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Autore: carlikiller    16/11/2013    0 recensioni
Henry è nuovo a Rose, non conosce ancora nessuno ma non rimarrà a lungo solo ...
Dal testo:
.. Solo perché non li conosci ancora bene come me! Ti faccio il riassunto lan è un perfetto idiota con seri problemi a stringere rapporti con il resto del genere umano, Simon è un ninfomaniaco gay cha pensa solo al cazzo e non sa tenere la bocca chiusa [...]Liz ha una gigantesca cotta per JonsGore e perciò è gelosa e lo vorrebbe tenere al guinzaglio lui d’altra parte è innamorato di me sin dalla seconda superiore ma non ha mai ottenuto nulla perché è un’ameba ...
Una principessa, due cafoni, una badgirl, due migliori amici e un ragazzo misterioso. Ecco gli ingredienti per un bel po' di guai!
Ho ripostato il primo capitolo betato, presto arriveranno gli altri.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Universitario
Capitoli:
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Ripostato Betato. Ringrazio tanto Bacchikoi per aver accettato di farmi da betareader. So che è un lavoro duro ma lo fai magnificamente!

Wake up before you go-go

Nuova città nuova vita

- Sì mamma, sto benissimo… Sì, mi manchi… Sì, l’appartamento è perfetto… No, non serve che vieni a controllare… Sì, mi piace Rose… Sì, le persone sembrano simpatiche… - Mento solo un po'.

Mi chiedo come potrei mai saperlo, visto che oggi è il mio primo giorno di lezione e io sono qui con i libri fra le braccia, mentre parlo con lei e cerco l’aula. Come posso sapere se le persone sono simpatiche?

Decido di darle corda come sempre perché tanto lei è così, dolcemente iperprottettiva. Ma bisogna capirla, non ha potuto aver figli così ne ha adottati tre. Ed io non solo sono il più piccolo, ma sono anche l’unico che ha deciso di cambiare città per studiare.

Insomma, la sua iperprottettività me la sono cercata e non è che poi mi dia così tanto fastidio. Lei è la mia migliore amica, se non l'unica.

Sono un tipo piuttosto solitario e taciturno, perciò non solo qui non conosco ancora nessuno. Ma non avevo molti amici neanche a casa, anzi, diciamo pure nessuno. Questo poi è il motivo per cui me ne sono andato e per cui non è stato per nulla doloroso.

Visto che mia madre sta ancora parlando forse è meglio che la ascolti, magari dice qualcosa di importante.

- … Sì, sto mangiando… No, non serve che mi mandi nulla, so fare la spesa… Sì, torno a casa questo weekend… Mamma ,non serve che mi veniate a prendere, prendo… -

Mi scontro con qualcosa e questo provoca la caduta del mio cellulare e la fine di questa infinita conversazione con quella pazza iperprotettiva (che poi sarebbe mia madre). Mentre ripenso che la mia idea di trasferirmi in un'altra città per fare l’università sia stata a dir poco geniale, noto un ragazzino che sta raccogliendo da terra dei libri.

- Scusami ero distratto e non ti ho visto. -

Mi scuso perché suppongo che questo ragazzo sia ciò contro cui sono andato a sbattere. È più piccolo di me di una decina di centimetri, indossa una giacca di pelle con il colletto rialzato e dei pantaloni anch’essi di pelle molto aderenti, il tutto abbinato ad un cappello a coppola bianco. Sembra carino.

- Nessun problema. -

Il ragazzo ha una voce molto armoniosa e dolce, ma leggermente roca. Non sembra molto mascolina, ma in fondo neanche lui lo sembra.

Il ragazzo mi porge dei libri che suppongo essere quelli che avevo in braccio e che mi sono caduti assieme al cellulare nello scontro. - Dovresti guardare dove vai. - dice.

