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Autore: miss_bill    30/04/2008    6 recensioni
Questa è una ff che parla di una ragazza, che a causa di un incidente si è ritrovata a vivere con la nonna a Berlino, cambia scuola e non conosce nessuno, ma presto si troverà a fare i conti con la ragazza più popolare della scuola, in pratica una vera strega ... leggete e COMMENTATE grazie grazie BACI
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA SCUOLA CHE BRUTTA COSA (PRIMO CHAPPY) LA SCUOLA ... CHE BRUTTA COSA


Domani primo giorno di scuola.

Scuola nuova
Vita nuova
Gente nuova
Prof nuovi
TUTTO NUOVO
Tutto tranne il mio stato d’animo nel quale sono caduta dopo quell’incidente, si quell’incidente che mi ha portato via la voglia di svegliarsmi , la voglia di sorridere e la voglia di affezionarmi a qualcuno.


6:30 suona la sveglia.
DRINNNNNNNN DRINNNNNNNNN
Mi alzo ancora assonnata, non ho voglia di andare a scuola, il 3° superiore in una scuola che non è la mia, in una scuola dove non conosco nessuno e dove non voglio conoscere nessuno.
La nonna fa irruzione nella mia stanza:-svegliati, che devi andare a scuola, vuoi che ti accompagni io con la macchina?-
-no nonna vado con l’autobus-
-va bene, allora alzati che altrimenti fai tardi, ti ho stirato la gonna che la mamma aveva cucito per te, potresti mettere quella!-
-no preferisco un paio di jeans sono più comodi-
-va bene come vuoi piccola mia- e mi diede un bacio sulla fronte.
Dopo aver fatto colazione saluto mia nonna con un frettoloso bacio, visto il mio solito ritardo e prendo lo zaino uscendo di casa.

Arrivata a scuola, vado nell’ufficio della preside, per presentarmi e raggiungere con essa l’aula.
La classe è piccola, non assomiglia per niente a quella dell’anno scorso ed i ragazzi non sembrano affatto simpatici, mentre le ragazze sono tutte prese a guardarsi allo specchio, ha truccarsi ed ha limarsi le unghie, mentre si raccontano le loro vacanze. Non ho intenzione di guardarli e non appena vengo presentata alla classe, mi siedo nell’unico posto libero, vicino ad una certa Nicol. Sembra essere diversa, non so spiegare, anche lei è sola, non ha nessuno al suo fianco e sembra essere triste, ma appena mi siedo mi fa un bel sorriso e si presenta, io le stringo la mano, ma non le sorrido, non ci riesco. Lei mi guarda un po’ stupefatta, forse pensa che mi stia antipatica, ma a dire la verità a me non importa cosa pensa.
La prof inizia l’appello:

Bastern
Cluruf
Genkin
….
Hekkel
Jadser
Kaulit 1
Kaulitz 2
Loschd

Veinicht,
-presente- la mia voce è chiusa e non sembra mostrare molta allegria
-come mai questo tono? Non ti piace questa scuola?-
-non  mi piace questa scuola come non mi piace Berlino-
-beh allora perché l’hai scelta ci sono molti indirizzi di studio-
-ho detto che non mi piace la scuola, non che non mi piacciono queste materie-
-va bene- e continua ad elencare tutti i nomi, mentre gran parte della classe mi guarda con gli occhi di fuori, ero la prima, anche se nuova, ad aver risposto alla Dantil, la prof di filosofia e tra l’altro quest’ultima non mi aveva nemmeno ripresa.
La mia compagna di banco, mi sussurò all’orecchio: -sei grande! Ma come hai fatto a rispondere a quella vipera? Tutti hanno il terrore!-
-semplice è una persona come me e non può certo picchiarmi, il massimo che può fare è mandarmi in presidenza, ma non m’importa- Nicol rimase esterefatta dal mio comportamento, non era riuscita ha capirmi, come il resto della classe, la più spaccona di tutte Kat, diminutivo di Kathrina, era la ragazza più insopportabile del mondo, ma anche la più popolare, infatti era la prima della squadra di pallavolo, la prima di nuoto, la capo ceer-lider (se si scrive così xD) ed era bellissima, con occhi chiari e capelli perfettamente lisci e biondi, che le cadevano leggeri sulle spalle, scoprendo un viso d’angelo, che nascondeva la cattiveria e la perfidia che viveva dentro di lei, naturalmente era seduta tra i ragazzi più popolari e belli  di tutta la scuola i gemelli Kaulitz, anche loro i primi in tutto ad ecezione della scuola, dove erano un vero fiasco, ma ci credo con tutti gli impegni che avevano!
Suonò la campanella della prima ora, poi quella della seconda, ne mancava una e sarei potuta uscire da quella classe schifosa.

