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Autore: high_function221B    24/11/2013    6 recensioni
"non smette un attimo di sorridere,poi mi guarda e mi sorride mostrandomi quei denti da coniglietto e le sue adorabili fossette,dice uno di quei suoi ciao,se ne avete ricevuto uno capite di che parlo"
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alcune ragazze iniziano ad urlare fracassandoti un timpano e in quel momento provi una strana sensazione impossibile da spiegare o minimamente descrivere se non l'hai provata prima..le gambe iniziano a tremarti poco dopo anche le mani non riescono a star ferme mentre stringono con tutta la forza possibile il cd che hai in mano le lacrime iniziano a salirti ma le ricacci indietro ma le gambe no,quelle continuano a tremare e non c'è modo di fermarle anche dopo esserti accorta che non è arrivato che è solo un falso allarme,l'ennesimo falso allarme. E in quel momento preciso ripercorri tutta la tua giornata .

Alle 6.18 apro gli occhi e dopo qualche secondo di totale intontimento mi comando di non guardare l'orologio sulla scrivania perchè tanto sarà ancora piena notte. Poi,però,più che per curiosità che per altro lo sguardo mi cade sull'orologio e in quel momento mi rendo davvero conto che sono realmente le 6.18 le cifre arancioni del display digitale non mentono,non possono mentire.
Come una saetta scendo le scale del letto a castello e mi precipito in cucina a controllare per la miliardesima volta se ho preso tutto e altrettante volte controllo di aver preso i cd..se me li dimenticassi!!
Dopo pochi secondi si materializza alle mie spalle mia madre la quale mi chiede se voglio fare colazione ricevendo una risposta negativa da parte mia “mamma secondo te, come faccio ad avere fame?”dandomi ragione si dirige verso il bagno dove inizia a lavarsi..Io rimango ferma immobile in cucina con lo sguardo perso nel vuoto non riuscendo a immaginare come sarà vederlo mentre una vocina nella mia testa mi dice:”non illuderti,magari ci sarò troppa gente e non lo potrai vedere” ma non,non ci voglio pensare,io voglio vederlo,e devo chiedergli un abbraccio.
Persa in questi pensieri mi prende un colpo quando mia madre ricompare in cucina dicendo che il bagno è libero.Acquistata tutto in un colpo l'energia corro in bagno,data anche l'ora,e mi lavo alla velocità della luce poi,un velo di trucco,l'ennesimo controllo alle cose all'interno dello zaino,un veloce saluto a mia sorella e ci catapultiamo fuori casa.
Piove”che bello”penso “speriamo che a Milano non piova,fare più di sei ore di fila sotto l'acqua sarebbe un incubo”mentre siamo più o meno a metà via vediamo un autobus passare e mia madre con l'ottimismo che l'accompagna mi dice subito che abbiamo perso l'autobus. Io guardo l'ora sul cellulare,sono le 7.15 l'autobus passa alle 7.17 “è impossibile”concludo. Ma quando arriviamo alla fermata sono costretta a darle ragione. Ormai sono le 7.30 e di autobus non se ne vedono “ammesso il fatto di riuscire a prendere l'autobus di '32 dovendo pure cambiare arriveremo risicati in stazione”dico. Per fortuna in qual momento ci viene in soccorso mio padre il quale avendo finito lo scarico in negozio può accompagnarci in stazione.
Arriviamo in stazione e dopo qualche tentativo riusciamo a individuare sul tabellone il nostro treno “finalmente”penso ma non ho il tempo di finire che “il treno veloce 9802 proveniente da Ancona e diretto a Milano centrale è in ritardo di 5 minuti”guardo il tabellone e vedo che è l'unico treno in ritardo “imprecando tra i denti” mi metto a rimirare,con falso interesse le bancarelle che ci sono in stazione..
Alle 7:57 lo speacker annuncia che il treno è in arrivo così dopo una corsa per raggiungere il nostro vagone,l'ultimo in fondo naturalmente,saliamo sul treno.
Appena saliamo sul treno corro per accapparrarmi il posto di fianco al finestrino dopo di che prendo il mio fedele cellulare che mi fa anche da Mp3 per ascoltare un po' di musica e cercare di addormentarmi,ma di dormire non se ne parla neppure un po',potrei scattare come una molla se qualcuno in questo momento mi dicesse qualcosa così ignoro i commenti di mia madre sul tempo su come sarà la giornata e mi metto a guardare fuori dal finestrino.Alle 9.14,un minuto prima del previsto,arriviamo alla stazione di Milano. La prima cosa che noto,abituata a una piccola stazione,è la grandezza e in un certo senso anche l'austerità che trasmette.
Scendiamo dal treno e chiedendo di qua e di là finalmente troviamo qualcuno che ci può dare indicazioni per la metropolitana,dopo numerosi tentativi(chi è stato a Milano lo può confermare)troviamo l'ingresso per la metropolitana”alleluja”penso ma in realtà i problemi non sono ancora finiti “una ragazza mi ha detto che per arrivare in Duomo bisogna prendere la linea gialla e scendere alla quarta fermata”riferisco a mia madre “già,ma dov'è la linea gialla”per fortuna un passante ci sente e ci accompagna alla fermata.
Tempo di attesa 3,5”così recita il tabellone e subito mi viene da pensare “che fortunati ad aver trovato qualcuno che sapesse dove fosse la fermata se no avremmo perso un sacco di tempo”infatti per tutto il tempo non ho smesso di guardare un secondo l'orologio.
