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Autore: Mewberry    06/11/2004    5 recensioni
Una breve song-fic per un'idea che mi è venuta casualmente. LEGGETE E RECENSITE^^
Genere: Drammatico, Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Ti voglio bene*

*Ti voglio bene*

 

Amici da sempre, sempre lo siamo stati e sempre lo rimarremo. Amico mio, anche da lontano ti penso. Sempre. Il mio migliore amico, prima dei miei genitori, poi mio. Mai dimenticato. Ti scrivo ora, nel giorno del tuo compleanno, per ricordarti che ti penso, ancora, anche se ormai poco abbiamo da pensare l’un l’altro. Vorrei essere lì per festeggiare, trent’anni non si compiono tutti i giorni, lo so. Bhè che dire, sono qua, a New York, il mio lavoro procede bene, al massimo posso chiederti come va il tuo. Ma che grande idiozia! Le solite domande senza senso. Mi ero ripromesso di non fartele, ma come resistere quando non si sa cosa scrivere! Forse posso chiederti perché hai fatto ciò che hai fatto! È per quello che me ne sono andato, lo sai bene. Pensi me ne sia dimenticato anche dopo sette anni. Sembrano tanti ma non lo sono. Come hai osato dichiararti alla mia “principessa”. Ma ti sei mai reso conto di ciò che hai fatto!?

 

Una è troppo poco...due sono tante
Quante principesse nel castello mi hai nascosto
TI VOGLIO BENE...te lo dicevo anche se non spesso
TI VOGLIO BENE...me ne accorgevo prima più di adesso

 

Hai osato posare gli occhi su di lei! Io pensavo fossi innamorato di un’altra, diciamo di Retatsu, ed invece, lo eri di lei! Se mi fai pensare solo un altro attimo di più a ciò che hai fatto rischio di distruggere la casa. Stupida scusa quella di mandarti una lettera, lo so, ancora più stupida quella di usare il tuo compleanno come capo espiatorio. Gli auguri…tsk…. Non te li farei neanche se mi pagassero per questo! Sei uno schifoso verme, me lo hai tenuto nascosto per tutto quel tempo, ed io a fare l’ingenuo, che idiota sono stato.

 

Tre sono poche…quattro sono troppe
Quante quelle cose che hai rinchiuso nel castello e ancora…
TI VOGLIO BENE...e nonostante tutte le attenzioni
TI VOGLIO BENE...dall’altro ieri invece da domani non lo so

Come ho potuto ringraziarti!? Come ho potuto farlo, quando tu mi aiutavi soltanto ad allontanarmi da lei. Come ho potuto darti ascolto. Ma tu ascoltavi me, io ti consigliavo, ti sono stato vicino, sempre, in ogni momento. Ricordi quella volta dell’incidente? Io la ricordo bene. Una fredda notte, una fredda strada, un freddo sedile. Quando tutto però si accese di rosse fiamme, niente più era freddo. Ed io ti ho soccorso, anche se l’unica cosa che meritavi era quella di crepare. La tua macchina, si certo, tu ti preoccupavi solo di quella, segretamente. Meglio la macchina che la vita. Ed io che ti credevo diverso, diverso dal sottoscritto. Inutili credenze disperse in momenti ormai perduti in oscuri luoghi del passato. E chi li vuole rivedere!? Sto bene anche senza, te lo assicuro. Il mio passato non è affatto una bella vacanza da fare, lo sai bene, soprattutto perché tu ne fai parte.  


Vorrei ringraziarti vorrei stringerti alla gola
Sono quello che ascoltavi, quello che sempre consola
Sono quello che chiamavi se piangevi ogni sera
Sono quello che un po’ odi e che ora un po’ ti fa paura
Vorrei ricordarti che ti son stato vicino
Anche quella sera quando ti sentivi strano
E ho sopportato
Però adesso non rivoglio indietro niente
Perché ormai secondo te ho tutto quello che mi serve

Ti ricordi la recita di quando ero bambino? Quando ho cantato quella canzone? L’unico che forte mi applaudivi eri tu, gli altri tutti impegnati ad osservare i loro bambini…Stupidi!!! Non voglio ricordare ti prego, troppo male fa il passato quando è quel che è stato, non ricordarlo è meglio. Specialmente quando non hai ricordi felici. Ed io non ce li ho, perché il mio unico ricordo sei tu. Ricordi quando eravamo ad Osaka? Ogni sera conoscevo una nuova ragazza. Tutte simpatiche, belle, gentili, ma quando siamo usciti dalla discoteca, il portafoglio non c’era più. Chissà, ora sono impegnato come allora, ricordi che mi dicevi “Dai rilassati, basta pensare al lavoro, fai un tuffo in acqua, è così limpida!”. Quanto ti odiavo quando dicevi così. Stare tranquillo!? Ma come hai mai potuto pensare anche solo una cosa simile! Come hai solo osato pensarci! Prova a stare tranquillo quando hai la responsabilità di miliardi di persone. Idiota!