DRINNNNNNNN NNNNN NNNNNNN NNNNNN
Finalmente!!!
Corsi in cortile e mi guardai intorno, a quanto sembrava, la mia classe era messa male, ma fuori era peggio.
Cercai un angolino all’ombra dove potevo starmene in pace, ma non ce n'erano, ogni buchetto era invaso da una folla di gente. Per non parlare della cosa più schifosa che avessi mai visto: c’era il gruppo dei 'privilegiati' che stava sulle panchine all’ombra ed ordinava a quelli che avrebbero fatto di tutto per essere al loro posto di portargli da bere o addirittura di pagargli la merenda.
Nicol mi vide e si avvicinò:-hai visto, qui va avanti ormai da molto, nessuno ha il coraggio di dire niente a quella vipera-
-beh nessuno tranne che io, hai per caso un indelebile?-
-si tieni, cosa vorresti fare?-
-guarda e stupisciti-
-non ti conviene io ti avverto stai attenta-
-non ti preoccupare, sono forte io-e le feci l’occhiolino lei mi sorrise terrorizzata.
Presi e mi avvicinai alla panchina dove stava seduta Kat con vicino Tom, fortunatamente c’era un posto vicino a lei libero, poiché Bill era andato ha prendere le sigarette che aveva lasciato in classe.  La strega mi guardò avvicinarmi: -cosa vuoi, che ti dia un ordine almeno trovi qualcosa da fare?-
-no affatto, io non prendo ordini da nessuno. Tanto meno da te-e così dicendo mi sedetti, sotto gl’occhi di tutti.
Kat infastidita dal mio comportamenti, si scrollò il braccio di Tom e si girò verso di me: -stronzetta, ma chi ti credi di essere?-
-io??? Beh credo di essere Alessandra, piuttosto tu come ti permetti di rivolgerti a me in questo modo!-
-senti ora tu te ne vai da qui, visto che il posto è mio-
-aspetta- presi l’indelebile e scrissi il mio nome bello grande: -ora non più, vedi c’è il mio nome-
-senti non so da dove vieni e non m’interessa, ma questo non è un gioco e se mi stai prendendo in giro, ti giuro che me la pagherai cara. Contaci-
-aspetterò, si sta così comodi qui.-
Tutti mi guardarono allibiti, come se fossi un alieno, solo quelle persone che poco prima erano hai suoi servizi ora ridevano a vedere quella scena e non appena suonò la campanella vennero tutti verso di me, ma io mi scansai senza degnare loro di uno sguardo, mentre l’oca si alzò e trascinò via Tom, che ancora sorrideva.
Nicol mi venne incontro tutta saltellante e per tutto il percorso cortile-aula, mi aveva ripetuto quanto fossi stata  grande, geniale, straordinaria e … tutti glia aggettivi che rendono l’immagine di un eroe.

Tornte in classe, un’altra ora di matematica e poi finalmente chimica, almeno quella era una materia che mi piaceva sin dalle medie.

Durante tutta l’ora quella strega non aveva fatto altro che parlar male di me con Tom e Bill, che ridevano divertiti alle sue sciocche battute.
Poi ad un certo punto mi chiamò:-Eroe dei poveri!!!-
-Si Miss Streghetton! Cosa diavolo vuoi!-
-Alla fine dell’ora dobbiamo parlare, almeno capisci come si sta al mondo!-
-Streghetton non ti preoccupare la vita l’ho già capita e non ho bisogno di una lezione per diventare acida e cinica come te!-
-non credere che finisce qui, te l’ho detto e te lo ripeto, stai lontano da me e soprattutto da quelli come me perché altrimenti non sai cosa ti può succedere.-
-stò tremando- ed iniziai ad agitarmi sulla sedia come se ci fosse un  terremoto. Nicol sempre più contenta di avermi come compagna di banco mi guardò ed iniziò a ridere di gusto, mentre mi voltai e lanciai un’occhiata alla strega che fece finta di vomitare. Quel gesto non mi toccò affatto, mentre tutti i ragazzi erano divertiti da quella scena.

ECCO LA MIA 2° FF ANCHE SE L'ALTRA NON è FINITA, SPERO CHE VI PIACCIA ... COMMENTATE PLEASE!!!!!!!
  
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