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Autore: Elsa Maria    19/11/2013    3 recensioni
"Allora ti rifaccio la domanda: nella tua vita ci sono stati degli eventi molto sfortunati?"
"Perché dovrei dirteli, nanodayo~?"
"Tanto per parlare, dai! Siamo qui, da soli, sul tetto della scuola, di che ti preoccupi?"
"Delle tue reazioni."
"Allora facciamo così: tu mi dirai le tue ed io le mie e cercherò di contenermi." Takao guardò supplichevole Midorima che sospirò, arrendendosi. [...]
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Piccola one-shot TakaMido nata da un momento di noia [636 parole], spero vi piaccia! Buona Lettura!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shintarou Midorima, Takao Kazunari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le mie sfortune.
 

"Senti un po', Shin-chan... Tu sei mai stato sfortunato?" Disse Takao, mordendo il suo pranzo che consisteva in un panino. 
"Che domanda stupida." Sbuffò il ragazzo sistemandosi i occhiali.
"Neanche tanto... Sembra che ogni giorno va tutto a tuo favore, la cosa mi irrita, sai." Scherzò.
"Non esistono giorni sfortunati o fortunati, solo eventi. La parola giorno è convenzionale, perché in 24 ore possono accadere sia eventi positivi che negativi, i quali possono essere a loro volta pochi ma molto positivi o molto negativi oppure molti ma semplicemente positivi e negativi." Spiegò seriamente il tiratore prendendo la lattina di Oshiruki che aveva poggiato a terra, accanto a sé. 
"Allora ti rifaccio la domanda: nella tua vita ci sono stati degli eventi molto sfortunati?"
"Perché dovrei dirteli, nanodayo~?"
"Tanto per parlare, dai! Siamo qui, da soli, sul tetto della scuola, di che ti preoccupi?"
"Delle tue reazioni."
"Allora facciamo così: tu mi dirai le tue ed io le mie e cercherò di contenermi." Takao guardò supplichevole Midorima che sospirò, arrendendosi.
"Il primo anno che ho iniziato a giocare a basket, un giorno delle prime settimane, ho fatto un tiro lungo un po' più avanti dalla linea dei tre punti, la palla ha preso l'anello del canestro rimbalzando e colpendomi in faccia." Takao si morse le labbra per trattenere una risata di quelle estremamente fragorose che sicuramente avrebbero portato il tiratore a non confidarsi più con lui.
"Ora tocca a te." Lo incitò Midorima imbarazzato.
"No, no, sta a te ancora."
"Ma..." Sospirò; alla fine era curioso anche lui di conoscere le sfortune dell'altro. "Questo e basta." Sbuffò sistemandosi nuovamente gli occhiali.
"Una volta mia sorella, che era in bagno, mi disse di chiamare nostra madre perché le era successa una cosa molto grave; io, però, sentendo la voce estremamente preoccupata ed agitata decisi di entrare senza preavviso, volevo rendermi utile..." Deglutì. "Gli era appena venuto il primo ciclo e non sapeva come comportarsi. Appena mi ha visto ha iniziato ad urlare e mi sono anche preso uno schiaffo prima da mia madre e poi da lei." Takao questa volta non ce la fece proprio e scoppiò a ridere piegando in due il busto.
"Oddio Shin-chan sei proprio ottuso a volte!" 
"Vedi, era questo che volevo evitare! Sei proprio un imbecille." Sbottò alzandosi da terra.
"E dai, Shin-chan, non fare così." Anche lui si alzò per poterlo fermare. 
"Stai ancora ridendo!" 
"Okay, la smetto, scusa." Trattene la risata, cercando di guardarlo seriamente. "E poi, vuoi andartene senza sentire le mie sfortune?" Sorrise.
C'era un motivo per cui aveva iniziato quel discorso... 
"Non mi interessano." Sospirò riprendendo a camminare.
"Le mie sono degli eventi che si sono ripercossi nel tempo." Iniziò, facendo fermare Midorima.
"La prima è essere stato battuto da te alle medie." Lentamente, con le mani intrecciate dietro la schiena, si avvicinò al ragazzo.
"La seconda è essere diventato il tuo schiavo personale." Ridacchiò alle sue stesse parole, ormai davanti al ragazzo.
"La terza..." Fece toccare i loro petti e alzò la testa per poterlo guardare negli occhi. "... È essermi innamorato di te, che sfortuna nee~?"
"E questa la chiami sfortuna? Da questo si capisce che non sei mai stato veramente sfortunato." Sbuffò tirandosi sugli occhiali, per non mostrare un'espressione imbarazzata e turbata. 
"Quindi mi stai dicendo che sono fortunato?" Ridacchiò mettendogli le braccia intorno al collo.
"Non proprio." 
Takao si elevò sulle punte, accarezzando il volto di Midorima per poi baciarlo.
"Quindi abbiamo un conto in sospeso; devo ancora raccontarti le mie sfortune." 
"Fallo."
"Uh?" Protese l'orecchio verso la porta che riportava nella scuola. "Hai sentito?"
"Cosa?"
"Mi sa proprio che la campanella è suonata, quindi bisogna tornare in classe." Disse mettendosi le mani in tasca, raggiungendo l'uscio. "Che sfortuna, vero Shin-chan?" Sogghignò fuggendo.
"Takao!" Urlò Midorima inseguendolo.

Le mie sfortune fortune. 


 

Angolo dell'autrice:
Dopo aver aggiornato la mia raccolta, ecco che subito pubblico questa one-shot, anche se mi vergogno un bel po' a chiamarla così... Che dire? Semplice e scema, persino scontata... Ho avuto quest'idea e l'ho messa su foglio xD tutto qui per cui non ho molto da dire...
Here we Go!


 

 

 

   
 
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