Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: lawlietismine    19/11/2013    1 recensioni
Ti è mai capitato di sentirti mancare il respiro? Come affogare fuori dall’acqua, in un mondo che diventa sempre più grigio, che non ti appartiene affatto? Annaspare nel vuoto mentre il tuo sguardo cade sulle persone che ti passano vicine come niente fosse.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nico di Angelo
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

The last of all


 


Nico aveva pensato che fosse normale all’inizio, Percy era praticamente il suo unico punto di riferimento. Sua sorella era morta, sua madre anche. Suo padre era come se lo fosse. Cosa aveva? Un’armata di scheletri. Morti, solo morti intorno.
Quel figlio di Poseidone lo aveva salvato, in un certo senso.
Lo aveva salvato da una vita che sarebbe potuta essere perfino peggiore di quella che stava vivendo; era stato come un aiuto, quella salvezza miracolosa che ti arriva quando meno te lo aspetti.

Ti è mai capitato di sentirti mancare il respiro? Come affogare, pur fuori dall’acqua, in un mondo che diventa sempre più grigio, che non ti appartiene affatto? Annaspare nel vuoto mentre il tuo sguardo cade sulle persone che ti passano vicine come niente fosse.
Ma come? Non mi vedi? Arrivi a pensare in preda all’esasperazione totale. Sono proprio qui, sto morendo. Perché non te ne accorgi?
Quei momenti in cui ti metteresti a gridare, ormai passato dall’equilibrio sul filo del rasoio all’oblio assoluto.
Hai provato con tutte le tue forze a tenerti saldo sul precipizio, come ultima speranza, urlando per il terrore visibile nei tuoi occhi sgranati e colmi di lacrime amare, quell’ansia che ti corrode dentro mentre quelle mani invisibili non fanno altro che trascinarti giù, nelle profondità dell’orrore.
Un grido letteralmente strozzato in gola quando senti che, arrivato a un certo punto, loro hanno vinto: ti sei lasciato andare, stai precipitando.

Percy era stata l’unica fra quelle mani ad afferrarlo per tirarlo su. Come una luce nell’oscurità.
Non se ne era accorto subito, quando Bianca era morta lo aveva odiato per sfuggire all’odio che provava per se stesso, poi, piano piano, si era reso conto che stava sbagliando.

Non era mai stato davvero notato, lui. Nico era sempre stato come una di quelle piccole cose quotidiane di cui ti accorgi solo quando raramente ti servono, in caso contrario neanche le vedi.
Nessuno a parte sua sorella si era mai curato di lui, preoccupato che stesse bene.
Poi era arrivato Percy Jackson, quel ragazzo figlio del mare dai capelli neri in costante disordine e quegli occhi del colore degli smeraldi. Un così buon amico, così solare, affettuoso e simpatico.
Percy Jackson era perfetto in tutto, non aveva niente di negativo quel dannato ragazzo.
E dopo un po’, in quel casino, lui ci si era trovato completamente immerso.

Era male pensare di non voler vivere in un mondo senza di lui?
Nico pensava che non gli sarebbe mancato se fosse andato via, ma aveva capito di essere uno stupido. Di essere sbagliato. Eppure lui sapeva quanto Percy amasse Annabeth; come biasimarlo?
Lei era Annabeth Chase, la ragazza perfetta per un ragazzo perfetto.
Bionda, occhi chiari, intelligente, innamorata e, soprattutto, una ragazza.
Perché era così che le cose dovevano andare, no?
Era lui l’anormale della situazione, era in lui che si nascondevano tutti i demoni peggiori.

Conosci la sensazione di trovarsi bloccati fuori? Fuori dalle porte del mondo?
E non c’è una guarigione quando ti tagli i palmi nel tentativo di entrare: quando ormai sei fuori, sei destinato a restarci per sempre. Quelle sono state messe lì per questo.
Salvezza? Quando mai?
Quel che può sembrare tale, scoprirai che non lo è totalmente.
Percy Jackson era la sua, o forse lo era per la sua mente – nel profondo, in segreto – ma non era una di quelle che puoi far sapere di avere.
Nico di Angelo sapeva di volere tutto ciò che non era suo, di volere colui che evidentemente non era giusto per lui. O forse era meglio dire che era lui stesso a non essere giusto per Percy.
Percy Jackson era un eroe, una persona fantastica. Lui, invece, non era niente.

Era solo nonostante tutto, solo con tutti i suoi mali. Con il suo dolore, il suo terrore. Destinato a una vita di sofferenza che lo avrebbe trascinato all’orlo del baratro, fino a farlo precipitare.
Percy era uno di quei sogni che restano tali per sempre, non lo avrebbe contagiato con la sua oscurità.
Avrebbe continuato a tenere il segreto, a guardarlo da lontano, a cercare di proteggerlo per quanto alla fine fosse sempre l’altro a proteggere lui. E magari sarebbe arrivato il giorno in cui avrebbe dato la vita per salvare la sua: allora sì che se ne sarebbe andato con un mero sorriso sulle labbra, conscio, forse, di essergli stato utile nel suo piccolo.
Così forse non sarebbe stato quella totale nullità di sempre.
Morire per lui forse avrebbe placato la sua pena.











OKAY, NON SO COME, PERCHE', QUANDO...
Dovrei studiare per il compito di domani di storia dell'arte (non so niente.) eppure mi sono cimentata nella mia prima OS sulla saga.
Non so perchè la sto pubblicando, ma Nico è un amore e - anche se non mi è uscita affatto come la volevo - avevo voglia da tempo di scrivere qualcosa su ciò che prova (nella mia mente, almeno).
ç_ç Anche se Percy e Annabeth ormai sono la ship delle ship, non posso non dare spazio nel mio cuore al mio piccolo Nico e alla sua rivelazione.
Quuuuindi...Niente, questo è tutto.
Spero vi sia piaciuto questo scatto improvviso che mi ha portato a scrivere questa cosa.
Quando avrò più tempo, scriverò sicuramente qualcosa su Leo e altro anche su Nico.
(Forse mi cimenterò anche in una long... Chissà, ne ho già progettate alcune.)
Vabbè, alla prossima!

Lawlietismine

 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: lawlietismine