posso accettare, ho giurato di ucciderli tutti, e ora...anche lei. Prima che potesse proferire parola le puntai una pistola alla testa.

  
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