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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    29/04/2008    3 recensioni
"Ken brancolava nell’oscurità. I suoi piedi sembravano toccare della sabbia, la sentiva passare tra le dita, scivolare leggera sui suoi piedi nudi, udiva lo sciabordio del mare, ne percepiva chiaramente la presenza.". Songfic dedicata a Ken Ichijouji, il mio personaggio preferito. La canzone è "Tu non sei come noi", tratta dal Re Leone II, il Regno di Simba. DEDICATA A HIKARIKANNA PER IL SUO COMPLEANNO!! SPERO TI PIACCIA!! E A DARKY-NEESAN PER ESSERMI AMICA!!!
Genere: Dark, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ken Ichijoji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prove

Uno di Noi

Ken brancolava nell’oscurità.

I suoi piedi sembravano toccare della sabbia, la sentiva passare tra le dita, scivolare leggera sui suoi piedi nudi, udiva lo sciabordio del mare, ne percepiva chiaramente la presenza.

Era sicuramente su una spiaggia, ma come era possibile?

Aveva molta paura, aveva freddo.

Improvvisamente, gli sembrò di udire le voci di Daisuke e dei suoi amici, ma non vedeva nulla.

“Dai, Iori!!! Takeru, Hikari!!! Dove siete??” urlò disperato, cominciando a correre, voleva uscire da quel buio, non voleva restare da solo in quell’inferno, ma il buio sembrava quasi volerlo inghiottire, farlo impazzire.

Non si vedeva alcuna uscita.

Ken continuava a correre disperato, chiamando a gran voce i suoi amici, le voci sembravano allontanarsi, erano sempre più fievoli: “Daisuke, Takeru!!! Miyako!! Hikari!! Iori, aspettatemi, vi prego! Non lasciatemi qui da solo!” piangeva.

Il ragazzo moro continuava a brancolare nel buio più fitto, nell’oscurità più nera, seguendo febbrilmente quelle voci, quelle voci che per lui erano importanti come l’aria.

Ma più correva, più quelle si allontanavano.

All’improvviso, una luce intensa lo avvolse dolorosamente, illuminando tutto intorno, strappandogli un urlo di sofferenza, un urlo di belva ferita.

Il ragazzino cadde a terra, tra gli spasmi più atroci, accorgendosi solo in quel momento di essere circondato dai suoi amici.

Ken si rizzò in piedi, rincuorato: “Ragazzi, vi ho trovato, finalmente!” esclamò sollevato.

Gli altri lo fissavano, gli sguardi duri.

Daisuke fece un passo in avanti, fino a giungere in fronte a lui e gli diede uno schiaffo.

“Ahia, Dais! Ma che hai?” urlò il moro, c’era qualcosa che non andava.

Un altro schiaffo.

“Io non sono tuo amico, mettitelo bene in testa, Digimon Emperor!” rispose duro il bruno erede di Taichi.

Quelle parole colpirono il geniale moretto come una mazzata.

Solo in quel momento s’accorse di rindossare i panni dell’Emperor.

Inganno, slealtà
Sul viso ha i segni della malvagità.

Hikari e Miyako si fecero avanti, affiancando il loro compagno: “Tu non sei nostro amico, il tuo volto non è quello di un amico. Ci hai fatto solo del male, il tuo viso esprime solo odio e cattiveria. Non potrai mai essere uno di noi.” affermò Hikari dura, fissando i suoi occhioni color cioccolato in quelli blu marino del sesto ragazzo.

Ken boccheggiò disperato, non capiva, non capiva l’accaduto.

Si lasciò cadere a terra, mentre parlava la Digiprescelta dell’Amore, discendente di Sora e di Mimi: “Ci hai ingannati, ci hai fatto del male, non sei nostro amico.”.


Inganno, oltraggio
Vergogna, viltà
Sempre in cerca di ostilità.

Gli spasmi più violenti scossero il corpo ormai inerte a terra del moro.

Si fecero avanti dal cerchio Takeru e Iori.

I due amici lo fissavano duramente e crudelmente, Ken era sicuro di non averli mai visti così arrabbiati, così determinati a ucciderlo.

Takeru lo prese per il bavero della maglia, sollevandolo e mettendolo in piedi.

Ancor prima che se fosse reso conto, ecco giungere sulla sua guancia ormai tumefatta, un altro schiaffo: “Ci hai ingannati, ti sei accanito come un aguzzino su povere creature che non avevano modo di difendere, come hai potuto?” gli urlò nelle orecchie, Ken era sicuro che lo avrebbe ucciso.

“Più noi cercavamo di aiutare i digimon, più tu ci ostacolavi, volevi eliminarci, non hai un minimo di cuore?” affermò Iori.

Ken ormai non sapeva più che fare, era totalmente in balia degli eventi.

“Sei una vergogna, sei un vile!” gli urlarono in coro i due amici, lasciandolo accasciarsi a terra.

I ricordi presero a martellargli nel cervello.


