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Autore: Nyaa_    21/11/2013    7 recensioni
A volte può capitare che le amiche abbiano opinioni discordanti e, quando ciò accade, si arriva spesso a dei litigi.
Cosa succederà quando l'argomento della lite è l'eterna lotta fra FrUK e USUK, e le protagoniste sono niente meno che Taiwan ed Ungheria in veste di yaoiste incallite?
(Fanfic parodia delle "Shipping wars" sciocche che a volte troviamo in giro. I personaggi sono volutamente OOC e stereotipati in modo tale da rispecchiare gli stereotipi)
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Belgio, Sorpresa, Taiwan, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Di fangirls, doujinshi e shipping wars


 

La sala caffè era deserta, eccezion fatta per un misero gruppetto di ragazze beatamente stravaccate sui divanetti in pelle nera.
Era un locale abbastanza vasto, confortevole, abbellito con divani, tavolini ed una macchinetta del caffè vicino alla porta, semi-nascosta da una piantina di rose.
Un luogo tranquillo, insomma, se non fosse per le urla che in quel momento ne invadevano le pareti.
- Tu… tu! Sei… sei... Dannazione, proprio tu! Mi hai delusa… mi hai delusa moltissimo!- una ragazza dai lunghi capelli castani ed un paio di occhi verdi scintillanti stava fulminando con lo sguardo una moretta che la fissava con sfida, cercando di mascherare il leggero timore.
- E’ stata… una scelta. Sapevi che, prima o poi, avremmo preso strade diverse e…- la mora dai tratti orientali venne zittita dall’altra.
- Scelta di vita è diventare vegetariani, scelta di vita è passare al comunismo, scelta di vita è cambiare sesso! Tu, eretica, hai appena tradito tutti gli ideali che ho provato ad inculcarti!- si sistemò, scocciata, il fiore che portava fra i capelli, dato che minacciava di cadere al suolo vista la foga del suo discorso.
- Eliza… non esagerare, ha solo detto che pensa che Inghilterra debba stare con Francia…- a difesa della minore intervenne un’altra ragazza, dai capelli biondi corti e vivaci occhi smeraldini.
- Taci Bel, è venuta meno a tutti i nostri patti: Arthur ha una relazione con Alfred, così dico e così è.- Ungheria incrociò le braccia al seno prosperoso, sbuffando.
- Ma con Francis… voglio dire, con Francis! Insomma, sono troppo… troppo perfetti!- Taiwan si concesse l’ardire di fissare quella che era la sua “sensei” dritta negl’occhi, muovendo a disagio le mani fra le pieghe del kimono rosa.
- Non voglio ascoltarti! Abbandona subito il club dello yaoi, se non vuoi che ti ci spedisca fuori io.- ringhiò, scoprendo un poco gli incisivi. Elizabeta si definiva molto tollerante, con un’apertura mentale invidiabile ai giorni nostri.
Ma una tale pugnalata al cuore… quella proprio non poteva accettarla.
Perché, da che mondo è mondo (o Nazione è Nazione, in questo caso), Inghilterra sarebbe sempre stato con America.
- Ragazze non… non dovremmo aspettare che arrivi…- fece timidamente una ragazzina minuta con un fiocchetto in testa.
- Sta zitta Liechtenstein!!- le risposero in coro le due litiganti. Non che la odiassero in particolar modo, sia chiaro, ma finché non arrivava Quella Persona  lì il capo era Ungheria.
E lei non accettava nessuna forma di protesta dalle colleghe più giovani.
- Cerca di ragionare, Mei: Quei due litigano sempre!- la castana aveva iniziato a scuotere la mora per le spalle, piantandole le unghie nella stoffa del vestito.
- Infatti, non la noti tutta quella tensione sessuale? E poi America è il fratellino di Inghilterra… e l’ha tradito!- le puntellò un dito nel petto, sottraendosi dalla sua stretta con una scrollata di spalle.
- Da quando in qua l’amore fra fratelli ti causa problemi?- le lanciò un’occhiata da “Proprio tu me lo vieni a dire, che corri dietro a Giappone quasi quanto Natalia insegue Ivan?”.
