Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: ElizabethS    23/11/2013    2 recensioni
Parigi. Sebastian aveva promesso a Blaine che un giorno l'avrebbe portato a visitare Parigi.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Parigi.

 

Parigi. Sebastian aveva promesso a Blaine che un giorno l'avrebbe portato a visitare Parigi.

E fu quel 14 febbraio, giorno che Sebastian odiava e che Blaine definiva come il giorno più romantico dell'anno, che Sebastian si presentò a casa di Blaine con un grande mazzo di rose rosse in mano, al quale era legato un grande biglietto.

Gli occhi di Blaine luccicavano dalla gioia e sembravano aver preso la forma di due piccoli cuoricini.

Si accomodarono nel salotto di casa Anderson quando Blaine iniziò ad aprire la busta rossa.

Conteneva tre fogli: un foglio di pergamena sul quale Sebastian aveva cercato di scrivere quattro parole dolci per l'amore della sua vita, e due fogli che erano due biglietti aerei per Parigi.

Blaine quasi ebbe un infarto.

Sebastian non era tipo da cose romantiche, sorprese, rose rosse e bigliettini sdolcinati.

Blaine era sicuro che, se mai fossero andati a Parigi, sarebbe stato lui ad occuparsi dell'organizzazione del viaggio mentre Sebastian elencava una serie di agi a cui non poteva rifiutare.

Eppure non fu così, perchè Sebastian aveva previsto tutto, aveva organizzato un fantastico week end a Parigi per loro due, solo loro due nella città dell'amore.

Blaine scoppiò a piangere e abbracciò forte il suo ragazzo, lo baciò cercando di fargli capire tutto l'amore che provava per lui e tutta la felicità che riusciva a dargli ogni giorno.

 

 

Il venerdì seguente erano in aeroporto. Bagaglio in una mano e biglietto nell'altra.

Blaine stava fantasticando su tutto quello che voleva fare una volta atterrati nella città dei suoi sogni e Sebastian lo guardava entusiasta. Era riuscito a rendere, ancora una volta, Blaine felice e questo era l'unica cosa importante per lui. Viveva per questo.

 

L'aereo stava per atterrare e Blaine era addormentato contro la spalla di Sebastian. Sussultò quando udì la voce all'altoparlante che ordinava i passeggeri di allacciarsi le cinture.

Poi guardò il suo ragazzo e sorrise. Guardò quegli occhi verdi di cui si era innamorato solo un anno prima e poi stampò un bacio su quelle labbra morbide e rosse di cui sentiva la mancanza ogni volta che non si stavano modellando contro le sue.

 

Avrebbero alloggiato nell'attico di uno degli alberghi del padre di Sebastian.

Appena Blaine mise piede nell'ingresso del palazzo, restò folgorato dalla luce brillante prodotta dai grandi lampadari di cristallo. Era il posto più lussuoso che avesse mai visto.

Salirono fino all'ultimo piano del palazzo. L'ascensore si aprì in un lungo corridoio bianco e su una parete si apriva l'unica porta del piano.

L'ingresso dell'albergo era niente in confronto a quella che sarebbe stata per pochi giorni la loro casa.

Una grande vetrata si estendeva lungo la parete frontale e mostrava Parigi in tutta la sua bellezza. Erano le cinque di pomeriggio e il sole stava calando. Il cielo era di mille caldi colori e rendeva l'atmosfera all'interno della stanza accogliente e intima. La stanza, poi, era arredata con mobili dal design moderno e all'avanguardia ma comunque di grande lusso. Sulla destra un paio di porte che poi scoprì essere il bagno, con un'enorme vasca idromassaggio dove sognava di passare ore con Sebastian, e la loro camera da letto che conteneva un letto dalle proporzioni gigantesche pieno di cuscini grandi e piccoli.

Sulla sinistra della stanza principale c'era una grande porta in vetro che conduceva in una stanza dalle pareti in bambù con grandi finestre. Al centro un tavolo con un grosso candelabro e alte candele rosse, mentre sulla destra una jacuzzi piena di acqua e bollicine circondata da piccole candeline rosse profumate che rendevano l'ambiente estremamente romantico.

Blaine si perse nell'osservare minuziosamente quella stanza, mentre Sebastian rideva per il suo stupore e quell'aria da ragazzo meravigliato che lo faceva impazzire.

 

Blaine lo baciò per un tempo indefinito in ogni angolo di quella lussuosa dimora. Morse le sue labbra e gli strappò i vestiti di dosso con foga.

