...no salvation for me now.
I
cavi del treno mossi passivamente dal
vento tintinnano con una gelida ritmicità. Nero e bianco
sotto di
te, definiti da mattonelle ordinate come
una
gigantesca scacchiera,
degna di riflessioni.
Alzi
di un poco lo sguardo, impaurita
che quella successione angustiante di perfetti quadrati non abbia una
fine o che tu sia già evasa
dalla realtà.
Fortunatamente
però,
una disturbante linea gialla rappresenta la tua salvezza ma... subito
dopo vedi uno scalino, nient'altro è che il binario.
Perché
così tante immagini che danno spunto ad assurde riflessioni
sul vero
essere della vita ti
circondano? Sta forse a significare qualcosa?
Ma
dal momento che
ti rendi conto che sei come in pericolo, perché non reagire?
Perché
non cercare di cambiare qualcosa?
Orgoglio.
Stupido
orgoglio.
"I’ve
been losing sleep,
I’ve
been keeping myself awake,
I’ve
been wandering the streets,
For
days and days and days"
Lo
svolazzare di
alcuni fogli di quotidiano ti distolgono dal tuo non-pensare; li
osservi con sguardo vuoto e trasparente, accorgendoti di come il
vento ne faccia accartocciare alcuni su loro stessi, mentre altri
vengano trascinati un po' più distanti e... cadano leggeri
giù
dalla banchina, andando ad appoggiarsi sul binario.
Non sono un po'
come te?
Provi a rifletterci
allora, e trovi quello che potrebbe definirsi un paragone: non
è
forse vero che anche tu ti sei lasciata andare, ti sei come arresa al
peggiore dei nemici, ovvero te stessa?
Ti stai facendo
trascinare dal corso degli eventi; ma non è che non muovi un
dito,
anzi.
Continui a
combattere, a non voler mollare; ma non tenti di cambiare. Sei
succube di te stessa.
Il tuo carattere ha
ormai preso la meglio su di te e non hai più la
razionalità di
giudicare cosa sia veramente “giusto fare”.
Testardaggine.
Stupida testardaggine.
"And
I’ve been taking chances,
I’ve
been setting myself up for the fall"
Sarai
dunque condannata ad eterna
sofferenza, se
continuerai a combattere per i tuoi ideali?
O forse hai solamente paura di riconoscere i
tuoi errori e accettarli? Basterebbe tirar fuori un po' di coraggio
ed affrontare il tuo peggior nemico, colui che ti giudicherà
sempre,
che tu voglia o no: te stessa.
Apri delicatamente il tuo pugno sinistro, fino
ad ora serrato sopra al tuo ginocchio, e guardi titubante l'anello
che indossi al dito.
Ti fai forza e con un delicato tocco delle dita
dell'altra mano, la soul gem si va a materializzare sul tuo palmo.
La senti: è fredda. Vuol dire che non sei
ancora del tutto morta.
E' strano però, non trovi? Perché non provi
più dolore durante i combattimenti, mentre adesso stai
provando la
sensazione del freddo metallico sulla tua pelle? E perché
hai sempre
lasciato che le tue ferite, per quanto continuassero a sanguinare,
urlando chiaramente quanto il tuo “corpo” fosse al
limite,
venissero rimarginate con l'uso della magia?
Devi rinunciare anche alla percezione delle
sensazioni più dolci e delicate, non solo di quelle violente
e
squartanti. Non sei coerente, altrimenti.
Vedi un agitarsi di forze oscure dentro la tua
anima, racchiusa in un gioiello, che lo portano ad intorbidirsi
sempre di più, allontanando il piacevole ricordo di un blu
elettrico
e vivace, come lo era lo sguardo nei tuoi occhi.
Ma è tutto vano ormai, quelle non sono altro
che stupide memorie che non servono più a niente.
Sei tu che hai che fallito nella tua missione:
non hai giustificazione valida per non meritarti questo destino.
"I’ve
been keeping secrets,
From
my heart and from and from my soul"
Non
c'è più spazio per te in questo mondo, in cui tu
possa vivere
felicemente e senza rimpianti.
Sarebbe
deplorevole fartela passare liscia.
Hai
finalmente trovato la forza di accettare i tuoi sbagli, ma non
potresti mai sorvolare sulla tua stupidità.
Cosa
è nato di così grande in te, talmente enorme e
sproporzionato rispetto al
tuo piccolo e fragile corpo di adolescente, cui nemmeno tu riesci a
tener testa?
Volevi
la
felicità delle persone accanto a te,
ma, dal momento che hai
capito di
non essere
capace di un'impresa così grande,
non ti
sei
voluta
rassegnare; anzi,
ti sei intestardita ancor di più, sperando di ottenere un
risultato.
Ma
questo ti ha
raggiunto
in una forma distorta che mai ti saresti aspettata, obbligandoti a
capire che ti sei fatta solamente del male agendo così.
Ciò
ti terrorizza: il pensiero di poter essere stata egoista anche per un
solo momento. Questo sì che è terrificante.
"No
space among the clouds,
And
I’ve seen that I’m heading down"
Senti
dei passi in lontananza, disperati e preoccupati: non meriti questo.
Non è giusto che tu possa godere anche di un simile
trattamento.
Affondi
i tuoi occhi nell'oceano tetro e pauroso della tua anima incastonata;
tremi nel non riuscire a veder più il tuo riflesso su quel
cristallo
e chiudi fermamente la mano, togliendolo
così dalla vista.
Non
va bene piangere ora; non è un privilegio che tu possa
meritarti,
dopotutto.
Tutto
sta andando come deve andare e questa è la punizione giusta
per te.
Non
c'è alcuna salvezza per una stupida ingenua come te.
"But
I believe,
I believe…
There’s no salvation for me now,
No
space among the clouds,
And I’ve seen that I’m heading
down,
But that’s alright.
That's alright."
SPAZIO AUTRICE.
Grazie per aver avuto la pazienza di essere arrivati fin qui . Premetto che ho iniziato a scrivere questo lavoro senza grandi pretese. E' stato solamente un momento in cui ho sentito un fortissimo bisogno di scrivere sulla nostra adorata sirena e, cadendo forse nel banale, mi è tornata alla mente l'emozione che provai la seconda volta che guardai questa scena, immedesimandomi troppo in Sayaka.
La canzone che ascoltavo -per caso- ripensando a ciò era "Lover to lover" di Florence&The Machine, a cui appartengono tutti i diritti. Ho pensato che in alcuni punti il testo rispecchiasse abbastanza lo stato interiore di Sayaka, perciò ho deciso di inserirla nel testo.
Mi piacerebbe poter dedicare questa oneshot, oltre a tutti coloro che sono fan di Sayaka, a una persona in particolare che ho conosciuto da poco, ma con cui ho scoperto di avere molto in comune, Sayacchan, che spero abbia apprezzato almeno un poco.
Qualsiasi opinione, critica (costruttiva magari) o commento che mi aiutino a migliorare, sono disposta ad accettarli di buon grado.
Non peritate a segnalarmi degli errori, nel caso ne trovaste.
Grazie ancora,
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Magica Quartet; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.