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Autore: Annabeth Jackson    23/11/2013    3 recensioni
ambientato in città di vetro.
Essendo una sostenitrice accanita della malec sono entrata nel panico quando cassie ha totalmente tralasciato i nostri cari ragazzi soffermandosi sulla corte seelie.
Ebbene mi sono chiesta : cosa può succedere tra Alec e Magnus mentre sono soli in casa??
se vi ho incuriositi almeno un po' leggete!!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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   NELLA TANA DELLO STREGONE

Quando gli altri uscirono chiudendosi la porta alle spalle, Alec si trovò da solo nel grande salone della casa di Magnus Bane,e si sentì improvvisamente in imbarazzo. Lo stregone era uscito dalla stanza non appena Jace e gli altri se ne erano andati, come se avesse paura di trovarsi nella stessa stanza con lui e non riuscisse a gurdarlo negli occhi.
Alec si sistemò sul grande divano, improvvisamente triste e con tanta voglia di piangere.
Credeva che una volta solo con Magnus le cose tra loro sarebbero cambiate, aveva la speranza che Magnus potesse finalmente togliersi quella maschera non curante e annoiata,e mostrare ciò che provava veramente. Ma si sbagliava di grosso.
Infatti ora si trovava solo in quella stanza improvvisamente troppo grande e vuota e capì che le cose non sarebbero mai cambiate.
"Ti sei illuso" si disse Alec ammonendosi tra se e se, "lui non prova ciò che provi tu. Lui ha ottocento anni, tu ne hai sedici. Lui ti vede solo come un divertimento" pensando a ciò, Alec si incupì ancora di più.
Quanto desiderava che le braccia di lui lo cingessero delicatamente e lo cullassero dicendogli che andava tutto bene, quanto desiderava che Magnus gli prendesse il viso tra le mani e gli asciugasse quelle calde lacrime che avevano incominciato a sgorgare dal suo viso, bagnandogli le guance delicate.
Quanto bramava le labbra calde di lui che gli baciavano dolcemente il collo, le labbra, le guance,e le sue mani che lo cingevano avvicinando i loro corpi come fossero calamitati.
"Le sue mani" pensò Alec perso nei suoi pensieri.
Sembravano così forti e sicure, ma lui sapeva che potevano essere delicate come petali di rosa sulla pelle, che potevano tremare come spighe di grano nella tempesta.
"Le sue mani, le sue mani" ,il Cacciatore era totalmente assorto nelle sue fantasticherie e cominciò ad analizzare ogni singola parte del corpo di Magnus che era così maledettamente PERFETTO.
I suoi capelli, i suoi occhi, le sue labbra ,i suoi muscoli, le sue braccia, il suo torace...
Tutto di lui lo attraeva, persino il suo carattere che a prima vista poteva far saltare i nervi.
Conoscendolo meglio,Alec capì che quella dello stregone era una facciata che indossava per sfuggire dalla realtà.
Magnus in realtà sapevaessere dolce, comprensivo, rassicurante, interessato, curioso...
"Se stesso" si disse Alec. Lui sapeva essere se stesso ,ma le occasioni in cui si levava la maschera erano veramente rare e quando succedeva,Alec si sentiva invadere dalla felicità.
-Alec...- il ragazzo venne riscosso bruscamente dai suoi pensieri da una voce troppo familiare che lo chiamava preoccupato e quasi cadde dal divano, colto di sorpresa.
Il Cacciatore abbassò lo sguardo. Magnus lo raggiunse e si sedette sul divano accanto a lui.
Cercò di prendergli la mano, ma Alec si scostò bruscamente, come se avesse paura di bruciarsi al solo tocco della mano di lui.
Magnus sembrò non farci caso, ma i suoi occhi si incupirono improvvisamente.
-Tu stai piangendo-disse lo Stregone con la voce incrinata, come se vedere Alec piangere gli togliesse il fiato e non riuscisse più a respirare.
Adesso il Sommo Stregone di Brooklyn sembrava aver perso tutta la sua sicurezza e si avvicinò preoccupato al ragazzo.
Lui ancora non lo guardava e Magnus si sentì ancora più male.
