Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: Nana_Hale    18/11/2013    2 recensioni
Scena ispirata al film Hook: Capitan Uncino con Robin Williams.
Alternative Universe nel quale Killian è in realtà il vero Peter Pan, fuggito dall'isola che non c'è dopo la sconfitta dell'originale Capita Uncino e cresciuto facendo ciò che meglio sapeva fare: il Pirata. Diventando così egli stesso la sua nemesi in tutto e per tutto. Cosa sarebbe il mondo senza Capitan Uncino?
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Trilli
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Who are you?
"Io credo che Killian potrebbe benissimo essere Peter Pan.
Uncino è storicamente il peggior nemico di Peter Pan e Killian è un uomo il cui desiderio di vendetta lo erode da dentro,
trasformandolo nel peggior nemico di se stesso."


"Lasciali provare!"
"NO!"

Killian urlò in faccia ad Henry spalancando i suoi profondi occhi blu segnati dall' eye liner; la sua voce riecheggiò per qualche istante lungo la strada principale di Storybrooke davanti al locale di Granny.
"Ma potrebbero dirti chi sei veram-"
"Io lo so chi sono!"

Il capitano non lo fece finire, gli puntò l'uncino lucente davanti al viso e con un rapido sguardo scrutò il gruppo di bambini alle spalle del ragazzino.
L'ultima occhiata fu per la ragazza in coda ai piccoli. Minuta, capelli biondi raccolti, con un viso delicato.
Tink.
Aveva detto di chiamarsi Tink.
"Si stanno sbagliando. Non sono quello che pensano."
Disse riportando l'attenzione su Henry, cercando di calmare i suoi respiri.
"Come lo sai?"
Incalzò il bambino.
"L'hai detto tu che non hai tutti i ricordi della tua vita!"
Hook sbuffò dal naso stringendo i denti.
"Che ti senti solo quando guardi il cielo di notte in mezzo al mare!"
"Basta..."

"Che senti che la tua nave non è la tua vera cas-"
"Basta!"

Killian afferrò il ragazzino per le spalle costringendolo a fermarsi.
Aveva la voce scossa da un leggero tremore e il lungo cappotto nero di pelle sembrava improvvisamente essere molto più pesante sulle sue spalle.
Deglutì a fatica mordendosi il labbro inferiore e fissando il bambino dritto negli occhi.
"Se davvero sono chi tu credi, perchè non mi ricordo niente?"
"Perchè sei cresciuto."

