18/11/2013
3 recensioni- LOVELESS –
A Pernico story
(Wake me up)
Wake me up inside,
(I can’t wake up)
Wake me up inside,
(Save me)
Call my name and save me from the dark.
(Wake me up)
Bid my blood to run,
(I can’t wake up)
Before I come undone,
(Save me)
Save me from the nothing I’ve become
- Wake me up inside, Evanescene ft Liking Park –
Save me from the nothing I’ve become
- Wake me up inside, Evanescene ft Liking Park –
Nico sapeva bene che Lui non lo avrebbe mai degnato di uno sguardo.
Sapeva che non c’erano speranze, Lui non era interessato ed aveva una ragazza meravigliosa al suo fianco.
Ma, nonostante tutto, Nico era innamorato di Lui, di quel ragazzo per cui aveva provato subito qualcosa, dalla prima volta che si erano incontrati.
Dalla prima volta che Nico aveva incrociato i suoi occhi neri, pieni di quella felicità che aveva perso ormai da tempo, in quelli verde acqua del ragazzo, ne era rimasto attratto. Erano così belli… Ricordavano il mare, anche se Nico lo aveva visto poche volte. Gli occhi di Lui erano belli e sinceri, e gli donavano un senso di imprevedibilità, proprio com’era il mare. Ogni volta, quelle poche volte, che lo guardava negli occhi, Nico desiderava tuffarvici dentro, per questo evitava sempre il contatto visivo con Lui. Gli faceva male stare troppo vicino a Lui.
Ma chi mai ha detto che in amore non si soffre?
I suoi capelli neri come la pece, sempre arruffati, facevano venire a Nico una voglia matta di passarglici le dita in mezzo, proprio come faceva Lei. Certo, sapeva che non poteva competere con la ragazza, ma era pur sempre geloso e vederla fare quel gesto che avrebbe voluto fare lui, faceva stare male Nico. Gli faceva male stare troppo vicino a Lui.
Ma chi mai ha detto che in amore non si soffre?
Un’altra cosa che Nico adorava di Lui, erano le sue labbra sottili. Alcune ragazze del Campo dicevano che erano salate, proprio come il mare. Ma a Nico non importava di tutte le voci che giravano sul conto di Lui: voleva solamente baciarlo, anche dargli solamente un piccolo bacio sulle labbra, per poter soddisfare le sue labbra così bramose di Lui. Eppure, era consapevole del fatto che se avesse esaudito quel suo desiderio egoista, Lui lo avrebbe odiato e così, Nico l’avrebbe perso definitivamente. Gli faceva male stare troppo vicino a Lui.
Ma chi mai ha detto che in amore non si soffre?
E poi il viso perfetto di Lui faceva letteralmente impazzire il figlio di Ade. La carnagione olivastra di Lui, mettevano ancora più in risalto i suoi due mari verdi che erano racchiusi nei suoi occhi. A Nico sarebbe piaciuto accarezzargli una guancia, piuttosto che stargli a pochi centimetri di distanza senza poterlo nemmeno toccare. Invece, Lei poteva fare a Lui tutto quello che voleva, senza sapere il dolore che provocavano a Nico quei normalissimi gesti che fanno gli innamorati. Gli faceva male stare troppo vicino a Lui.
Ma chi mai ha detto che in amore non si soffre?
Oltre ad avere un volto stupendo, Lui aveva anche un fisico da urlo che Nico aveva visto più volte in quegli ultimi tempi. Ad esempio, quella volta che si era fatto male e Nico dovette sfilargli la maglietta per constatare la gravità della ferita. Lui, fortunatamente, non si era accorto del rossore che popolava le guance cadaveriche del figlio di Ade, ne si era mai accorto della distrazione che il suo corpo infliggeva sul povero Nico, ma tutto questo non era sfuggito a Lei, quella megera… Stop! Il figlio di Ade sapeva benissimo che il suo difetto fatale era provare rancore e che Lei era una sua amica, ma proprio non ce la faceva. Vederli insieme era come se, ogni volta, una spada trafiggesse il cuore di Nico. Gli faceva male stare troppo vicino a Lui.
Ma chi mai aveva detto che in amore non si soffre?
Questo Nico non riusciva a capirlo. Amare una persona e non essere ricambiato è il lato peggiore dell’amore, e il figlio di Ade lo sapeva benissimo, ma allora perché era così innamorato di Lui?
Lui, che aveva lasciato morire sua sorella.
Lui, che si stava prendendo gioco dei suoi sentimenti.
Lui, che aveva spezzato il suo cuore, quando si era messo insieme a Lei.
Lui, che lo stava facendo morire lentamente.
Lui, che aveva rovinato la sua vita.
Ma chi mai aveva detto che in amore non si soffre?
Tutti, alla fine, avevano un lieto fine, eccetto Nico. Nico sarebbe rimasto da solo per sempre, lo sapeva.
Sapeva anche che Annabeth aveva già vinto in partenza, che lei avrebbe avuto il lieto fine con Lui. Per questo rimaneva per massimo tre giorni al Campo Mezzosangue. Lì, Annabeth e Lui trascorrevano tutto il tempo insieme, non c’era posto per Nico. Non c’era un posto in tutto il mondo per Nico. Era diverso, il tipo strano, nessuno lo voleva, tantomeno Lui.
Ma chi mai aveva detto che in amore non si soffre?
Uno stupido, ecco chi l’aveva detto.
Oppure un uomo fortunato, un uomo che aveva incontrato la sua anima gemella.
Ma questo non sarebbe mai accaduto a Nico. Lui non sarebbe mai stato suo. Non avrebbe mai chiamato il suo nome per salvarlo da quelle tenebre che lo stavano avvolgendo.
Percy Jackson non sarebbe mai stato suo, e questo lo aveva sempre saputo.
ANGOLO AUTRICE:
Percy/Nico: un’idea che mi frullava per la testa da parecchio tempo.
Spero che vi sia piaciuta, altrimenti i pomodori sono in basso a destra.
Le recensioni (sia positive che negative) sono ben accette. Spero di scrivere altre One Shot sulla Pernico se questa vi è piaciuta ^_^
Per il momento vi saluto con un abbraccio virtuale (?) e grazie della lettura! <3
_percypotter_ xxx