"Mi odia" si disse disperato."Mi odia ed è tutta colpa MIA".
Magnus fu preso dal panico. Cercò di calmarsi. "Se perdo le staffe, Alec mi odierà ancora di più".
Si calmò contando fino a dieci e mise due dita sotto il mento di Alec e lo sollevò dolcemente facendo in modo che il ragazzo voltasse il capo per guardarlo negli occhi.
Alec non oppose resistenza,si lasciò sollevare il volto dal delicato e caldo tocco di Magnus, ma continuò a tenere lo sguardo basso, evitando in tutti i modi gli occhi profondi e colmi di dolore di lui che lo fissavano con infinita cautela e dolcezza, ma anche con sorpresa come se lo stregone stesso si meravigliasse di ciò che vedeva e non potesse credere che fosse davvero così reale e perfetto.
-Ti prego guardami- disse Magnus.
Si sentiva nella sua voce il desiderio di incontrare quegli occhi azzurri che tanto amava.
Alec continuò a tenere lo sguardo fisso sulle sue ginocchia.
Magnus teneva ancora il suo volto tra le dita e adesso mosse la mano.
Alec pensò che la stesse ritirando, ma invece lo stregone la posò sulla sua guancia accarezzandola e asciugandogli le lacrime.
Mise anche l'altra mano sul volto del ragazzo,in modo da circondargli il viso e continuò ad asciugargli le lacrime copiose.
"Il suo tocco" pensò Alec. Era leggero ma forte abbastanza da evitare che lui si divincolasse. Lo teneva come se fosse una bolla di sapone che alla minima pressione potesse rompersi e scomparire per sempre,ma anche come se quella bolla fosse vitale per lui e non avrebbe potuto vivere senza.
Alec si decise ad alzare lo sguardo e Magnus ne fu sconvolto. Era così profondo e pieno di dolore represso, ma c'era anche qualcos'altro che rassicurò un po' lo stregone.
Non c'era odio. Lui non lo odiava, si accorse sorpreso. ALEC NON LO ODIAVA. Nel petto di Magnus il ghiaccio che fino ad allora era stato lì togliendogli il fiato si sciolse un poco e permise ai suoi polmoni di riempirsi di nuovo di aria fresca e pura.
Un sorriso tese le labbra di Magnus,e lui non potè fare a meno di nasconderlo.
Alec sembrò come colpito da uno schiaffo in pieno volto alla vista di quel sorriso e cercò di ritrarsi dal tocco di lui.
-No- disse Magnus facendo scomparire il sorriso dalle sue labbra e stringendo la presa sul volto di lui,ma senza fargli male.
Alec adesso era arrabbiato. Credeva che Magnus stesse ridendo di lui e si sentì umiliato.
Gli occhi si velarono di lacrime,ma lui cercò di reprimerle in ogni modo a tal punto che la vista cominciò a diventare sfocata.
-Alec no, ti prego...- supplicò Magnus accarezzandogli la guancia con fare protettivo.
-Tu...tu stavi...ridendo di me-  disse il ragazzo con voce strozzata dalle lacrime. Nella voce c'era tutto il dolore che cercava di nascondere.
-NO,assolutamente no- affermò allora lo stregone con voce decisa.-io non riderei MAI di te,non lo farei mai,devi credermi-
parlava veloce e ad ogni parola la voce gli si smorzava.
Alec gli credeva. Nei suoi occhi leggeva tutta la sua sincerità e la paura di averlo ferito.
-Allora perchè stavi sorridendo?- chiese in tono più conciliante.
-Perchè...-iniziò Magnus esitante - credevo che tu mi odiassi, pensavo di leggere solo odio nel tuo sguardo, e invece...-
sorrise di nuovo incapace di trattenersi.
Ora anche Alec sorrideva, sentendo la felicità esplodergli in petto.
-Io odiarti?Ma come ti è venuto in mente?Non potrei MAI farlo-era scioccato, non pensava che Magnus potesse pensare una cosa del genere.
-Ok, è stata una pessima idea-disse Magnus avvicinando il volto a quello de Nephilim e ridendo apertamente.
