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Autore: Nicolegreendayer    19/11/2013    1 recensioni
Beh farò una presentazione veloce.Mi chiamo Nicole ho 16 anni e faccio il 3 anno di liceo.Sono la classica sfigata che passa tutto il tempo a studiare per cercarmi un lavoro decente da grande,vengo da una situazione familiare difficile,i miei fanno abuso di droghe da un anno.Sono stata affidata ai miei nonni materni,purtroppo mia nonna ci ha lasciato un'anno fà e ora sono rimasta solo con mio nonno da cui subisco maltrattamenti di ogni genere.Sono diversa dalle altre ragazze ricche,loro pensano al trucco,ai vestiti,alle unghie,ai capelli..io invece non ho soldi per permettermi tutto questo.Sono rossa,ho gli occhi verdi,sono magra e mi vesto con dei vestiti comprati dal mercatino dell'usato..beh non credo che questo importi.Ah sì lavoro in un bar in cui mi trattano malissimo,ma non mi voglio licenziare solo per portare soldi a casa.
Questa è la mia prima fan fiction dei Green day,sì io amo i Green day.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Rimango ad ascoltare la lezione con poco interesse.. Chi era quel ragazzo che mi ha difeso?è carino..ha un sorriso bello.Rimango a fantasticare su di lui finche il proff non mi chiama:''Nicole..Nicole..''distolgo lo sguardo dal vuoto e il proff mi dice:''Non la vedo attenta..qualcosa non và?''scuoto la testa e rispondo:''Non si preoccupi,sono attenta.'' Ripeto alla mia mente:''Stai attenta Nicole.Quel ragazzo ti ha solo difeso''e continuo a seguire la lezione. Per tutte le lezioni come al solito alzo la mano e rispondo,se non vado bene mio nonno non mi porta più a scuola.E senza scuola dove finisco?Suona la campanella che segna l'ultima ora di lezione,esco di fretta perchè alle 14.30 devo essere precisamente a casa.Corro di fretta e arrivo in dieci minuti a casa,corro per le scale e apro la porta di casa mia. Come al solito mio nonno mi aspetta lì.Sussurro con voce bassa:''Ciao nonno,che vuoi da mangiare?..''mio nonno mi guarda con il sopracciglio alzato e io intanto mi tolgo le scarpe ancora con il fiatone e lui risponde:''le patatine fritte.''vado a vedere nel congelatore.Cerco e naturalmente non trovo nulla.. Cerco di motivare una risposta che non lo facesse arrabbiare:''Nonno,non ci sono..'' Lui mi guarda malissimo e si avvicina a me con la mano gia alzata:''cosa vuoldire NON CI SONO?!'' Incomincio a tremare dalla paura e sussurro con le labbra tremolanti:''non mi fare nulla..ti supplico..'' Alza la mano e io piano chiudo gli occhi,me la sbatte violentemente in testa e prendendomi forte per il braccio mi scaraventa contro il muro.Cado nel pavimento,non sapendo come difendermi,continua a picchiarmi tirandomi pugni e calci.Infine mi riprende il braccio,facendomi alzare e mi dice:''vai a fare la spesa,stronza che non sei altro!''Prendo dieci dollari dal mio portafoglio e mi infilo una giacca,il nonno continua a parlare:''dopo tutto quello che ho fatto per quella puttana di tua madre che si fà ogni giorno,devo badare anche a una bastarda come te?ora và e comprami queste fottute patatine fritte.'' Apro la porta senza dire nulla..esco e mi incammino per il mercato più vicino.Ogni giorno dovo subire tutto ciò,non potrò mai essere come le altre.Mi vedo in giro e vedo le ragazze con le borse firmate,i vestiti di marca e un bel viso e corpo,che io mai avrò.Cammino con tranquillità e arrivo al supermarket..prendo le patatine fritte surgelate,pago e esco. Corro ritornando a casa e quando arrivo lui come al solito mi aspetta:''allora,mi prepari il cibo o vuoi un applauso?''preparo e infine dico:''Finito,tieni.Ora vado a lavorare.Se hai bisogno di qualcosa chiamami quando vuoi..''il nonno dice:''vai a lavorare sfaticata col cazzo che ho bisogno di te!'' Scendo dalle scale e vado a lavoro.Lavoro in un grosso bar gestito da persone costantemente nervose..un capo che non fa mai un cazzo e che urla sempre. La mia vita è questo,solo confusione e odio. Entro nel bar e dico un sonoro:''ciao!''vedo che ci sono dei clienti,alcuni mi sorridevano,altri si limitano a guardarmi male.Prendo il grembiule e chiedo:''Ehy jane,sai che tavoli devo fare?''Jane è una ragazza sicurà di sè,forse un pò troppo,alta,mora e con gli occhi azzurri..beh credo che sia l'unica ragazza decente quì mi porge il foglio con sui i tavoli in cui bisogna prenotare e dice:''ecco tieni,vieni un pò presto la prossima volta.''prendo il foglio e una matita e mi lego i capelli,Jane mi interviene estraendo da una tasca un panino con Nutella:''ecco tieni,hai bisogno di mangiare,non devi lavorare a stomaco vuoto.''mi fà un sorriso e io la ringrazio:''oddio,grazie,non dovevi.''avevo così bisogno di nutrirmi anche solo con poco. Metto dentro la tasca il panino e mi preparo nel tavolo primo,prendo gli ordini e li metto in bancone. Così per il secondo,il terzo e il quarto. Arrivo al decimo..ci sono le mie compagne di scuola..le più popolari.Christie mi guarda dall'alto al basso e dice:''Guardatela,la poveretta che lavora come un mulo e non arriva mai a un cazzo.''le ragazze su mettono a ridere e Lola,la ragazza bionda mi dice:''puzzi di capra''un altra ragazza mi dice:''dai insomma,ti sputtaniamo domani ora abbiamo bisogno di mangiare.Vogliamo tutte milkshake alla fragola.''io annuisco e scrivo..infine sussurro:''altro?''loro scuotono la testa e quando mi giro sento che ridono di me,mi arriva una fitta allo stomaco e intravedendo la mia immagine nella vetrina penso:''forse è per questo che non piaccio..''metto il foglietto dell'ordinazione e infine raggiungo l'ultimo tavolo.E il ragazzo di scuola..quel tipo Billie..mi sorprende vederlo lì.Ha un bicchiere d'acqua in mano e mi sorride,incomincio a tremare e balbettando dico:''Di che h..hai..b..bisogno?'' Billie mi dice:''Tu sei la ragazza che ho difeso oggi,mi dispiace che ti trattino cosi.L'avevo gia notato..So purtroppo a che condizioni di vita vivi..anchio non vivo molto bene.Ma non mi lamento..spero ti lascino in pace ora che li ho sistemati.''lo guardo negli occhi e infine chiedo:''che hai fatto?'' Billie mi risponde:''li ho picchiati un ora fa.''il capo vedendomi conversare dice:''Nicole,torna a lavorare!non ti pago per parlare!''riprendo il blocchetto in mano e dico velocemente a Billie:''insomma cosa desidera?''Billie risponde:''poco tempo eh?beh,prendo un cappuccino''gli sorrido e prima di andare dico:''Grazie di tutto Billie.''lui ricambia e mi mette dentro la tasca 10 dollari:''lo sò non sono molti,ma tienili.Servono più a te che a me.''Faccio un sorriso grande come una casa,40 dollari?può significare solo una cosa,domani andrò a vedere mia madre.
  
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