In the journer of hope

#. Cammino

Quanti pericoli avevano superato insieme?
Quante battaglie avevano affrontato insieme?
L'ultima l'avevano superata.
C-17 era scomparso, distrutto dalle mani di Trunks.
Dalle mani di quel figlio che aveva imparato ad essere fiero del burbero principe dei saiyan.
L'ultimo saiyan rimasto in vita aveva vendicato i suoi amici e suo padre.
Lui non era stato solo un bambino.
Lui era stata la fonte di gioia e di pianto di sua madre; perché rappresentante di un' unione, di un amore perduto e di una storia basata sull'orgoglio che gioca con la ragione.
Lui era, anche, il cavaliere di una bambina dalle trecce bionde che si rifugiava tra le sue braccia.
Lei adorava lui.
Lei avrebbe fatto ogni cosa per non avere mai paura e restargli accanto.
Lei era figlia di due mondi diversi.
Ed ora che guardavano insieme quel tramonto, in una città nuova, si sentivano felici.
Avevano camminato nel viale della speranza, arrivando alla fine, riuscendo ad uscire dal buio.

#. Promessa

 

Fu qualcosa di più.
Qualcosa che chi ama davvero sa bene.
Perché Trunks era di Marron.
Perché Marron era di Trunks.
Perché entrambi rappresentavano il vero amore.
L'attimo in cui Trunks entrò in Marron non fu solo fare l'amore.
Fare l'amore non era solo fatto di piacere, ma era basato solo dal puro sentimento.
Quando i loro occhi si specchiavano, l'uno nell' altra, non esisteva più nulla.
Esistevano solo Trunks e Marron.
Esisteva il dolore di Marron all'idea di vedere Trunks partire per il futuro.
Quel dolore camuffato, perché semplicemente paura di perderlo.
Esisteva il dolore di Trunks nell'abbandonare la sua Marron.
Quel dolore dato dalla certezza che in lei, in quell'istante, vi era già una nuova vita.
« Trunks...»
Fu il sussurro della ragazza che posò le sue mani sul suo volto.
« Marron...»
Fu il sussuro del ragazzo che posò un bacio sulla sua fronte.
« Ritorna da me, devi promettermelo.»
Sorrise alla sua Marron, non dicendole nulla, stringendola a sé.
E lei capì che il suo abbraccio...era la sua promessa.

#. Loro

“ Avete fatto un ottimo lavoro, sono bellissimi!”
Diceva sempre Bulma, guardando i suoi nipotini nella culla.
Per lei quel bambino e quella bambina, tanto gemelli quanto diversi, erano le perle della speranza di un mondo nuovo.
Trunks era sdraiato sul suo letto e guardava, intenerito, i suoi figli che dormivano al centro del letto matrimoniale.
Aveva giurato che sarebbe stato per sempre il principe azzurro di Marron, ma sarebbe anche stato l'eroe – o il protettore – dei suoi figli.
In quel momento Marron, entrò nella stanza, si distese sul letto e non pronunciò parola.
Non c'era bisogno di parole.
La donna capiva ogni sua espressione.
« Uno di questi giorni verresti con loro nel passato? »
Disse al lilla sorridendogli e prendendogli la mano.
« Davvero vorresti andare nel passato con i nostri figli? E per fare cosa?»
Il saiyan la guardò confuso, ma vedendo gli occhi lucidi della sua donna capì ogni cosa.
« Va bene, però ci staremo per poco tempo.»
Lei gli sorrise radiosa e gli strinse più forte la mano.
Per una volta avrebbe voluto vederli ed essere, insieme a loro, una vera famiglia.

Salve a tutti! Queste tre Drabbles/Flash-fic fanno parte della Raccolta, conclusa, “ Nel cammino della speranza” ed è dedicata a tutte le autrici che sono rimaste dispiaciute, perché terminata.
Mi avete fatto venire un senso di colpa e quindi ho pensato di regalarvi queste poche righe ;)
Grazie per chi ha inserito, quella Raccolta, nelle preferite/seguite/ricordate.
Ho inserito il Rating Arancione a causa della seconda Flash, ditemi se va bene o è meglio il Rating Giallo :)
Appunto: Nella seconda Flash ho pensato che sarebbe stato carino che Trunks avvertisse, se pur leggermente, l'aura di un figlio in quel momento. So che forse la cosa è improbabile, ma ho pensato potesse essere plausibile.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.