Ora l'atmosfera si era allegerita e la felicità e la leggerezza aleggiavano nel grande salone, improvvisamente accogliente e gradevole.
Anche Alec rideva e si lasciò accarezzare il volto dalle mani di Magnus che tanto aveva desiderato.
Di colpo,senza preavviso il Sommo Stregone di Brooklyn posò le sue labbra su quelle di Alec, che preso alla sprovvista, restò un momento immobile, ma poi restituì il bacio alle labbra avide di lui che premevano con violenza, ma anche con dolcezza, per approfondire il bacio come se il contatto con le labbra di lui fosse il suo ossigeno e lui stesse morendo soffocato e bramasse aria nei polmoni.
Il bacio continuò per un tempo che ad Alec parve infinito, sentiva le mani di Magnus che scivolavano lungo il suo corpo e sotto i suoi vestiti,sentiva le sue dita tra i suoi capelli, le sue labbra sul collo che lasciavano baci delicati.
Ora erano sdraiati sul divano e i loro corpi combaciavano perfettamente.
Alec si sentì felice come non lo era mai stato nella sua vita. Sentiva che quel momento fosse perfetto e niente potesse infrangerlo.
SBAGLIATO.
Il campanello suonò e il momento si infranse, Magnus ruppe il bacio e tolse le mani dal volto del giovane con una certa riluttanza.
Diede un leggero bacio sulle labbra ad Alec e andò ad aprire.
Il Nephilim si alzò dal divano e si diede un contegno.
Alec si avvicinò alla porta per vedere chi aveva interrotto quel momento tanto perfetto.
Erano Jace e gli altri che erano tornati dalla corte delle fate e avevano i vestiti zuppi e l'espressione stanca.
Magnus li fece entrare e accomodare sul divano.Il gruppetto incominciò a raccontare cos'era successo e Magnus fu totalmente assorbito dalla conversazione che non degnò più Alec di uno sguardo, come se tra loro non fosse successo nulla e avessero passato la serata a parlare del più e del meno.
Il ragazzo intanto se ne stava seduto su una sedia e si teneva in disparte perso nei suoi pensieri.
"Era stato bello"pensò Alec. Quel momento,quell'attimo in cui le loro labbra si erano toccate,era sembrato tutto perfetto, come se al mondo esistessero solo loro due. Ma purtroppo non era così.
Quel momento si era infranto,come i pezzi di un fragile specchio, come il portale per Idris, come il cuore di Alec.
La conversazione continuò, ma lui restò immerso nei suoi pensieri, non ascoltava ciò che diceva Jace,non si curava del loro racconto,pensava solo a Magnus e a come evitava il suo sguardo puntandolo su tutto ciò che c'era nella stanza tranne che su di lui.
Alec iniziò a sentirsi male e decise di lasciare la stanza.
Tutti gli sguardi delle persone nel salone si voltarono contemporaneamente verso di lui e lo fissarono.
Tutti sembrarono sorpresi, come se solo ora si fossero accorti della sua presenza.
Solo Magnus sembrava comprendere ciò che succedeva realmente. Fece un passo avanti verso Alec, ma il ragazzo parlò prima che lui potesse farne un altro.
-Vado in camera, non mi sento tanto bene-
Nessuno obiettò. Si vedeva che Alec non stava bene. Sembrava che potesse svenire da un momento all'altro.
In camera sua,Alec aspettò che voci nel salotto si spensero e quando Jace e gli altri se ne furono andati,fu preso dal sollievo, ma anche dal panico. Non sapeva cosa fare. Si sedette sul letto.
La maniglia si abbassò e la porta si aprì. Magnus entrò nella stanza e si chiuse la porta alle spalle. Si sedette sul letto accanto ad Alec e senza dire niente lo abbracciò forte.
Il cacciatore fu sorpreso di quel gesto, ma ricambiò l'abbraccio stringendolo ancora più forte, come aggrappandosi alla sua ancora di salvezza personale.
Magnus tremava, solo ora Alec si accorse che stava piangendo.
"Magnus Bane sta piangendo" si disse. Credeva che non fosse possibile.