- Lo so, ma ero preso da una guerra con mia madre sul perché non dovrebbe venire qui a controllare che mi cambi le mutande. -

Il ragazzo sembra pensarci un secondo prima di rispondermi:

 - Hai già fatto coming out o credi di farlo a breve? Aspettare a rendere ufficiale ciò che già tutti sanno, non servirà a granché! -

Il tono di voce è molto scherzoso, ma io mi spavento lo stesso: non ci sono abituato.
Nessuno ci era mai arrivato, nessuno lo aveva mai nemmeno supposto. Nel mio paesino io ero il tipico ragazzo etero leggermente nerd ma anche sportivo, nessuno ha mai capito la realtà... ma questo ragazzino in quattro e quattr'otto, da poco più che uno sguardo, capisce che sono gay. Come ha fatto? Dove ho sbagliato? Ha ragione lui? Dovrei uscire allo scoperto?

- Scusa, non volevo offenderti o imbarazzarti. Io sono così, ho un modo strano di scherzare. A proposito, mi chiamo Sidney. -

Il suo nome mi colpisce forse più delle sue insinuazioni di prima: è un nome da ragazza.

Quella è una ragazza? La guardo, forse per la prima volta, in faccia e noto le labbra piene e i riccioli morbidi che le incorniciano il viso chiaro e dolce.

- Sei una ragazza! - esclamo. Ma forse era meglio che stessi zitto.

- Torniamo al punto di partenza: per quando è programmato il coming out? Perché dalla tua reazione non credo che tu l’abbia già fatto! -

Almeno stavolta so perché lo dice: è una bella ragazza alta e magra, con una quarta di seno e io che credevo fosse un ragazzo. Devo decisamente rivedere la mia copertura!

- … Ho capito, la smetto di fare la scema. -

- Non sei tu il problema. - le dico il più pacatamente possibile - Mi chiamo Henry e si sono gay, ma non l’ho ancora detto a nessuno. -

- Lo so, l’ho capito da tante piccole cose. Per esempio, non vedresti una bella ragazza neanche se ci vai a sbattere. -

- Dove la vedi questa bella ragazza? -

Lei mi tira un buffetto su una spalla mentre ride serena come il sole. Sembra molto simpatica.

- Per te non è un problema, vero? -

- La tua sessualità non è affar mio, anche se ti sfrutterò brutalmente. -

- Come? Quando? Perché? - Ok, ho decisamente perso la bussola, ma non capisco in che guaio mi sono cacciato e come.

- Sarai il mio repellente anti JonsGore. -

Cerco di trattenere una risata, visto che lei sembra seria. Non ho la più pallida idea di cosa sia JonsGore ma suppongo sia un animale. Credo sia un cane e che lei ne abbia paura: ha senso.

- Ti va di unirti a me per pranzo? Potrebbero aggiungersi anche mia sorella e il suo gruppo, ma non sono poi tanto male. -

- Ok! -

Sidney se ne va, credo a lezione ma non ne sono certo.

Continuo a guardarla, stupito di come tutti si scostino al suo passaggio.
Deve avere un carattere molto peperino, ma a me piace. Mi sembra un angelo sceso dal cielo solo per farmi uscire dall’armadio.

Il suono del mio cellulare mi riporta su questo mondo.

- No mamma, non sono morto ho solo sbattuto contro una ragazza… Si è carina… No, non so se è fidanzata… No, non so nemmeno quanti anni ha… Sidney… La smetti di cercarmi una moglie?… Nemmeno una fidanzata… Mamma chi ti ha insegnato il termine “scopamica”?… Tu mi spaventi! Devo lasciarti, comincia la lezione. -

Dopo essermi liberato di quell'arpia psicopatica che mi ha generato vado alla ricerca dell’aula. Avrei potuto chiedere aiuto a Sidney, già che c'ero. So di aver detto a mia madre che sta per cominciare la lezione, ma le ho mentito: non sono nemmeno in aula. Ripensando a quest’ultima conversazione capisco che devo davvero fare coming out, possibilmente prima che mia madre mi organizzi un matrimonio con la prima portatrice di vagina che incontra.

All’ora di pranzo vado in cerca della mensa. Non ci metto molto a trovarla, mi basta seguire la folla urlante.
La mensa è piena di gente che si affolla ovunque ma è un tavolo in particolare ad attirarmi.