Poi, avevi anche il coraggio di dirmi “Chiacchieriamo”. Cosa scusa!? Non ho capito! ‘Chiacchieriamo? Alla prima parola sbuffavi, guardavi indispettito in giro perché speravi rispondessi negativamente. Ma anche se non l’hai mai capito, a volte desideravo parlare. Avrei pagato tanto quanto potevo solo per sfogarmi con qualcuno. Il tuo sorrisino sarcastico ai miei problemi. Idiota! Odiavo il tuo comportamento!

 

Un applauso forte sotto le mie note
Una copertina ed anche un video forte
Fidanzate tante quante se piovesse
Anche se poi le paure son le stesse
Ora che ho sempre tantissimo da fare
Dici che non ho più tempo per parlare
Ma se solo bisbigliando te lo chiedo
Tu sarcastico ti tiri sempre indietro
E quindi...

 

Abbiamo girato il mondo insieme. Ti prego, non chiedermi come ho sopportato la tua presenza, perché non lo so. Non sapevo ancora la carogna che eri. E posso giurarci che sei rimasto così. Falso amico! Traditore! Bastardo! Perché non ti ho lasciato crepare! Meriti solo quello! Schifoso verme! Ti odio dannazione! Ti odio! E spero che anche lei ti odi! Se fosse ancora qua ti odierebbe quanto ti odio io! E pregherei perché la sua rabbia fosse ancora più grande della mia! Difficile a dirsi, ma sono sicuro che potrebbe odiarti! Potrebbe…si…potrebbe…peccato che non possa! Bastardo! Ti odio! Dopo quelle tre settimane, quelle in cui non sapevo se vivere all’ombra di una colpa troppo grande o di vivere nell’oscurità della morte. Perché essa fa parte della vita, quindi io vivo nella penombra di una vita a metà, quella che sto vivendo, e ti giuro di essermi pentito di non averlo fatto. Potevo, si, l’arma era tra le mie mani. Un solo colpo, un solo dannatissimo colpo, ed avrei potuto dire di non essere più amico di quel gran bastardo che l’aveva ammazzata!

 

Un altro viaggio e poco tempo per decidere
Chi ha caldo a volte non si fermerebbe mai
È troppo presto per ricominciare a ridere
Sicuramente il momento arriverà
Sono passati lentamente venti giorni
Sono trascorsi rimpiangendo i miei sogni
E in quanto a te so solo che se ti vedessi
Sarei più stronzo di ciò che ti aspettassi


Maledetto me! Maledetto me!!! Ricordi dopo la nera cerimonia? Ricordi!? Ricordi dannazione!!! Quando persino quello svampito di Masaya mi faceva pena! Persino lui, dannazione! Sapevo ciò che provava, e non lo augurerei a nessuno! Anzi, sai cosa ti dico, a te augurerei 1000 volte tanto ciò che io un quel momento ho sentito! No, 1000 volte sono poche…troppo poche per un bastardo come te! Sei venuto là, e giuro di non aver capito ancora da dove hai tirato fuori quel dannatissimo coraggio, e mi hai detto, con calma straziante, soffocante, insostenibile “Forse, non siamo più gli amici di prima.” Giuro che ti avrei voluto uccidere con le mie mani, ma mi sono trattenuto, sfogandomi poi con le lacrime. Te lo dico e non me ne vergogno, anche se avrei preferito ammazzarti con le mie mani. Tu con il tuo sudicio ottimismo hai rovinato la nostra amicizia. Ma che dico! La nostra amicizia non vale niente confronto a lei. Ti avrei lasciato andare per la tua strada per lei. Bastardo…tu l’hai ammazzata! Tu mio amico non lo sei da sette anni in poi, ma vorrei poter dire che non lo sei mai stato, che non ci siamo mai visti ne conosciuti. Ma sai, sono passati sette anni, lentamente, piano, una calma insopportabile, una calma che mi ricordava la tua voce, il tuo odore, i tuoi capelli. Maledizione! Tutto mi ricorda te, ma io non ti voglio ricordare, perché tu mi ricordi la morte! Bastardo! Non riesco neanche più ad odiarti, neanche più l’odio posso mandarti! L’unico sentimento che ti raggiunge!

