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Autore: PervincaViola    24/11/2013    7 recensioni
{ Peeta e Annie | Accenni Peeta/Katniss ♥ | Post depistaggio }
«Pensi che ritorneremo mai quelli di prima? Le persone che eravamo prima degli Hunger Games?» chiede con disarmante disperazione. Annie alza una mano fino a che essa giunge a sfiorare il suo viso, e lui chiude istintivamente gli occhi sotto quelle dita delicate e leggere.
«No» gli dice. La luce è ancora lì, nella sua voce e nei suoi occhi, quando parla con un tono tremante che si discosta completamente dalla radiosità del suo viso.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima ~ Quelli che eravamo


All'inizio Peeta non la vuole lì, non vuole che Annie lo veda in catene, come una specie di animale o, peggio, l'ombra cattiva del ragazzo che era stato una volta. Ma poi ricorda che lo aveva visto angosciato nel suo angolo buio e freddo, aveva sentito le sue urla e quelle di Johanna durante le ore interminabili nelle quali erano sottoposti alle torture; aveva assistito al suo peggio.
Avevano celle adiacenti, in fin dei conti. Allora forse non è così male, la sua presenza. Potrebbe aiutarlo a tornare lucido, a capire qual è la verità, perché Peeta non lo sa più.
Lì, nel Distretto Tredici, gli dicono che a Capitol City i suoi aguzzini non hanno fatto altro che riempirgli la testa di menzogne e falsità. Ma a Capitol City, gli avevano fatto pensare esattamente il contrario: che i veri ingannatori erano i ribelli, che erano loro a mentire. Lui non sa a chi credere. Tutto ciò che conosceva e di cui era certo sembra essere scomparso, ora che il suo mondo è pieno di bugie e contraddizioni. Ama Katniss, la ragazza del Giacimento che ha partecipato con lui agli Hunger Games, la Ghiandaia Imitatrice, il simbolo della ribellione che sta scuotendo l'intera Panem? Oppure lei è solo un ibrido che minaccia di divorare il suo cuore ancora pulsante? Peeta non lo sa, ed è questo il problema. Come può capire cosa prova per Katniss, quando non distingue nemmeno il ragazzo innamorato che dipingeva di lei e solo di lei da quello che prova istinti violenti solamente standole accanto?
Le uniche verità di cui è sicuro, anche se a volte dubita persino di quelle, sono la sua amica Delly, l'ultimo appiglio al suo passato spensierato, e la ragazza che viene a trovarlo dopo la sua sessione con il Dottor Aurelius, la Vincitrice che tutti ritengono pazza. Annie.
Spesso la vede in compagnia di Odair, un ribelle come lei, come Katniss. Ma Annie non è come loro, è tranquilla e cordiale e indubbiamente gentile, almeno verso di lui. Come Delly, anche Annie ride spesso, ma, a differenza della sua amica d'infanzia, non è sempre chiaro per quale motivo rida. Ad alcuni abitanti del Tredici dà fastidio, il suo modo di ridere, ma a Peeta no. Gli piace il suono argentino della sua risata, il suo modo di gettare indietro la testa e di socchiudere gli occhi lucidi. Potrebbe quasi dire di invidiarla: lui non ricorda neppure come si fa.
Quando esce dalla stanza in cui s'incontra con il dottore, Annie è in attesa nel corridoio, proprio dove si trova di solito, ma oggi c'è qualcosa di diverso in lei. Peeta aggrotta la fronte. C'è una luce, nei suoi occhi verdi, che non ha mai visto prima e quando lei ride, il sottile filo del rasoio su cui era sospeso tra odio e amore è scivolato via da lui, almeno un po'. Così si ferma accanto a lei, scrutandola come alla ricerca della fonte di quella felicità improvvisa.
Annie pare accorgersene, perché sorride con più dolcezza del solito.
«Qualcosa non va, Peeta?» La sua voce suona più leggera di una delle torte speciali di suo padre, le stesse che si divertiva a osservar lievitare nel forno della loro panetteria, mentre lo subissava di domande.
Suo padre, un'altra persona che ha perso. L'ennesimo brandello della sua vita precedente andato in fumo. Se fosse lì con lui sarebbe diverso, potrebbe chiedergli ancora di farlo sentire al sicuro con le sue risposte pacate e pazienti. Ma lui non c'è, perché è morto, però una domanda preme comunque sulle sue labbra e Peeta non riesce a frenare le parole prima che escano dalla sua bocca:
«Pensi che ritorneremo mai quelli di prima? Le persone che eravamo prima degli Hunger Games?» chiede con disarmante disperazione.
Annie alza una mano fino a che essa giunge a sfiorare il suo viso, e lui chiude istintivamente gli occhi sotto quelle dita delicate e leggere.
«No» gli dice. La luce è ancora lì, nella sua voce e nei suoi occhi, quando parla con un tono tremante che si discosta completamente dalla radiosità del suo viso - e Peeta si chiede se non la stia soltanto immaginando. «No. I giochi hanno rotto qualcosa in noi. Non possiamo tornare indietro».
Avanza di un passo e fa scivolare le braccia magre intorno a lui, mentre posa la guancia sulla sua spalla, senza alcuna malizia.
Sono in piedi in quel corridoio spoglio e tetro, vicini; i suoi guardiani vestiti di grigio li osservano attentamente, pronti a intervenire nel caso faccia qualcosa di sbagliato, qualcosa che forse è prossimo a fare, sorpreso com'è da quella risposta tanto disincantata, quando Annie sussurra lentamente: «Ma possiamo sempre andare avanti, prendendo forza da ciò che eravamo. Non si può vivere di ricordi, ma il nostro passato rimane comunque una parte indelebile nel nostro cuore, anche quando sembra che tutto sia distrutto».
Le sue parole affondano lentamente nel caos della sua mente, nella sua confusione arrabbiata, e quando lo fanno, Peeta soffoca un singhiozzo imbarazzato – che sa di disperazione, ma anche di speranza. In quel momento non può fare altro che alzare le braccia, avvicinarla ancora di più a sé e ricambiare la stretta calda di Annie, mentre nella sua testa si fa più nitido il ricordo di un altro abbraccio. Non è tremolante, non luccica, e ciò che Peeta distingue con lampante chiarezza sono un paio di malinconici occhi ardesia e una treccia scura. Katniss.
Avverte un piacevole languore all'altezza dello stomaco, mentre le sue narici sono invase da un familiare profumo di foglie, mele e pulito, che gli provoca un inaspettato batticuore.
Adesso il ragazzo di prima non sembra più così lontano.


 
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Angolino della Vì:
Altra cosa quasi nonsense con (co)protagonista Annie. L'idea del cuore mangiato mi è venuta leggendo un passo della Vita Nova di Dante e giuro che mi veniva da vomitare ^^ Anche se lì era inteso diversamente, ho subito pensato a Peeta e alla sua confusione ♥
Annie è felice (spero si sia capito) perché deve sposarsi con Finnick, her love *.*
Altra precisazione: Annie mi ricorda un po' Peeta, per questo non ho voluto dipingerla come "pazza". Da quello che abbiamo visto mi sembra gentile e dolce, quindi m'ispirava molto descrivere un momento in cui rassicura Peeta *ç*
Non ho voluto rovinarlo scrivendo che poi magari nella mente di Peeta l'idea che lei è cattiva sovrasta l'amore per lei, quindi lasciamolo così (?) mentre s'immagina il profumo di KitKat.
Le recensioni sono sempre ben accette :3
Un bacio


 
   
 
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