Questo tavolo è praticamente vuoto, tranne che per pochi ragazzi, fra cui uno che sta sbracciando e saltellando.

Credo che stia cercando di attirare l’attenzione di qualcuno e non sono perché, ma ho paura che sia la mia di attenzione che vuole attirare.

- Hey, sei nuovo? -

Un altro ragazzo si allontana dalla fila e viene verso di me per mettermi un braccio intorno alle spalle, entrando nel mio spazio personale senza neanche presentarsi. Comincia a mancarmi casa.

- Sì. -

- Bene, allora devi pranzare con noi! -

- In realtà avrei già un impegno a pranzo... -

- Aspetterà, le principesse vengono prima di chiunque altro. -

Questo strano ragazzo, che fra l'altro non sembra aver intenzione di presentarsi o di tenere in considerazione le mie proteste, mi trascina verso quel tavolo che mi aveva attirato. Almeno mangerò comodo!

- Aspetta, hai parlato di “principesse”? -

- Si, le figlie del sindaco di Rose studiano in questa università e tu avrai il privilegio di sedere al loro tavolo per oggi. Sono entrambe single, ma una è già prenotata. -

Annuisco, dandogli ragione come si fa con i matti. Dopo poco più di cinque minuti mi sono già convinto che questo ragazzo sia completamente matto.

Arriviamo al tavolo e ora oltre al ragazzo strano che saltellava posso vedere una ragazza dai capelli rossi e qualcuno con un cappellino bianco. Credo di sapere a chi appartenga quest'ultimo, così mi chino a dare un bacio sulla guancia della sua proprietaria.

- Hey - Il ragazzo senza nome, quello che non conosce l’idea di spazio personale, non sembra molto contento. Che lui e Sidney stiano insieme?

- Henry, tesoro, sono felicissima che tu sia qui con noi! Siediti accanto a me e ignora quell'essere di sesso vagamente maschile. -

Credo si riferisca al ragazzo che mi ha accompagnato qui e che ora la sta fulminando con lo sguardo, anche se l’altro (quello che si stava sbracciando)... beh, ha le meches rosa e i fuseaux.

- Perché io ci provo con te da anni e ci manca poco che ottenga un’ordinanza restrittiva e lui che ti ha conosciuta oggi può baciarti?! -

- Per tanti ottimi motivi, JonsGore... - Ahhh, ma allora non era un cane!

- ...Il primo e più importante è che lui è un ragazzo dolce e carino, mentre a te ti odio. -

- Ragazzi, dovrei farmi i capelli verdi? -

A parlare è ovviamente il ragazzo dai capelli biondi e rosa che fino a poco fa saltellava e che ormai sono certo cercasse la mia attenzione.

- Io li farei zebrati. - Propone un ragazzo tutto muscoli, che suppongo non sia dotato di grande capacità celebrale vista la stupidità di quella che doveva essere una battuta ma che nessuno ha capito.

Il ragazzo, ignorando il fatto che nessuno lo ha davvero ascoltato, si siede di fianco a Sidney dall'altro lato rispetto a me e si mette a lanciare pezzetti di tovagliolo contro JonsGore, che risponde al fuoco.

Devo essermi sbagliato: non sono all'università, sono finito all’asilo.

- Sid, di alle tue cavie di smetterla di fare i cretini e di andarci a prendere da mangiare - dice la ragazza dai capelli rossi lunghi e fluenti.

Suppongo che Sid stia per Sidney, perché è lei ha rispondere e a mettere a cuccia i due ragazzi.

- Ian, JonsGore andate a prendere da mangiare per tutti e smettetela di comportarvi come bambini. -

I ragazzi se ne vanno e tornano dopo poco con sei vassoi tenuti in equilibrio perfetto come se fossero dei camerieri professionisti. Probabilmente Sidney li sfrutta spesso e volentieri per fare qualunque cosa lei non voglia fare. Mi piace!