Era felice, tanto felice perchè aveva un ragazzo perfetto.

Fecero l'amore sull'enorme letto della loro camera da letto non preoccupandosi di sporcare le lenzuola.

Fecero il bagno insieme prima di uscire, perchè Sebastian voleva portare Blaine a cena in un vero ristorante francese.

 

Raggiunsero a piedi un ristorante poco lontano dal loro albergo. Camminavano mano nella mano e Blaine era su di giri, infatti, da quando erano atterrati, sul suo viso trionfava un grande sorriso che ogni tanto si trasformava in stupore.

Sebastian l'aveva stupito per davvero.

 

Il locale dove Sebastian portò Blaine era elegante e raffinato.

Sebastian ordinò per entrambi dei tipici piatti francesi.

Dopo un periodo indeterminato nel quale Blaine non aveva smesso neanche per un secondo di blaterare e guardare gli occhi del suo ragazzo, arrivò un grande piatto che fu posto al centro del tavolo. Esso conteneva un grande crostaceo rosso fuoco che riconobbe essere un'aragosta.

Blaine non aveva mai mangiato quel tipo di crostaceo perchè sapeva quanto fosse prelibato e poi in America era molto raro.

Come dolce gustarono una deliziosa mousse al cioccolato e Blaine era sicuro di non aver mangiato così bene in vita sua.

 

Quando uscirono dal ristorante non tornarono in albergo.

Sebastian lo trascinò per un paio di vie illuminate fino a quando non si ritrovarono in una grande strada trafficata e, davanti a loro, la tour Eiffel dominava il paesaggio.

Era enorme ed era tutta illuminata.

Blaine si portò le mani sulla bocca prima di girarsi verso Sebastian, prendergli il viso e baciarlo dolcemente.

Proprio lì, nel bel mezzo della strada, tra i passanti e i turisti, ai piedi dell'enorme struttura in ferro, sotto quelle luci che creavano un'atmosfera magica ed emozionante.

Sebastian si allontanò un attimo, lasciandolo solo in mezzo a tanta gente sconosciuta che parlava un'altra lingua, ma poco dopo lo vide ritornare con una rosa rossa in mano, così simile a quelle che gli aveva regalato a san Valentino.

Blaine prese il fiore e abbracciò forte Sebastian, sussurrandogli un ti amo a fior di labbra.

Poi, però, Sebastian prese per mano Blaine e iniziò a correre verso la torre. Si fermò quando furono esattamente sotto la struttura e si avvicinò ad un carretto colorato.

Ordinò qualcosa e poi prese in mano quella che era una vera e propria crepès francese. La porse a Blaine che non fece domande e addentò la pietanza. La cioccolata calda gli colò sulle labbra e Sebastian non potè che ridere nell'osservare il suo ragazzo che si godeva quel dolce squisito.

 

Qualche ora dopo tornarono in albergo.

Quando furono nel letto, non fecero l'amore. Non fecero niente, a dir la verità.

Blaine era felicissimo ma altrettanto stanco così, quando si stesero sotto le pesanti coperte che qualcuno si era premurato di cambiare, Sebastian strinse forte Blaine contro il suo petto e si addormentarono, così. Stretti in quell'abbraccio pieno d'amore.

Non servivano parole.

 

Il mattino dopo, Blaine fu svegliato dai baci e dalle carezze di Sebastian. Mugugnò qualcosa con la bocca ancora impastata per il sonno e quando riuscì ad aprire le palpebre stampò le sue labbra su quelle del suo ragazzo.

Qualche minuto dopo, però, si dovettero allontanare perchè qualcuno bussò alla porta della loro camera.

Blaine vide entrare due signorine molto giovani che trascinavano un carrellino con due vassoi coperti.

Salutarono Sebastian, che evidentemente conoscevano, e poi anche Blaine, con un sorriso.

Lasciarono il vassoio accanto al letto dal lato di Sebastian e poi sparirono chiudendo la porta.

Blaine era entusiasta perchè aveva capito cosa contenevano quei vassoi.

Colazione. Colazione a letto. Colazione a letto in uno dei più lussuosi alberghi di Parigi, con l'amore della sua vita.

Blaine gustò i dolcissimi croissant, che erano soffici e squisiti, così diversi da quelli che era abituato a mangiare a Lima.

 

Quella mattina Sebastian decise di portare Blaine nel suo posto preferito.

Raggiunsero quel luogo con la metropolitana perchè quella era un'esperienza che Blaine doveva fare.