Una voce venne dalle spalle di Henry. Una vocina dolce e speranzosa.
Una bimba.
Poteva avere 4 o 5 anni.
Bionda con due grandi occhi verdi e luminosi come una foglia bagnata di rugiada.
Qualcosa in quegli occhi fece sussultare Hook che per un secondo trattenne il fiato.
"Avevi promesso di non diventare mai vecchio."
Continuò quella graziosa creaturina vestita con quello che sembrava un sacco di tela ben posizionato a formare un abitino.
Tutti gli altri bambini annuirono silenziosamente lanciandosi rapide occhiate di complicità.
Killian scosse la testa lasciando la presa sulle spalle di Henry e indietreggiando di un passo.
"Questo mondo fa dimenticare cosa vuol dire essere bambini."
La ragazza in fondo al gruppo alzò la voce per farsi sentire.
"Tutto cambia una volta lasciata Neverland. E piano piano si perdono i ricordi e tutto diventa come un'ombra nera opaca e sfuocata."
Hook si sentì mancare l'aria.
Era confuso, disorientato.
Per la prima volta dopo tanti anni una sensazione di vuoto si impadronì del suo cuore, come se una voragine gli si fosse creata in mezzo al petto.
Scuoteva la testa a desta e sinistra come imbambolato cercando con tutte le sue forze di scavare nel suo passato e di ricordare.
Ma niente. Il buio. L'ombra.
"Ma quei ricordi non sono perduti. Sono solo nascosti."
La ragazza fece qualche passo e arrivò alle spalle della bambina bionda; le diede un leggero colpettino sulla schiena facendole segno di andare verso il capitano.
"Basta trovare il modo di farli tornare alla luce."
La piccola saltellò verso di lui superando Henry e gli si fermò proprio davanti.
Hook la fissò per qualche istante, ancora scosso e insicuro, ma la bambina iniziò a scrutargli il viso e i vestiti con intensa curiosità.
Un silenzio profondo calò per la strada mentre tutti i bimbi rimasero immobili a guardare ciò che stava accadendo.
La bambina lentamente fece un giro intorno a Killian che la seguì con lo sguardo. 
Gli afferrò una mano con delicatezza e gli diede un leggero strattone per spingerlo ad abbassarsi.
Lui non disse nulla.
Si limitò ad inginocchiarsi a terra senza mai smettere di guardare quella dolce creaturina che gli si avvicinò quasi facendo toccare i loro nasi e aggrottando la fronte, tutta concentrata.
Gli passò le manine sopra il giaccone di pelle e afferrando i lembi del bavero cercò di spingerlo indietro, fuori dalle sue spalle.
Senza capire, il capitano se la lasciò scivolare di dosso e cadere a terra dietro di sè.
Non fece nemmeno in tempo a controllare le condizioni del suo indumento che la bimba si era già messa a scrutare l'orecchino appeso al suo lobo destro. 
Ci giocò per qualche secondo stando molto attenta a non fare del male all'uomo, poi gli appoggiò entrambe le mani sulle guance, afferrandogli delicatamente il viso.
Killian si immobilizzò sgranando gli occhi, blu come un mare in tempesta, verso la bimba. 
Occhi che avevano vissuto grandi avventure. Occhi di chi aveva cavalcato sulle ali del vento. Occhi che erano stati pieni di sogni, di magia, di pensieri felici.
La piccola pian piano iniziò a toccargli il viso come se stesse disegnandolo con le sue piccole ditine.
La barba scura e ruvida, le labbra sottili, la piccola cicatrice sulla guancia destra.
Appena sfiorò i suoi zigomi subito sotto i suoi occhi, si accorse che un pò di eye liner le era rimasto sulla punta delle dita.
Storse la bocca guardadosi le mani e se le pulì nel vestitino facendo comaprire per un breve istante un leggero sorriso sul viso di Killian.
Allora la piccola si chinò e afferrò l'uncino lucente con entrambe le mani, sollevando il braccio dell'uomo fino ad avere l'arma ben davanti al viso di entrambi.
Si era fatta improvvisamente seria e tenendo ben stretto il pezzo di metallo fra le dita sembrava volesse tentare di toglierglielo.
Il capitano capì e senza nemmeno riflettere si sfilò l'uncino e lo gettò da parte, quasi come fosse infastidito dall'averlo troppo vicino a se.
La bimba sorrise e con un lento movimento afferrò la mano di Killian tenendola a palmo all'insù davanti a sè.
Ridacchiando si infilò la manina in tasca e a pugno chiuso la ritirò fuori poggiandola sopra quella del capitano.
Egli aggrottò le sopracciglia guardando dubbioso la bambina che aprendo pian piano le dita, lasciò cadere sul suo palmo un piccolo oggetto di metallo.
Killian lo guardò sempre più confuso.
Un ditale?
Le sue labbra si socchiusero delicatamente.
Un ditale...
Improvvisamente i suoi limpidi occhi si illuminarono di una luce intensa, brillante.
Un singhiozzo gli uscì dalla bocca e tutto d'un tratto una ventata, come una folata di energia, inondò la strada attraversando tutti i presenti.
Migliaia di immagini comparirono nella mente dell'uomo.
Centinaia di estati passate a dormire sugli alberi, avventure con indiani, sirene, pirati e bimbi sperduti.
Immagini di un'intera vita.
La vita di un bambino incredibile, unico.
Quel bambino che non avrebbe mai voluto diventare un uomo.
"Un bacio..."
Sussurrò alzando lo soguardo verso la bambina mentre una timida lacrima scivolava sulla sua morbida guancia.
La piccola con una dolcezza infinita gli posò una mano sul volto arricciando il naso mentre il suo visino si illuminava di gioia.
Le labbra di Killian si aprirono in quello che forse era il più splendido sorriso che un adulto potesse mai fare.
Perchè lui in fondo, dentro di sè non era un vero adulto.
Bambino.
L'eterno bambino.
"Eccoti qua, Peter..."
Prima che potesse rispondere in qualsiasi modo, la piccola gli aveva già buttato le braccia al collo e si era stretta contro di lui affondando la faccia nella sua spalla.
Altre lacrime presero a scende lungo il viso di Killian quando uno alla volta, tutti i bimbi sperduti si avvicinarono di corsa e si gettarono addosso a lui, abbracciandolo da tutte le parti. 
E in mezzo a quei bambini tutto svanì.
Killian Jones.
Captain Hook.
Svanirono in un soffio di polvere di fata, lasciando solo quel ragazzo felice e sempre sorridente che li aveva sempre protetti.
Peter Pan.



_________________________________________________________________________________________________________________

Buonsalve a tutti! Lo so, questa fic è un pochettino strana ma, con tutto il cuore, adoravo l'idea che Uncino potesse essere anche Peter Pan.
Lo trovavo molto originale e mi sono lasciata ispirare da questa immagine HERE e ovviamente dal bellissimo film "Hook: Capitan Uncino" per scrivere questa fic che spero davvero vi sia piaciuta.
Un bacio
-Nana
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Nana_Hale