Inganno, oltraggio

Oltraggio, viltà

Sempre in cerca di guai

Sul viso ha i segni della malvagità

È cattivo e sovversivo

I suoi compagni, i suoi amici, cominciarono a intonare una strana cantilena: “Inganno, oltraggio, oltraggio, viltà. Sempre in cerca di guai. Sul viso ha i segni della malvagità.”, continuavano a cantarla, e a ogni parola, il moro si sentiva morire, si sentiva intrappolato, aveva paura.


Nel rancore sei cresciuto
Affronterai da solo il fato
Devi andare, vivi e vai
Ma il nostro perdono tu non lo avrai mai

I cinque ragazzi si fecero avanti, attorno a loro, c’erano anche tantissimi digimon, anche i loro sei partner, Wormmon lo guardava triste, era deluso.

“Il tuo cuore è nato è cresciuto nell’odio e nel rancore più nero, non meriti compassione, non meriti pietà, non meriti di vivere. Ti sei accanito con violenza su creature innocenti, ora devi pagare, devi pagare per il tuo comportamento. Sei e resterai da solo. VATTENE, DIGIMON EMPEROR!!” urlarono in coro i ragazzi, prendendo in braccio i loro partner digitali, fissandolo con odio e rassegnazione.

Un unico grande urlo si levò attorno a lui: “ NON TI PERDONEREMO MAI!!”.


Perché non sei come noi
Non sei stato mai come noi
Tu non fai parte di noi, via da qui

I loro digimon si fecero avanti, balzando giù dalle braccia dei loro compagni umani, continuando la nenia: “Non sei uno di noi, non sei stato mai come noi, VATTENE!! NON VOGLIAMO MAI PIÙ VEDERTI! VATTENE, E NON FARTI MAI PIÙ VEDERE!!” urlarono in coro tutti, “Tu non sei come noi. Sei il Male.”.

Quell’affermazione gettò Ken nel panico più totale, il suo corpo scosso da singhiozzi e da spasmi violenti, le lacrime scivolavano via dai suoi occhi vacui.


Non ingannerai mai più nessuno
E sappiamo che non sarai come noi
Tu non sei come noi.

Daisuke si fece innanzi.

Ken si fece piccolo piccolo, non sopportava lo sguardo penetrante di disgusto del suo migliore amico.

“Mi hai ingannato, hai finto di essermi amico, mi hai tradito, mi hai fatto del male. Io mi fidavo di te, ma ho riposto la mia fiducia nella persona sbagliata. Pensavo di poterti aiutare, ma non hai fatto altro che dirmi bugie, sei un mostro!” il bruno piangeva disperato, “Perché?? Perché ti sei comportato così??” urlò furioso, dandogli un pugno in pieno viso.

“HAI TRADITO LA MIA FIDUCIA!!” urlò il ragazzino, correndo a nascondere il viso nel petto di Taichi, che era sopraggiunto alle loro spalle assieme alla precedente generazione di Prescelti.

“Tu non sei come noi, vattene.”, affermò solo , abbracciando forte il suo successore, nel tentativo di calmarlo.

Inganno, slealtà

Inganno, slealtà

Inganno…

Gli Undici lo attorniarono.

L’Oscurità lo riavvolse, lo fece nascondere tra le sue pieghe, lo protesse.

In quel momento Ken capì che non voleva più svegliarsi.

Che voleva morire.

Non voglio rimanere da solo…. Perdonatemi, vi prego…” sussurrò piano prima di svenire definitivamente.

EPILOGO:

Una voce preoccupata cominciò a riecheggiare delicata nella mente martoriata della Gentilezza.

“Ken, Ken, apri gli occhi!! Hikari-chan, va a prendere dell’acqua, dobbiamo svegliarlo, far abbassare questa maledetta febbre!”, “Certo, arrivo subito!”.

Era Daisuke.

“Non voglio restare solo… Vi prego, perdonatemi, non abbandonatemi…” continuò a delirare il moro; stava male, non riusciva a liberarsi di quel buio, voleva rivedere gli altri.

“Maledizione… Ken, ascoltami, siamo qui, non ti lasciamo solo..” cercò di tranquillizzarlo il bruno.

Si erano svegliati in piena notte, dopo aver deciso di restare a casa di Ken, ammalato, poiché i genitori erano assenti per lavoro, a seguito delle urla di delirio del ragazzo, roso dalla febbre.

E ora erano tutti lì, attorno a lui.

Non lo avrebbero mai lasciato da solo.

Era stato solo un incubo.

BUONASERA!!! ANCHE SE UN Po’ IN RITARDO, HO TROVATO UN REGALO UN PO’ ALTERNATIVO PER HIKARIKANNA-SENSEI!! Lo so, Ken non è uno dei tuoi personaggi preferiti, ma non volevo farti un regalo comune, volevo farti una cosa un po’ particolare.. Spero che apprezzerai!!! PER HIKARIKANNA, AKKARÌ!!!! YOI TANJOOBI. SENSEI!!

DEDICATA ANCHE A DARKY-NEESAN PER ESSERMI AMICA!!

SEE-YA!!

SHUN

   
 
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