La metropolitana di Parigi era piena di ragazzi di ogni etnia, ragazzi come loro che attraversavano la città per passare il sabato mattina in un parco o in un centro commerciale.

Giunsero alla loro fermata in dieci minuti.

Quando ritornarono in superficie, una scritta attirò l'attenzione di Blaine. Il cartello diceva “Montmatre”.

Blaine non ci credeva. Montmatre. Il quartiere più bello di Parigi, il quartiere dell'arte e soprattutto il quartiere del suo film preferito, Moulin Rouge.

Sebastian era certo di aver fatto colpo ancora una volta, conosceva il suo ragazzo come le sue tasche. Ma Sebastian conosceva molto meglio quel posto, conosceva quel quartiere sin da quando era bambino perchè suo nonno lo portava spesso in giro per quelle strade colorate, e sapeva come stupire Blaine ancora una volta.

Passarono l'intera giornata in giro per il quartiere, visitarono il Moulin Rouge, mangiarono una baguette farcita seduti su una vecchia panchina e si riempirono di baci e carezze.

 

Quando il sole stava per tramontare, Sebastian afferrò le dita di Blaine e lo guidò per alcune vie, finché non si ritrovarono di fronte ad una immensa chiesa bianca. Decine e decine di scalini conducevano all'entrata, ma la vista di quel monumento così imponente situato su quell'altura, lasciò Blaine a bocca aperta che si ricordò di saper parlare solo dieci minuti dopo quando riuscì a balbettare un “è fantastico” che fece sorridere Sebastian.

Ma le sorprese non erano finite.

Sebastian costrinse Blaine a salire tutti quei gradini, fino in cima.

Una volta arrivati, Blaine era stremato, ma Sebastian lo fece voltare dando le spalle alla chiesa.

E il cuore di Blaine perse un battito.

Davanti a sé, Parigi si stagliava per chilometri e il sole tramontava proprio dietro la tour Eiffel e il cielo era di mille colori e sfumature.

Blaine strinse forte la mano di Sebastian, convinto di non riuscire a fare altro perchè distogliere lo sguardo da quello spettacolo era impossibile.

Poi, dopo un tempo indefinito, si voltò verso Sebastian che non aveva smesso di guardarlo nemmeno per un attimo, e senza dire una parola lo baciò. Lo baciò con foga con tanta lingua e saliva e denti e morsi. E non si preoccupò di niente. C'erano solo Blaine e Sebastian e la città più romantica del mondo.

 

Quella sera si rilassarono nella jacuzzi dopo aver cenato in albergo. Nella stanza tutte le candele rosse e profumate erano accese e creavano un'atmosfera intima e romantica. Quella notte fecero l'amore nel loro grande letto. Ma non fu aggressivo, passionale e vogliono come era loro solito. Questa volta i loro gemiti dicevano ti amo e si muovevano piano, delicatamente come se la notte fosse infinita.

Il giorno dopo Blaine venne di nuovo svegliato dai baci lenti e bagnati di Sebastian. Consumarono la colazione sullo stesso tavolo dove avevano cenato la sera prima.

Quella mattina avevano l'aereo così, Blaine e Sebastian, tenendosi per mano, lasciarono l'albergo e si diressero in aeroporto con un taxi.

 

Quando tornarono a Lima, Sebastian accompagnò Blaine a casa e prima di lasciarlo andare disse:

“Io ti amo. Ti amo come la prima volta che ho incrociato il tuo sguardo e mi sono perso nelle tue iridi dorate. Ti amo come amo Parigi di notte, ma anche di mattina e di pomeriggio. Anzi di più. Sei tutta la mia vita e volevo che conoscessi anche quella parte della mia vita di cui non eri ancora a conoscenza. Ti amo Blaine, più di qualunque altra cosa.”


_________________________________________________________________________________________________

Io vi consiglio una visita adesso, potreste avere il diabete.
No, seriamente, questa cosina l'ho scritta in quattro giorni prima di andare a letto quindi magari è piena di errori e magari è una cavolata, non lo so. Solo che mi sembra tanto dolce e piena di zucchero.
Per quanto riguarda gli ambienti/cibi/aspetti di Parigi ho fatto delle ricerche e spero di non aver sbagliato nulla, se l'ho fatto perdonatemi ><
Ringrazio tutti per le cose carine che mi dite nelle recensioni, insomma ogni recensione è per me un motivo per scrivere e cercare di migliorarmi.
Un bacio grande grande,
ElizabethS

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: ElizabethS