 

 

È terminata l’amicizia da due ore
Ho seppellito l’incoscienza del mio cuore
In 4/4 ti racconto
Disilluso e non contento
L’allegria e la magia che hai rovinato
Ti ho visto camminare mezzo metro sopra al suolo
Dire in giro “sono sempre suo amico”
E rassicurarmi di starmi vicino
Poi chiacchierare al telefono da solo
Dietro l’ombra di sorrisi e gesti accorti
Sono passati faticando i nostri giorni
E per quanto non sopporti più il tuo odore
Mi fa male dedicarti il mio rancore
E quindi...

Purtroppo devo ringraziarti per i momenti passati insieme, maledizione! Li ricordo purtroppo! Vorrei dimenticarli per non doverti ringraziare! Ma oltre a questo l’unica cosa che ti posso dire è…muori! Bastardo, muori! Ti odio! Meriti tutto il male di questa terra! Muori! Cosa posso urlarti contro per farti capire che ti odio, che ti detesto, che sei la persona più schifosa e repellente sulla faccia di questa dannatissima terra!!! Muori maledetto bastardo, muori! Nessuno ti vuole! Nessuno! Accidenti muori! Stramaledettissimo Keichiro, muori, tu hai ammazzato Ichigo per allontanarla da me! Muori! Perché è l’unica cosa che meriti!  


E’ che ti sono debitore di emozioni
E’ che al mondo non ci sono solo buoni
Magari questo lo sapevo ma è diverso
Viverlo sulla tua pelle come ho fatto io con te
E fu  lei a farci unire e poi pagare
Una canzone può anche non parlar d’amore
E ancora con tutto il cuore te lo dico
Anche se da due settimane non sei più
Mio amico…

 

Ryo

………………………………………………………………………..

 

So che di song-fic su questa canzone ce ne sono a decine, anche su questo stesso anime/manga. Volevo ugualmente, però, scrivere una fic con questa fantastica song del mitico Tiziano Ferro. Non è yaoi, perché parla di un rapporto tra amici. Volevo finalmente la rabbia di Ryo contro Keichiro, mostrare un lato sconosciuto di quest’ultimo, un po’ inverosimile, lo so, ma mi è sembrato un buono spunto. Ryo ha delle reazioni, forse, un po’ esagerate, ma non del tutto vista la perdita della sua amata Ichigo. Inoltre, la coppia Keichiro/Ichigo, o almeno, un Keichiro innamorato di Ichigo, è un po’ difficile da trovare, anche se Ichigo in questa è defunta. ^^

Un po’ triste forse, ma, sapete, io sono per le storie tristi. Inoltre questo è un piccolo regalo per tutti i lettori (sempre se ce ne sono) che attendono i prossimi capitoli delle altre mie storie. Attendete ancora un po’ e arriveranno. Dopotutto, ho pubblicato due cap della mia storia a distanza di pochi giorni, non vi potete lamentare. ^^

Voi direte, ma al posto di scrivere un’altra fic, non potevi continuare quelle a cui stai lavorando!? In effetti potevo, ma ho avuto l’ispirazione oggi, sul primo pomeriggio, ho iniziato a scriverla, ed anche se sono dovuta andare via, alle 21, cioè poco fa, mi sono rimessa al lavoro molto motivata. Vi assicuro che questa fic non mi ha preso più di due ore. ^^ Ed ora arrivano le richieste, se la leggete fatemi anche l’enorme favore di commentarla. Per favore, mi basta anche solo un commento di questo genere: “Bella” o “Non mi è piaciuta”, e se avete voglia o tempo potete anche aggiungere qualche motivazione al commento positivo o negativo che sia. Grazie.

A presto.

Mewberry

PS: Alcune strofe della canzone sono state leggermente modificate, questo perché non combaciavano con la storia. Vi assicuro che apporto cambiamenti solo quando è strettamente necessario e non perché mi va’ in quel momento. ^^  

 

  
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