Premessa:
Questa flashfic l'ho scritta ispirandomi ad un contest (ormai scaduto da un pezzo) chiamato Synthesis? In the flash! indetto dall'utente Chara sul Forum di EFP. C'erano a disposizione un bel po' di pacchetti dai nomi interessanti. L'idea mi è piaciuta così tanto che ho voluto partecipare anche io per conto mio. Tra tutti ho scelto istintivamente il pacchetto Naos che comprendeva una canzone e il rating. Penso di aver più o meno rispettato le condizioni. Sono giusto 400 parole. Di meglio non ho saputo fare.  

Dopo aver dato le dovute spiegazioni vi lascio alla lettura. Ci  becchiamo in fondo.    

 

L'inizio di un viaggio, con te. 


 

Nel cielo estivo non passa una nuvola. Il sole è alto e acceca la vista, tanto che devo indossare gli occhiali scuri per non accigliare lo sguardo. Sto guidando la mia fedele Cabrio rossa, portata a lucidare giusto questa mattina, prima di partire. 
Tu sei seduta accanto a me, con quei capelli lunghi e lisci, biondo cenere, che svolazzano frenetici, mossi dal movimento rapido dell'auto. Sei lì, che sorridi mentre agiti le braccia a tempo di musica, lasciandoti trasportare dal ritmo calmo e spensierato della canzone. Alla radio trasmettono un gran bel pezzo dei Guns'N'Roses, uno dei tuoi preferiti, senza dubbio. Ti volti a guardarmi da dietro i tuoi occhiali da sole, cantando a memoria le parole. So già che i tuoi occhi verdastri mi scrutano con aria furbetta; lo fai sempre quando sei felice. E tu lo sai bene quanto mi piaccia vederti così serena e rilassata, sei così bella. 
Guardo dritto davanti a noi, e a tratti ti sbircio con un tenero sorriso soddisfatto stampato in volto.
Questo è solo l'inizio del nostro lungo viaggio che ci porterà via per un mese, lontano dalla quotidianità. Visiteremo ogni grande città da cui passeremo distratti, e vivremo alla giornata ciò che il mondo ha da offrirci. Ci sono voluti dei mesi prima di riuscire a sistemarci e iniziare a vivere una nuova vita, qui, nel Nevada. Il lavoro, la casa... un po' di meritato svago e relax ce lo meritiamo. 
Di fronte a noi, già si vede un paesaggio sconfinato, dove l'azzurro tocca le pianure aranciate all'orizzonte. La strada asfaltata prosegue dritta, quasi infinita e pronta a sentire le ruote bruciare chilometri, uno dopo l'altro. Sorrido, di nuovo, elettrizzato all'idea di vivere quest'avventura con te. Dio solo sa quanto abbiamo aspettato questo giorno. Tu hai segnato con una x sul calendario, i giorni che ci separavano dal grande progetto... E finalmente ci siamo. 
La canzone finisce e tu sembri soddisfatta della tua esibizione. Pieghi la testa all'indietro, lasciando che la brezza ti accarezzi la pelle biancastra. Poi fai un versetto compiaciuto e mi chiedi: «Allora? Quale sarà la nostra prima tappa?».
Ci penso su qualche istante, facendo due calcoli, poi rispondo:  
«Beh, potremmo fermarci questo pomeriggio a Lovelock e domani arrivare a Reno, cosa dici?»
«Ok, ci sto!» è la tua risposta. E in quel momento, alla radio inizia un'altra canzone che entrambi amiamo.
Ci divertiremo, ne sono sicuro.

 

Spazio Autrice
A quanti di voi sono cadute le braccia? C'è tanto miele, non è vero?
Più Rating verde di così non potevo farla. 
Sicuramente è un classico romanticissimo e non sprizza originalità da tutti i pori, però tutto sommato a me piace.
Per la cronaca, la canzone era Patience dei Guns'N'Roses. Gran bella canzone. Da rispettare.
Ringrazio ancora una volta Chara per avermi dato la possibilità di “partecipare”.
Detto questo, vi ringrazio per aver letto e se vi è piaciuta fatemi sapere cosa ne pensate.
Un saluto – Melinda Pressywig