Gli accarezzò i capelli lunghi e cercò di calmarlo.
Magnus gli era grato. Non pensava che esistesse una persona alla quale lui tenesse così tanto. Non voleva perderlo,per nessuna ragione al mondo.
Alec sciolse l'abbraccio una volta che Magnus si fu calmato. Lo stregone adesso lo guardava con occhi pieni di gratitudine e affetto. Non era affetto, capì Alec, era AMORE.
-Scusa- disse Magnus in un sussurro-Non so cosa mi sia preso,quando è entrato Jace io pensavo che tu potessi...che tu -si interruppe.
-Che io cosa?-chiese Alec preoccupato prendendo le mani di lui nelle sue e stringendole per incoraggiarlo.
-Pensavo che tu provassi per Jace un sentimento più forte di quello che provi per me, pensavo di averti perso un'altra volta,e sono entrato nel panico- Magnus abbassò lo sguardo.
Alec scoppiò a ridere.Aveva creduto che Magnus fosse più interessato a quello che era successo a Jace e adesso che sapeva il motivo per il quale si era comportato in quel modo, si sentiva incredibilmente leggero.
Nel sentire la sua risata Magnus alzò lo sguardo e nel preciso istante in cui i loro sguardi si incrociarono Alec lo baciò con slancio.
Magnus rimase sorpreso,ma restituì il bacio approfondendolo.
Le loro labbra si muovevano in perfetta sincronia, come in una danza antica e piena di passione.
Lo stregone ruppe il bacio e si allontanò dal ragazzo tenendogli una mano sulla schiena e una tra i capelli.
-Vado-disse Magnus.
-Dove?-chiese Alec improvvisamente agitato.
-A farmi una doccia.-rispose Magnus sorridendo,accarezzando la guancia di Alec, un po' divertito dalla sua espressione agitata.
Alec si rilassò e annuì,vergognandosi un po'.
Magnus si alzò e fece per andarsene, poi si voltò,si piegò e bacio le labbra del ragazzo in modo delicato, ma Alec sentì nel bacio tutto il desiderio di Magnus di approfondirlo.
Lo stregone si avviò verso la porta, la aprì. Poi si voltò, guardò Alec con un sorriso e una dolcezza infinita nello sguardo.
-Notte tesoro.- disse e uscì dalla stanza lasciando un Alec alquanto sorpreso a fissare la porta chiusa.
"Tesoro".Alec si ripetè quella parola infinitamente.
Non poteva crederci.Lo aveva chiamato TESORO.
Fu allora che il cacciatore scoppiò a ridere fragorosamente.
Dall'altro lato della porta, Magnus sentì la sua risata così cristallina e capì che non avrebbe potuto vivere senza udirla.
In quel momento i due ragazzi capirono che per loro c'era una possibilità.Potevano DAVVERO stare insieme ed essere finalmente felici.
Certo ,il percorso sarebbe stato lungo e doloroso,ma sapevano che ci sarebbero riusciti.
Con questa convinzione Alec si sdraiò sul letto chiudendo gli occhi,invaso improvvisamente da una pace che lo cullava dolcemente e Magnus si avviò verso il bagno per farsi la tanto bramata doccia, ridendo anche lui.
"Il sommo stregone di Brooklyn si è innamorato"pensò. Nemmeno lui poteva crederci,ma era vero.
Lui era innamorato di Alec e ne era entusiasta.
Con questo pensiero si gettò sotto la doccia calda con tutti i vestiti, ridendo a crepapelle.

ANGOLO DELL'AUTRICE
 salveee
ok era da tempo che volevo pubblicare questa ff ma avevo sempre troppe cose da fare...finalmente ce l'ho fatta!!!!
Come ho detto nell'introduzione ero rimasta molto delusa nel vedere che cassie aveva totalmente estirpato la malec quindi beh, spero che la mia idea di cosa potesse essere successo vi sia piaciuta.
Se si recensite, se no beh recensite lo stesso e ditemi cosa non vi è piaciuto e se avete dei consigli o delle critiche.
Grazie mille per aver letto la mia ff 
Un bacio 

Annabeth
 
  
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