Erano le sette di mattina di una calda domenica di maggio e Yuuki  camminava adagio per il grande palazzo con i piedi scalzi e gli occhi socchiusi.
Nonostante la sua natura, non riusciva a dormire di giorno, le sembrava così bello il sole, tanto da non volersene privare del tutto.
Dopo alcuni passi notò un piccolo rettangolo luminoso davanti a sé e si fermò a godere di quell'unico spiraglio di luce proveniente dal salotto, una delle poche grandi stanze che si ergevano in superficie, si scaldò la pelle ad occhi chiusi quanto bastava per arrivare a destinazione, come se quel calore fosse l'unica energia per andare avanti tra le pareti fredde della villa.
 Quando mosse il primo passo , via da quel nostalgico tepore, il freddo del legno le scorse su tutto il corpo facendola rabbrividire, questo la indusse a camminare con passi più veloci e sulle punte dei piedi , un po' per sfuggire a quel freddo corridoio un po' per attutire ancora di più i suoi passi leggeri.
Se qualcuno l'avesse vista così, in quel palazzo spento e silenzioso, l'avrebbe scambiata per una ninfa dei boschi sfuggita al freddo inverno.
Il suo vestitino bianco svolazzava veloce intorno alla candida pelle con la stessa grazia con cui volavano i capelli che cadevano ripetutamente leggeri sulla schiena delicata, lasciando un dolce profumo di rose ovunque passassero.
-Eccoci..- si ripeté a se stessa come ogni mattina.
Quella porta era sempre socchiusa e una fioca luce proveniva dall'interno.
Yuuki sorrise tra se con gli occhi lucidi dalla contentezza.
Anche questa mattina è tornato , anche questa mattina da una settimana di seguito
Pensò felice accostandosi alla porta scura , un fiato lento scaldava l'aria di quella stanza e la ninfa si sentiva sollevare ad ogni respiro.
E' qui anche oggi , anche questa mattina...
Cominciò a camminare carponi sul pavimento della stanza sentendosi una bambina birbante che sfugge a una delle principali regole , le sembrava di essere tornata ai cinque anni , quando era sveglia quando doveva dormire e dormiva quando doveva essere sveglia, ma d'altronde a quel tempo giorno e notte, luce e oscurità per lei non facevano differenza perché non sapeva nemmeno cosa fossero .
Ma ora, ora lei lo sapeva ...e nonostante il suo corpo e la sua testa le volessero imporre di dormire appena l'alba facesse capolino lei proprio non ce la faceva, troppo presa ad ammirare quel cielo bagnato d'oro e quel mare d'alberi inondato di luce...quando mai avrebbe potuto ammirare più quelle bellezze lei?
La principessa della notte?
Si sentiva una bambina birbante si, le sembrava di avere ancora cinque anni si e le stava bene ,benissimo!
Perché lei a cinque anni era la bambina più felice del mondo !
Sicuramente la bambina con il gioiello più bello e lucente , la sua luce, il suo sole , si! Proprio quel sole che rifletteva su quella guancia morbida e bianca , su quei capelli scuri che ricadevano sul cuscino, su quel sorriso infantile che riaffiorava una volta che il sonno prendeva il sopravvento.
Per questo adorava osservarlo la mattina alle 7 di una giornata di maggio , perché tutto ciò la faceva sentire felice come allora e perché lui sembrava tornare indietro nel tempo insieme a lei.
Kaname !