Non so , a parità di chilometri, quanti giri del mondo abbia fatto o quanti giorni abbia aspettato sulla banchina in tutti questi anni. La prima volta era emozionante, il primo squarcio di indipendenza, prendere il bus da soli.
Poi è diventata un'abitudine, una rottura e infine una cosa della serie "o questo, o non vai al college, perchè l'auto di sicuro non la prendi" e quindi la accetti, la integri nella giornata.
Come migliaia di volte, lascio che i piedi cadano uno davanti all'altro nella piccola discesa della banchina e inizio a frugare nella borsa per le cuffie. In realtà non è un giorno del tutto normale, anzi, non lo è proprio per niente: questo è l'ultimo giorno di liceo in assoluto e domani il gran giorno del Diploma. Non dico che il liceo sia stato uno strazio del tutto completo, ma credetemi, è un bel sollievo. Non brillo certo per il mio carisma e la mia popolarità.
In realtà, qualcuno della mia quasi-ex-classe è stata un'ottima compagnia, come Bridgette , con cui ho fatto amicizia sin dal mio primo giorno di liceo a Toronto o Trent, che considero come il fratello che non ho mai avuto.
Tra questi c'è anche il mio ragazzo. Strano , ma lui di certo non è mai stata un'ottima compagnia. Per colpa sua sono stata coinvolta in infiniti casini, mi ha fatto soffrire, mi ha fatto infuriare.
Ma a modo suo, mi ha mostrato un mondo incredibile, il suo, e un lato di sè stesso che non viene mai alla luce, uno spettacolo per pochi. 
Eeh sì.. sembrava così strano chiamarlo "il mio ragazzo", così innaturale...la nostra non è mai sembrata una storia ufficiale, ma a cosa serve etichettarla se entrambi sappiamo chiaramente cosa significa?
Oggi sarebbe dovuto venire lui a prendermi a scuola (  l'anno scorso aveva deciso che per lui la scuola finiva lì) con la macchina, ma poco fa, mi ha avvertito per dirmi di arrangiarmi col pullman. Eh, quando c'è la galanteria...
Sto per salire sul bus, quando un'altro pullman arriva a tutta velocità, sgommando e clacsonando a tutto spiano. Si piazza dietro il mio e inizia a strobazzargli dietro per farlo andare avanti. Quando ma lo ritrovo davanti, noto quanto sia strano: è un autobus vecchio, stile anni '70, un telone bianco sul fianco e la direzione sul cruscotto è... Courtney?! Ma che c...?
"Buongiorno signorina!" eslclama un ragazzo scendendo dal bus cun un salto-"il suo autobus è arrivato!"
Beh, non c'è bisogno che ve lo descriva molto: alto, bello, occhi azzurri, piercing e cresta verde
Lo guardo basita-"co..cos...cos'è quello?!"
-"il suo autobus!"
-"SPIEGATI MEGLIO, PERDIO!"
Vicino a noi si forma una folla curiosa e scocciata
-"okok, arrivo al dunque..Principessa..." perchè si sta inginocchiando??
Mi guarda con un sorriso beato e allunga un braccio verso il telo bianco e d'un tratto lo tira, scoprendo una scritta, una frase a caratteri cubitali. Il mio cuore perde un battito.
-"Mi vorresti sposare?"-







Angolo dell'Autrice:
Ma come mi escono ste cose?! ahahah mi andava troppo di scriverne una e bom! è il mio primo esperimento , ditemi che ne pensate :D accetto qualsiasi tipo di critica(meglio se positiva), grazie mille!!
Con affetto,
Haylie