15/11/2013
5 recensioniTutto avrebbe immaginato, George O’Malley, meno che un giorno si sarebbe trovato nell’ufficio di reclutamento dell’esercito. Tutto avrebbe immaginato, meno che, quel giorno, si sarebbe trovato in quel luogo per arruolarsi volontario in una guerra nella quale non aveva nemmeno mai creduto veramente, solo spinto dal suo bisogno di servire la patria e salvare vite umane. Solo spinto da quelle capacità e da quel talento che nessuno, o quasi, era ancora riuscito ad apprezzare veramente.
Il dottor Hunt gli aveva aperto finalmente gli occhi e, senza tentennamenti, aveva deciso di fare ciò per cui aveva intrapreso la carriera medica: aiutare il prossimo.
Il dottor Hunt gli aveva aperto finalmente gli occhi e, senza tentennamenti, aveva deciso di fare ciò per cui aveva intrapreso la carriera medica: aiutare il prossimo.
***
Mentre camminava lungo il marciapiede, verso la fermata dell’autobus, si torturava le dita. Era nervoso come poche altre volte nella vita. O, forse, come mai prima di allora. Di lì a poco avrebbe dovuto comunicare a sua madre, ancora in lutto per la perdita del marito, che anche lui se ne sarebbe andato; per lei, vederlo partire per la guerra sarebbe stato l’equivalente di vederlo morire.
La giovane ragazza accanto a lui, di cui aveva incrociato lo sguardo quasi per sbaglio, per miracolo non finì sotto l’autobus che sopraggiungeva: il corpo di Georgie aveva fatto da scudo. Poi, il buio lo inghiottì.
La giovane ragazza accanto a lui, di cui aveva incrociato lo sguardo quasi per sbaglio, per miracolo non finì sotto l’autobus che sopraggiungeva: il corpo di Georgie aveva fatto da scudo. Poi, il buio lo inghiottì.
***
{drabble 110 parole}Non si era sentito mai così frustrato. E nemmeno così dolorante. La frustrazione e il dolore se la giocavano in una battaglia ad armi pari, e lo sfinivano.
Era davvero conciato così male che nessuno dei suoi amici – tra cui ex-fidanzate ed ex-mogli – riusciva a riconoscerlo?
Le braccia, le gambe, la schiena. L’addome, il collo. La testa. Il cuore. Provava un dolore così intenso che quasi si annullava. Lo annullava. E tutti si prodigavano per salvargli la vita, senza sapere che era la sua. Parlavano di lui come se non fosse sdraiato su quel letto, sanguinante e in fin di vita. Perché lui era un medico, lo sapeva. Stava morendo.
Era davvero conciato così male che nessuno dei suoi amici – tra cui ex-fidanzate ed ex-mogli – riusciva a riconoscerlo?
Le braccia, le gambe, la schiena. L’addome, il collo. La testa. Il cuore. Provava un dolore così intenso che quasi si annullava. Lo annullava. E tutti si prodigavano per salvargli la vita, senza sapere che era la sua. Parlavano di lui come se non fosse sdraiato su quel letto, sanguinante e in fin di vita. Perché lui era un medico, lo sapeva. Stava morendo.
***
{drabble 100 parole}
E arriva, prima o poi, quel momento in cui senti le forze abbandonarti. Quel momento in cui sai che nessuno ti farà uno sconto. Quel momento in cui stai per andartene, ma non hai detto addio alle persone che ami. Per George era arrivato, e Meredith era lì con lui, solo che lei non se ne rendeva conto. Mosse un dito sulla sua mano, cercando con fatica di scriverle qualcosa sul palmo.
«007! 007! È George!» riuscì a sentirle urlare agli altri presenti, completamente nel panico. E finalmente lui poté rilassarsi, in attesa che il destino facesse il proprio corso.
«007! 007! È George!» riuscì a sentirle urlare agli altri presenti, completamente nel panico. E finalmente lui poté rilassarsi, in attesa che il destino facesse il proprio corso.
***
{drabble 112 parole}
Aveva rivisto tutti, o quasi, un’ultima volta. Calliope, Meredith, Lexie. Derek, che avrebbe fatto di tutto per salvarlo, ma sapeva che non ci sarebbe riuscito. Sentiva che stava scivolando via, che la sua anima combatteva per staccarsi dal corpo. Che era tutto troppo faticoso. Karev e…
In un attimo di abbandono vide se stesso nel corridoio del Seattle Grace. Era vestito da marine, con la mimetica e il taglio tattico. Era sicuramente morto, pensò. Sorrise per un momento quando scorse Izzie vicino all’ascensore. Era vestita per il ballo, come quella tragica sera. Se lui era morto, allora anche lei… Poi si rilassò completamente. Era finalmente riuscito a salutare tutti. Ora poteva andarsene.
In un attimo di abbandono vide se stesso nel corridoio del Seattle Grace. Era vestito da marine, con la mimetica e il taglio tattico. Era sicuramente morto, pensò. Sorrise per un momento quando scorse Izzie vicino all’ascensore. Era vestita per il ballo, come quella tragica sera. Se lui era morto, allora anche lei… Poi si rilassò completamente. Era finalmente riuscito a salutare tutti. Ora poteva andarsene.
Angolo dell’Autrice
Buonsalve popolo!
Torno in questo fandom con un’altra robetta leggera. La prima mia “opera” parlava della morte di Denny Duquette. Questa parla di quella di George O’Malley. Ok, lo so che in GA ci sono anche tante belle storie d’amore e tante situazioni divertenti che si potrebbero analizzare e sulle quali si potrebbe scrivere, ma dovete ammettere che questo telefilm è anche in grado di farci piangere come se non ci fosse un domani. La morte di 007 mi ha ucciso l’anima.
Ringrazio la mia carissima Chara perché è stato grazie a lei se mi è venuta questa idea. Ho usato come prompt una frase di Scrubs che lei ha inserito nel suo contest “Gimme Five” sul forum di EFP. Avrei voluto partecipare con queste drabble, ma il fandom non era tra i papabili.
La frase è questa: “chiedetelo a qualsiasi dottore, a volte sembra che i pazienti resistano fino al momento in cui tutti hanno avuto la possibilità di dir loro addio”.
E niente, spero vi siano piaciute.
Un abbraccio e… a presto.
♥
Torno in questo fandom con un’altra robetta leggera. La prima mia “opera” parlava della morte di Denny Duquette. Questa parla di quella di George O’Malley. Ok, lo so che in GA ci sono anche tante belle storie d’amore e tante situazioni divertenti che si potrebbero analizzare e sulle quali si potrebbe scrivere, ma dovete ammettere che questo telefilm è anche in grado di farci piangere come se non ci fosse un domani. La morte di 007 mi ha ucciso l’anima.
Ringrazio la mia carissima Chara perché è stato grazie a lei se mi è venuta questa idea. Ho usato come prompt una frase di Scrubs che lei ha inserito nel suo contest “Gimme Five” sul forum di EFP. Avrei voluto partecipare con queste drabble, ma il fandom non era tra i papabili.
La frase è questa: “chiedetelo a qualsiasi dottore, a volte sembra che i pazienti resistano fino al momento in cui tutti hanno avuto la possibilità di dir loro addio”.
E niente, spero vi siano piaciute.
Un abbraccio e… a presto.
♥
P.s. So che l’ultima drabble sfora di un paio di parole, spero che mi perdoniate! :D