- L’unica tensione che vedo è quella dei muscoli facciali di Arthur quando incontra Francis, comunque. Poi… poi con Alfred c’è così angst!- Eliza alzò un pugno al cielo, convinta e illuminata da una luce di gloria (o da una lampada al neon un po’ troppo luminosa, non badiamo a tali quisquilie).
- Senti, Francia… conosce Inghilterra da una vita! L’ha praticamente cresciuto lui e lo stuzzica continuamente; più che se ci fosse qualcosa fra quei due sarebbe strano il contrario!- Mei si nascose, per precauzione, mica per paura!, dietro alla schiena di Belgio.
La castana era seriamente tentata di tirare fuori dalle maniche del vestito da cameriera la sua fida padella, brandendola in stile “lama celata” di Assassin’s Creed e conficcandola nella testolina mora della taiwanese.
- Francia è uno stupratore, Taiwan.- quando si arrivava ad usare i nomi di Nazione significava che era una cosa seria.
- È un miracolo che non sia ancora finito in galera per molestie o atti osceni in luogo pubblico!- durante tutta quella discussione, a suo parere piuttosto inutile visto che tifava RusAme e Franada, Marie si era presa un cappuccino alla macchinetta e lo stava sorseggiando cercando di non scottarsi le labbra.
Avevano fondato lo yaoi fanclub (il nome ufficiale, a dirla tutta, era “You can’t write “Uke” without U.K.”, ma era piuttosto lungo e… anti-sgamo per essere usato spesso. Dunque preferivano mascherare il tutto come un “Club di fotografia” … che non era neanche una menzogna.) circa un anno prima, e i membri sino a quel momento erano lei, Ungheria, Taiwan, Liechtenstein (più per avere qualche amica del suo stesso sesso che per altro, sospettava Belgio, non che Vash non sapesse essere molto più femminile ed aggraziato di tutte loro messe assieme, certo…) e…
- Se non ci finisce America quando si alza la maglietta perché dovrebbe finirci Francis?! Insomma, hai visto tutto quel lardo che si porta appresso Alfred? Potrebbe essere uno Stato a sé, oppure patrimonio Nazionale!- perché Mei stesse cominciando ad insultare anche Alfie, che, poverino, non c’entrava nulla, la bionda non riusciva proprio a capirlo.
L’americano era anche simpatico, quando si riusciva a capire di che diamine stesse parlando e non ti sputava in faccia l’equivalente di una mucca di medie dimensioni.
- Ma senti questa! Vogliamo parlare della barbetta da capra di Francis? Fa venire il nervoso quella maledetta barba! E poi… vuoi paragonarmi la Florida con la Tour Eiffel?- il ghigno di Elizabeta di allargò a dismisura, consapevole di aver appena fatto centro.
Taiwan avvampò dalla rabbia, socchiudendo gli occhi scuri come la notte.
- Piuttosto che vederlo con America… accetterei di vederlo etero!- partì un coro di “Ooooh!!” e tre paia di occhi sgranati si puntarono in quelli dell’orientale.
- Tu… Tuuu…!- Ungheria era allibita, le mancavano le parole dalla rabbia.
La prima, e forse unica, regola dello yaoi club era non parlare mai dello yaoi club se non volevi essere denunciata per stalking NON considerare nemmeno l’ipotesi di una coppia etero.
- Tu-tu? Cosa sei, un telefono?- nonostante il sorriso di scherno che le dipingeva le labbra, Mei sentì una goccia di sudore scivolarle lungo la schiena, mentre la tensione si faceva sempre più palpabile.
- … U SUCK!- le sputò contro Eliza.
- FrUK you!- rispose l’altra, iniziando a contemplare l’idea di picchiarla con uno dei suoi sandali.
- A qualcuno piace la SpUK per cas…-
- STAI ZITTA LIECHTENSTEIN!-
- …-
Quando stavano per volare gli schiaffi, e le padelle, a salvare la situazione intervenne Lui:
Circondato da una luce di santità (sì, sempre la maledetta lampada guasta... vedete a prendere le robe da Cina?!), strette in mano delle copie di un manga dal titolo celato dal suo pollice (tuttavia si poteva intravedere la scritta “R 18, Adult Only” in rosso) ed un abito bianco come fosse appena uscito da una specie di matrimonio.
