Prologo

 

“Mary! Aspetta!”
La ragazza dai lunghi capelli neri si girò sorpresa al sentire il suono di quella voce di cui conosceva ogni sfumatura. La ragazza guardò con aria interrogativa il ragazzo che la stava raggiungendo di corsa.
“Mary!” chiamò nuovamente ma questa volta più da vicino.
Ormai erano uno in faccia all’altro, Mary poteva percepire il respiro del ragazzo sul viso. Erano così vicini, come non lo erano mai stati.
Diamine, pensò la mora, e se mi ba..
Ma non fece a tempo a terminare quel pensiero che il biondo le aveva già preso il viso tra le mani e aveva posato le sue labbra su quelle di lei che, con nessuna sorpresa, trovò già socchiuse.
 
Mary Scott stava ripensando al pomeriggio di due anni prima quando aveva dovuto dire addio a quel che, a suo avviso, era l’amore della sua vita. Ci pensava sempre in quel momento dell’anno, le venivano in mente tutti i bei ricordi di quel periodo della sua vita, il più felice. Lui era stato il suo primo bacio, il suo primo ragazzo e doverlo abbandonare da un giorno all’altro non era stato facile. Fortuna che aveva delle migliori amiche fantastiche ed era riuscita a trovare un ‘rimpiazzo’ che la rendesse felice, certo non quanto Francis.
 
Francis si allontanò leggermente dalla ragazza.
“Io..”
“No, non rovinare questo momento” lo zittì lei.
“Non voglio dirti addio”
“E allora non farlo! Ti prego Francis, non lasciarmi”
Il biondo le accarezzò dolcemente la guancia e le diede un ultimo lieve bacio sulle labbra. Poi si voltò e andò via senza mai guardarsi indietro.
 
“Mary” Thea  la chiamò piano interrompendo il flusso del suoi pensieri  e riportandola alla realtà.
“Ci stai ancora pensando eh?” la ragazza fece un piccolo cenno con la testa per indicare che si, ci stava pensando eccome.
“Dai, non è mica morto” cercò di ironizzare l’amica senza successo. L’unica cosa che ricevette in cambio fu un’occhiata fulminea da parte di Mary.
“Ricordati che hai Bash, me, Riley, Dylan e un sacco di altre persone che ti vogliono bene. In più oggi inizia l’ultimo anno, sarà assolutamente il migliore, me lo sento!”
Mary ridacchiò e prese sotto braccio l’amica ricominciando a camminare velocemente per non fare tardi a scuola.

Quell’estate era stata una delle più noiose di sempre.
Mentre i suoi amici e il suo ragazzo erano rimasti a casa a godersi l’ultima estate da liceali, andando a feste e facendo gite magnifiche, lei era dovuta partire coi suoi genitori per andare a trovare sua sorella in Brasile. Ora che Megan aveva sposato un brasiliano le opportunità per vedersi erano davvero poche, quindi lei aveva dovuto rinunciare ad un’estate da favola per la famiglia.
Aveva spesso contattato i suoi amici attraverso skype per farsi raccontare come stava andando, sentiva Sebastian ogni giorno e riceveva un sacco di cartoline e fotografie da tutti. Avrebbe davvero dato qualsiasi cosa per stare con loro piuttosto che fare da baby-sitter al figlio neonato della sorella. E tanto per cambiare, il marito, Oliver, non le andava nemmeno troppo a genio.
Insomma, aveva passato i due mesi estivi in casa, a essere comandata a bacchetta dalla sorella, senza fare nulla di interessante.

Quando finalmente era tornata a Chester era stato un sollievo. Aveva subito rivisto Bash e Thea e Riley e Dylan e tutti gli altri amici che le erano mancati davvero un sacco.

Purtroppo poi, era arrivato quel giorno, quel tre settembre che da due anni la tormentava col ricordo di Francis. Lui l’aveva lasciata. Era andato via. Era dovuto partire coi suoi genitori per l’Irlanda o un altro posto simile. Era inevitabile. E lei era rimasta sola, a piangere, nella sua camera, con Riley e Thea che la consolavano.
Quella scena ormai era di routine durante quella settimana di settembre. Passata, sarebbe tronato tutto alla normalità.

Ormai erano arrivate alla solita panchina dove c’era il ritrovo di tutto il gruppo. Erano le ultime.
Will e James stavano parlando come al solito di qualche idiozia ridendo, fumando e sogghignando tra loro, Riley discuteva con Cecy e Violet di qualcosa (sicuramente inerente al teatro o alla danza, pensò Mary), Dylan, Michael e Bash parlavano normalmente tra loro.
Quando Mary e Thea fecero la loro comparsa ci fu un saluto generale, qualche abbraccio e bacio sulla guancia e poi si diressero tutti insieme verso l’entrata principale della scuola.
Arrivati davanti al cancello Mary si pietrificò e così gli altri.
Lì, in piedi davanti a loro, con le braccia lungo i fianchi, che guardava nel vuoto, c’era Francis.

"Ciao Mary” disse.

E poi fu il buio.