Simple and Clean
 

Colmo.
Colmo era l’aggettivo con cui Magnus aveva fatto sentire Alec durante la loro relazione.
Colmo di ogni cosa, amore, affetto, attenzioni, sicurezza, stabilità, fiducia.
Magnus gli aveva dato così tanto che, da qualche tempo, era diventato tutto ciò di cui lo Shadowhunter avesse bisogno.
Un semplice sorriso per saziarlo, un abbraccio per riposarsi, un bacio per dimenticare il resto del mondo.
Se lo stregone lo aveva amato? Sì, lo aveva amato tanto. Ciò però significava davvero metterlo a conoscenza di tutti i suoi segreti, segreti di cui lui stesso si vergognava? Magnus non capiva perché il ragazzo si ostinasse così tanto a conoscere il suo passato, quando potevano vivere insieme il presente, quando lui lo amava come non faceva da tanto, tanto tempo. Magnus però aveva ottocento anni, e a volte dimenticava come ci si sentisse a essere un adolescente, volendo tutto e subito, bruciando ogni cosa dal desiderio.
E così gli rispondeva che quando sarebbe stato più grande avrebbe capito. Avrebbe capito che la vita non è tanto semplice e spesso le cose su cui ci accaniamo non sono quelle che dovrebbero avere la priorità.
Tutto questo però Alec lo aveva capito troppo tardi.
Magnus non lo aveva sentito pregarlo mentre si allontanava.
“Per favore Amore, per favore, non andare” aveva ripetuto spasmodicamente, sussurrando sulle labbra, mentre la figura dello stregone si allontanava lenta dalla sua visuale.
Perché Magnus lo aveva fatto sentire vivo. Lo aveva innalzato dallo stato di torpore con cui stava sprecando la sua vita. Gli aveva insegnato cosa significasse amare ed essere amati, cancellando del tutto l’idea di una relazione con Jace, donandogli il suo cuore e sensazioni mai provate. Semplice e pulito era il modo in cui lo aveva fatto sentire, lontano dai demoni e da un mondo di omicidi, lontano dal sangue e dalla folle guerra che infuriava all’esterno del loft del sommo stregone. Semplice e pulito come le coperte di lino che il Nephilim aveva stretto tra le dita, durante il loro primo amplesso. Semplice e pulito come la sensazione dopo una doccia fatta insieme, all’aroma di sandalo. Semplice e pulito come svegliarsi e trovare il suo viso dall’altra parte del materasso. Semplice e pulito come non si sentiva da tanto.
Alec però era stato confuso da sentimenti come la gelosia, la rabbia, la sete di conoscenza, l’invidia.
Aveva dimenticato cos’era veramente importante, dando importanza ad altre cose, altre cose completamente inutili.
Maledetta Camille.
Magnus così l’aveva raggiunto e lo aveva lasciato. Lui l’aveva amato, gli aveva dimostrato quel sentimento, ma questo significava dover camminare sull’acqua? Significava dover accorciare la propria vita? Non era sufficiente un ‘Ti amo’?
Alcune faccende d’amore sembrano così semplici, altre lo sono davvero. Non poteva essere il loro caso?
“Stringimi.
 Stringimi Amore.
 Qualsiasi cosa succederà domani, verrà dopo.
Ho bisogno di te.
 Non temo più il futuro, né il passato.
 Senza la tua presenza nulla è come prima, nemmeno io.
Stringimi ancora Magnus, perché mi facevi sentire semplice e pulito, ed è difficile rinunciarci.”