Parlò con voce calma, sicura.
Era nel suo territorio.
- Signorine, mi assento per dieci minuti e vi ritrovo in questo stato? Andiamo, cerchiamo di mantenere la calma. Ora, ora, qual è il problema qui?- i capelli neri brillavano, lucenti sotto lampade (Oppure unti tipo quelli di Snape di Harry Potter, non c’è dato sapere) e gli occhi scuri trasudavano tranquillità da tutti i pori.
- Kiku! Finalmente sei arrivato! Questa… quest’eretica ha detto di tifare FrUK!- lo sguardo disperato di Eliza fu la prima cosa che il giapponese si ritrovò davanti, shakerato per le spalle come fosse un martini (“Agitato, non mescolato” (Cit)).
- Elizabeta, non avevamo già parlato di questa cosa? Ognuno deve avere la possibilità di scegliere quale coppia tifare, non si deve iniziare a denigrare un altro paring, oppure un’altra Nazione, solo per “difendere” i propri ideali. Ricordate: “Insultare un’altra coppia non renderà la vostra migliore.”.*- sorrise, spostando con delicatezza le mani dell’ungherese, che abbassò il capo mortificata.
-Umph.. perdonami Mei, forse, e dico forse, Kiku ha ragione.- puntò lo sguardo a terra, corrucciando le sopracciglia orgogliosamente, ma rilassandosi pochi secondi dopo e andando ad abbracciare l’amica.
- Scusami anche tu, ho esagerato questa volta.- Taiwan la strinse, rispondendo all’abbraccio.
- Che sono quelli?- a spezzare il momento idilliaco (in cui mancavano solo gli uccellini canterini e gli unicorni volanti per sembrare una scena da film Disney o da trip acido di Arthur) fu la voce squillante di Marie, che cinse le spalle di Lili con un braccio, appoggiandosi a lei per sostenersi.
- Questi? Sono la risposta a tutti i vostri quesiti…- Giappone appoggiò i fogli sul tavolo, che si rivelarono essere niente meno che delle doujinshi.
La copertina era blu, e vi erano raffigurati America e Francia che stringevano un Inghilterra decisamente imbarazzato e scocciato.
La coppia era più che chiara: FrUKUS.
Le due amiche si guardarono, gli occhi sgranati e le mani tremanti.
Ma certo! Era così… così semplice! Insomma, ma non gliel’aveva insegnato nessuno che il tre è il numero perfetto?
- Kiku…- sussurrò Ungheria con voce spezzata, guardando il ragazzo che aveva uno sguardo da parere un profeta di qualche genere.
- Sei un genio.- completò per lei Taiwan, sfogliando il doujin e rabbrividendo alla vista di certe immagini.
- Arigatou  gozaimasu.- sorrise, distribuendo una copia del manga a tutte.
Tutto è bene quel che finisce bene, le ragazze hanno imparato l’importante lezione che le cosiddette “Shipping Wars” sono inutili (per risolvere tutto basta una sola parola: Threesome. O Menaje a trois, per i più francesi raffinati.) e che l’importante era convenire sul dato di fatto che Arthur era e sempre sarà uke (Tranne in versione Pirata, ma questa è un’altra storia.).


- Io però continuo a preferire la SpUK…-
- Stai zitta Liechtenstein!!-






*Citazione trovata su un'immagine girovagando in rete.

Allora, ringrazio tutti/e per aver letto questo mio primo approccio ad hetalia :3 Spero davvero che vi sia piaciuta, mi fareste molto contenta con una recensione (ovviamente anche critiche costruttive, sono decisamente poco esperta su questo fandom) e spero mi accogliate in questa grande famiglia hetaliana (?) :3
Non sono sicura che ci voglia l'avvertimento shonen-ai, ma visto che viene citato più volte ho preferito metterlo (se ritenete che sia il caso di toglierlo, basta dire). Ho scritto questa fic per scherzare un po' su quelle ship wars che a volte si trovano online, infatti ho cercato di citarvi molti clichè (come, fra l'altro, quello di Inghilterra sempre passivo xD), che fanno decisamente accapponare la pelle (Spero che nessuno si sia sentito tirato/a in causa xD Io stessa prediligo USUKa FrUK, onestamente).
Salutoni!

Nyaa <3
 
  
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