- Perché ci sono dei grassi nel mio cibo?! Non sono previsti grassi nella mia dieta! - dice il ragazzo con i capelli rosa

- E nel tuo letto? - gli chiede il palestrato (ed io mi chiedo se lo voglia stuzzicare, se è completamente scemo o se ci sta provando).

- Vuoi venire a controllare? -

- Simon, dai a Henry ciò che non mangi e smettila di giocare con il cervello piccolo e inutilizzato di Ian! -

Ah, ma allora Ian è il palestrato.

- Qualcuno può spiegarmi cosa sta succedendo? - chiedo, mentre Simon prende il mio vassoio e sistema le nostre portate in modo da non avere grassi nella sua dieta.

- Quello accanto a me è lan, uno che crede di fare il bullo ma ama il sadomaso non troppo leggero. - Non so cosa veda nel mio sguardo, perché aggiunge: - Si ci vado a letto. L’unica altra “lei” che vedi oltre a me … -

- Sempre che tu capisca che Simon è un “lui”. -

- JonsGore, se apri di nuovo bocca ti stacco le palle a morsi. - JonsGore apre bocca per dire qualcosa, ma Sidney lo precede: - Anzi, te le faccio staccare da Sy, altrimenti potresti provare piacere! -

Oh, vista la logica di nomi e soprannomi Sy può stare per Simon, vero?

-Continuiamo il giro come se quell’idiota non ci avesse interrotti. Dov’ero … ah sì lei è mia sorella maggiore Elisabeth... – E indica l'altra ragazza. Si assomigliano molto, anche se Sidney è castana riccia mentre Elisabeth è rossa e mossa - ...Il ragazzo con le meches rosa che stava cercando di attirare la tua attenzione è il miglior gay-radar di Rose, Simon, mentre il coglione che ti ha portato qui ma che in realtà doveva essere qui già da venti minuti è JonsGore. -

- Cosa avevi da fare invece di essere qui? Non sei mai puntuale come ci si può affidare a te? -

- Io l’ho detto che era meglio prendere un cane, ma voi no! Voi volevate JonsGore! Continuo a sostenere che era meglio un cane! -

- Sono d’accordo con Sid! -

- Sid, Sy smettetela, lasciate che JonsGore ci dica cosa aveva di meglio da fare al posto di raggiungerci. -

- Lizzie, splendore, potresti evitare di stracciarmi troppo le scatole? Stavo solo parlando con Carson, Liz, non ci sono altre donne nella mia vita se non te e la tua bellissima sorella. -

- Uno: Sid non verrà mai a letto con te per quanto tu le possa stare addosso e... due: Carson non esiste! - lo rimbecca lan.

- Sì che esiste, è un mio compagno di corso! -

- E allora perché nessuno lo ha mai visto?! Te lo dico io: perché non esiste! -

- Non è una novità! Usa la scusa Carson quando si chiude in bagno con una qualche troietta per una sveltina. Sai, Sid non gliela da e da Liz non la vuole. - dice Simon.

- Voi due avete proprio intenzione di assaggiare i miei calci oggi?! E poi, Simon, sei tu quello che usa abitualmente i bagni per le sveltine! - risponde piccato JonsGore

- Perché mi sembra di venire da un altro pianeta? - intervengo io.

- Solo perché non li conosci ancora bene come me! Ti faccio il riassunto: lan è un perfetto idiota con seri problemi a stringere rapporti con il resto del genere umano, Simon è un ninfomane gay che pensa solo al cazzo e non sa tenere la bocca chiusa. -

- Io amo il cazzo. -

- Appunto. Liz ha una gigantesca cotta per JonsGore e perciò è gelosa e lo vorrebbe tenere al guinzaglio. Lui d’altra parte è innamorato di me sin dalla seconda superiore ma non ha mai ottenuto nulla perché è un'ameba. -

- Comunque se vuoi puoi chiamarmi Sy o Macho. - scherza Simon, che non sembra avere i peli sulla lingua.

- O checca isterica - aggiungono contemporaneamente i due ragazzi.

- Non sono una checca isterica!!! - strilla lui assordandoci.

