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Autore: Fiamma Erin Gaunt    21/11/2013    1 recensioni
Clato centric!
Prima di entrare nell’Arena Cato ha fatto una promessa a Clove. Una promessa che non è stato capace di mantenere. Piccola shot senza pretese su cosa ha provato il brutale Tributo del Distretto 2 vedendosi morire la compagna tra le braccia.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cato, Clove
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Say my name and I'll be there

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era la sera prima dell’ingresso nell’Arena e Cato si era ritrovato a studiare con la coda dell’occhio la sua compagna. Clove, di solito fredda e imperscrutabile, aveva un’aria stranamente fragile in quel momento.

- Ti va di parlarne? –

Non sapeva neanche lui perché le aveva fatto una proposta del genere. Di lì a pochi giorni sarebbe stato costretto a ucciderla, che senso aveva darle tutta quell’importanza?

- Di cosa? –

Ecco la Clove che conosceva lui, pronta a negare anche l’evidenza pur di non mostrare di avere paura. Perché la paura era una debolezza e loro non potevano permettersi di mostrarsi deboli.

- Di quello che vuoi. –

Rimasero in silenzio per un lasso di tempo che sembrò interminabile. Cato si arrischiò addirittura a lanciarle un’altra occhiata, chiedendosi se non se ne fosse per caso andata.

- Ho paura. – sussurrò Clove.

L’aveva detto così piano che per un attimo Cato si chiese se non se lo fosse solo immaginato. No, gli occhi nocciola della ragazza non mentivano: aveva capito bene. Se fossero stati ancora all’Accademia probabilmente le avrebbe rinfacciato quella confessione, prendendola in giro perché la coraggiosa Clove finalmente ammetteva di avere paura di qualcosa. Però non erano all’Accademia, così si limitò a passarle un braccio intorno alle spalle esili e ad attirarla a sé.

- Ci sono io, non lascerò che nessuno ti uccida. Devi solo chiamarmi e sarò al tuo fianco. –

Si scambiarono un’occhiata.

- Quando verrà il momento, saremo io contro te, vero? –

Annuì. - Sembra che finalmente scopriremo chi dei due è il più forte. –

 

 

 

 

 

 

 

*******

 

 

 

 

 

 

 

- Cato, Cato! Aiutami, Cato! –

Le urla spaventate di Clove lo raggiunsero proprio mentre stava per prendere la ragazza dalla faccia di volpe. Arrestò la corsa, alzando la voce per farsi sentire dalla rossa, - Per questa volta ti ha detto bene, faccia di volpe, ma tornerò a prenderti. –

Fece dietrofront e corse verso la Cornucopia con tutta la velocità di cui era capace. Gli sembrava di volare mentre sfrecciava tra gli alti alberi dell’Arena.

Poi lo vide. Era il gigante dell’ 11, Tresh, che le sbatteva per l’ultima volta un grosso sasso sulla fronte. La ragazza in fiamme era lì vicino, si stava rialzando a fatica, e la vide scambiare un paio di parole con il gigantesco Tributo. Poi corse via. La tentazione di seguirla era forte, un’occasione come quella non si sarebbe ripresentata tanto facilmente. La vista di Clove però, agonizzante sul prato, gli fece passare dalla mente ogni proposito.

La raggiunse, sollevandola e appoggiandole la testa rotta sulle sue gambe.

- Cato, sei arrivato. – gorgogliò.

Un’espressione stranamente compiaciuta le si era dipinta sul volto sofferente. Era come se avesse sempre saputo che non l’avrebbe lasciata da sola, che sarebbe tornato a prenderla, che avrebbe mantenuto la sua promessa.

La verità però era che lui non l’aveva mantenuta affatto. Le aveva promesso che non avrebbe lasciato che qualcun altro la uccidesse, che l’avrebbe protetta, e aveva fallito. Clove non avrebbe dovuto guardarlo in quel modo, avrebbe dovuto essere furiosa con lui. Era colpa sua se stava morendo, non avrebbe dovuto lasciarla da sola.

- Sì, Clove, sono qui. Non mi lasciare, Clo, rimani con me. – mormorò in risposta, sentendo un fastidioso pizzicore negli occhi.

Gli sorrise tristemente, - Vinci per me, Cato. –

Poi venne scossa da un tremito e chiuse gli occhi.

Cato la scosse lievemente, ma non ottenne risposta. Era troppo tardi, Clove era morta.

Una lacrima corse traditrice lungo il profilo definito del suo volto.

- Sì, vincerò per te, lo giuro. –

E questa volta avrebbe fatto qualsiasi cosa per mantenere la parola data.

 

 

 

 

 

 

[596 parole]

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Ok, sono così stupida che mi sono commossa mentre la scrivevo. In realtà non avevo neanche pianificato questa shot, le parole sono venute di getto mentre mi immaginavo loro due… insieme. Per me la vera coppia sono loro, altro che il triangolo Katniss/Peeta/Gale. Loro e Annie e Finnick, ovviamente. Bè, che dire, spero che vi sia piaciuta e che vogliate farmi sapere che ne pensate. E ricordate… Clato is the way! Alla prossima.

Baci baci,

                Fiamma Erin Gaunt

 

  
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