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Autore: ScintillaBianca    19/11/2013    1 recensioni
Peeta è nel suo loft, la fronte calda dal tanto pensare. Fra poco, l intervista, poi, fra pochi giorni l'arena. Di nuovo. Il buio, la morte...durante l'intervista pronuncia una frase importantissima: se non fosse per il bambino. Ma perché proprio quelle parole e non delle altre? perché non un altra scusa?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Effie Trinket, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Peeta fissava il suo riflesso nella vestrata del suo loft; i contorni che sfumavano nella notte, piena di luci.
Erano ore che pensava e poteva sentire quasi la fronte calda che era appoggiata al vetro.
L'arena. Di nuovo. Le urla, il sangue, la disperazione, la sopravvivenza.
La morte.
Non avrebbe potuto sopportarlo di nuovo, ma l'avrebbe fatto. Solo per lei. Per Katniss.
L'amava da sempre,l'amava da quando l'aveva vista il primo giorno di scuola, le sue lunghe trecce castane e gli occhi grandi ed espressivi. L'avrebbe salvata. A qualunque costo. Anche della sua vita. Perchè non avrebbe avuto senso, la sua vita, senza di lei. Anche se Katniss lo respingeva, sapeva che dentro di lei, dentro il suo cuore, dentro la sua mente, c'era una parte di lui. E l'avrebbe aspettata per sempre.
Guardò il riflesso dei suoi occhi, che erano indifferenti.
Aveva portato talmente a lungo la maschera che ormai spesso si dimenticava di toglierla.
Dentro di sè però, aveva la desolazione, la solitudine più totale.
La porta si spalancò ed entrò una scintillante Effie. Quella sera, anche lei portaava una maschera, un po incrinata.
La tristezza le traspariva dagli occhi, e dal sorriso tirato. Ma a Peeta piaceva più così. Con delle emozioni intense, vere. Più umana. Più...Effie.
-è ora di andare!- trillo e lo trascinò per un braccio, ciarlando, riempiendo lo spazio di chiacchere ad alta voce.
Arrivarono vicino al palco e aspettarono che lo chiamassero.
Effie lo fece girare verso di sè e gli disse: -Bene, comportati al meglio e ricordati la buona educazione!- gli fece un sorriso tremulo e fece l'ultima cosa che Peeta si aspettò.
Lo abbraccio forte, cullandolo leggermente e accarezzandogli i capelli. In quel momento, la Effie fissata con la moda di Capitol City, con la puntualità e le buone maniere sparì totalmente e arrivò una Effie mai vista. Una madre. Perchè lo teneva stretto come una madre abbraccia il proprio bambino. Lei dopo qualche secondo si staccò e gli sfiorò le la guancia con un bacio leggero come una farfalla e gli sistemò la cravatta.
Peeta si sentiva gli occhi lucidi, il cuore stanco e l'anima spezzata.
-Vai Peeta. - sussurrò e gli fece una carezza in viso, lasciandoli il suo profumo su di sè.
   
 
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