- No, hai ragione, questo strillo acuto era da vero uomo, forte e virile! - Sid scherza e io mi stupisco prima di ricordare che il mio angelo personale scherza pesante.

- Sid, non ti ci mettere anche tu, io sono un vero uomo! Henry, dammi una mano almeno tu! -

Non so cosa dire e loro sembrano capirlo.

- Lo abbiamo sconvolto. -

- Uff... Sid, credevo che il tuo amico non si scandalizzasse scoprendo che mi piace prenderlo nel culo. - Ok, Simon è un tipo molto esplicito.

- Tesoro, io credevo lo avesse capito prima ancora che glielo dicessi io. Sai, hai i capelli rosa! -

- Infatti volevo farmeli verdi. -

- Potresti farteli a macchie. - ipotizzo io.

- Vedo che il ragazzo ha capito come funziona il gioco “piglia per il culo Simon”. -

- Questo gioco mi potrebbe piacere solo se lo fate letteralmente! -

- Ehm, io ero serio: potresti farteli tagliare rasi ai lati con dei cerchietti più lunghi a simulare delle macchie e ti fai fare la cresta alta a mo di criniera. -

- Sì, fatti fare in testa un intero zoo! -

- JonsGore! -

- Ottima idea! Il tuo amico mi piace! -

Vedo Sid che si sporge sul tavolo per sussurrare qualcosa alla sorella, che ride. Non so perché, ma credo che centriamo io e Simon.

- Quanto volete aspettare prima di scopare come conigli? - Propone dal nulla Ian.

Sputo la coca che sto bevendo sul tavolo e vedo Sid che mi guarda male.

- Stai bene? - chiede dolcemente Simon, il quale non ha fatto una piega all’insinuazione di lan. Sento il cellulare vibrare segno che è arrivato un messaggio.

“Metti nella lista delle cose da fare: subito dopo il coming out, perdere la verginità!”

“Come lo sai?”

“Intuito.”

“E... Come hai il mio numero?!”

“Ti ho fregato il cellulare mentre fissavi il culo di lan che andava a prendere i vassoi.”

- Voi non state messaggiando a cinque centimetri di distanza l'uno dall'altra, vero? -

- Non sono cazzi tuoi, JonsGore. - Vedo JonsGore abbassare lo sguardo, è proprio cotto!

- Comunque Henry sta benissimo, credo che semplicemente non riesca a capire il nostro modo di scherzare. - dice Sid e io annuisco.

- Io sono il tipico gay effeminato, o checca isterica, e le ragazze mi prendono amorevolmente in giro. -

- Henry, come avrai capito non lo facciamo con cattiveria. Io e Sy siamo un esempio di amicizia perfetta, ci prendiamo amorevolmente in giro ma ci aiutiamo anche a vicenda. Ci conosciamo dalla prima elementare e non abbiamo mai litigato. Siamo perfetti! -

- Noi diventeremo come loro. - Mi dice Sid stringendomi una mano.

Non so se tranquillizzarmi sapendo che non sono impazzite o preoccuparmi di diventare come quei due che ora stanno parlando di vestiti e bei ragazzi.

- Per diventare come loro, Henry dovrebbe diventare un frocetto come il nostro macho man qui. -

Vedo Sid e Lizzie tirare le borse addosso a JonsGore - Non serve che mi difendiate, cucciole: JonsGore, io non credo di poter diventare gay, visto che lo sono già. -

JonsGore, che era seduto accanto a me, si alza e si sposta accanto a lan. Sembra molto schifato. Eppure è amico di Simon!

- Capito perché sarai un buon repellente? -  Tuba felicemente Sidney.

Ok credo di aver appena scoperto un nuovo girone dell’inferno. O del paradiso, non l’ho ancora capito molto bene. Non riesco a capire quando scherzano e quando sono seri. Sempre che ogni tanto lo siano!

Però mi piacciono, anche se sono molto strani. Non so se è il gruppo che farà per me ma non sembrano male e io non ne posso più di essere solo…

   
 
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