Means To An End – A mali estremi...

<< Ho detto di no! >>
<< Ma come ti permetti! Io faccio quel che mi pare, non sei certo tu a dovermi dire- >>
<< Falla finita, Rukia! Sei incinta, e non ti permetto di andare a massacrare Hollow! >>
<< Ma se sono appena al terzo mese, non si vede nemmeno la pancia! Non sono diventata disabil- >>
<< Rukia, ho detto di no! >>
<< Ma perché diamine non mi fai mai finire di parl- >>
<< Ho detto no, fine del discorso. Io, mio figlio, non lo voglio mangiato da un Hollow. E nemmeno mia moglie, anche se sarei tentato, ora come ora... >>
<< Ichigo, non ti permet- >>
Ichigo la inchiodò al muro, incollando le labbra di Rukia alle proprie e trasformando la sua replica in un soffocato lamento.
Lei si agitò sotto la sua presa, ma persino le sue mani vennero imprigionate sopra la sua testa e le gambe bloccate da quelle di lui (che continuava a stare attentissimo a non pressare sulla pancia, beninteso. Era un genitore prudente, lui.)
Poi Ichigo si staccò da lei, lentamente, con uno strano sorriso sule labbra.
In quel momento, Rukia capì.
Ma era troppo tardi.
<< Prima restrizione: ostruzione. >>
La voce fredda scomparve tanto velocemente quanto era venuta, così come quel reiatsu.
Rukia boccheggiò, cadendo in ginocchio sentendo di non potersi muovere e alzò gli occhi fiammeggianti nella stanza.
Deserta.
<< ICHIGOOOOOOOOOOOO!!! >>

Fuori, mentre l'urlo di Rukia echeggiava nel giardino ben curato, Ichigo trottò allegramente al fianco di Byakuya.
<< Eh, grazie, io non ne sarei mai stato capace. Ho sempre fatto schifo a quella roba del kidou. >>
<< Non ne dubito. >> replicò Byakuya gelido, senza fermarsi.
<< Byakuya, dov'è che è il portale per la Terra? >>
<< È Capitano Kuchiki, Kurosaki. >>
<< Eh, quel che è. >>