La metrò arriva e saliamo velocemente a ogni fermata mi giro e chiedo a mia madre “è questa?”alla fine la fermata arriva,scendiamo dal vagone e a questo punto si presenta un altro problema:da che parte si esce? Per fortuna un altro passante ci viene in soccorso scortandoci fino in piazza Duomo. Una rapida occhiata da parte mia e uno sguardo di supplica da parte di mia madre sono le due espressioni che si dipingono sulle rispettive facce.”Ok mamma il Duomo è bellissimo ma dobbiamo andare se no perdiamo la coda”dico con tono deciso “ok,dai andiamo” è la sua risposta con tono triste.
Una coppia di fidanzati ci passa avanti e sono loro a cui chiediamo indicazioni per la Rinascente,infatti mi ricordo che Giulia la stessa ragazza che mi aveva dato una dritta per la metropolitana,mi aveva detto che se venivo dalla Rinascente mi sarei trovata il negozio a sinistra.Così quasi correndo e mia madre cercando di tenermi dietro continuo ad andare avanti per corso Emanuele e, finalmente in fondo, scorgo delle transenne con sopra scritto “Mika 4 Swatch”aumentando ulteriormente il passo faccio il giro e mi metto in coda raggiunta poco dopo da mamma.
La prima cosa che noto è che non siamo tantissimi,un centinaio forse,e subito dopo che molte ragazze per non dire tutte hanno in mano una foto di Mika così mi avvicino alla prima e le chiedo dove le ha prese “sono dentro al negozio” è la risposta che non tarda ad arrivare. Così mi dirigo in negozio prendo più o meno 4 foto e torno indietro dove mi siedo e inizio ad aspettare.Dopo poco tempo mi rendo conto che sopra la porta del negozio è presente un mini-schermo il quale fa il count-down all'arrivo di Mika “bene mancano 6 ore,sei lunghe ore “mi viene da pensare poi man mano che la giornata va avanti mi devo ricredere infatti siamo capitati in un gruppetto e si è iniziato a parlare,tenerci il posto a vicenda per andare in bagno o semplicemente salutare qualche amico.
Manca un ora oramai,purtroppo non sembra passare più e quando il conto alla rovescia termina Mika non è ancora arrivato “sarà in ritardo come al solito”non faccio in tempo a finire che si sentono delle urla ma è un falso allarme intanto sia gambe che mani hanno iniziato a tremarmi e le lacrime a salirmi ma sapendo quanto odi Mika le fan urlanti e in lacrime e sapendo che è una cosa che odio anch'io m trattengo dal piangere “avrai tempo a casa” mi dico. Dopo che questa situazione si ripete 4 o 5 volte finalmente lui arriva:è bellissimo cappotto grigio e cappello di un colore appena più scuro con foulard abbinato,si toglie il foluard e penso lo voglia lanciare per fortuna non lo fa ma lo consegna a uno della security. Il tempo di fare delle foto veloci,di scambiare due parole e entra nel negozio.
Il mini-schermo che prima faceva da count-down ora trasmette tutto quello che Mika fa dal suo arrivo alle prime firme.
È arrivato e si inizia a scatenare il caos da dietro iniziano a spingere,la polizia per paura che ci facciamo male inizia a togliere le transenne e in questo modo permette a moltissimi di intrufolarsi in coda “ma che cazzo di organizzazione!!,”tutti quelli in coda da stamattina allora cosa diavolo fanno?”,comodo arrivare 10 minuti prima e intrufolarsi”,”basta spingere””che dolore”,basta ho la transenna sulle costole””ma cosa è difficile capire della parola,qui c'è la transenna?”sono solo alcune della frasi che si sentono urlare.
A un certo punto io stessa mi ritrovo completamente spinta e bloccata completamente contro la transenna e in questo modo perdo di vista mia madre la quale,trascinata dalla folla,è andata avanti. Per fortuna incontro ragazze che cercano,riuscendoci,di farmi passare davanti e poco dopo sono io a ricambiare loro il favore togliendomi lo zaino che stava facendo male ad alcune di loro.
Ora siamo davanti agli scimmioni della security: io sono letteralmente abbracciata a una ragazza la quale non fa altro che sorridermi,lei stessa capisce quanto la situazione sia delicata,dopo qualche preghiera riusciamo a convincere il capo delle guardie a farci entrare insieme.
Finalmente usciamo dalla folla ed è come se fossimo usciti da un vasetto sotto-vuoto,faccio un respiro profondo ancora non ci credo di essere lì. Subito ci viene incontro una ragazza la quale ci dice ,data la quantità di gente, che è possibile farsi autografare una sola cosa così tiro fuori il dvd di Parigi e lo porgo a mia madre io intanto non ho smesso un secondo di stringere tra le mani l'ultima raccolta.
La persona prima di me se ne va e io me lo trovo davanti è difficile descrivere la sensazione che ho provato ancora adesso se ci penso mi metto a tremare “oddio ce l'ho davanti””quant'è alto””quanto sei bello”penso,gli do in automatico il cd e mentre lo firma lo fisso intensamente per ricordarmi ogni singolo dettaglio: la giacca,il capello,le collane tribali. Mentre mi sta facendo l'autografo parla con un ragazzo che ha di fianco,non smette un attimo di sorridere,poi mi guarda e mi sorride mostrandomi quei denti da coniglietto e le sue adorabili fossette,dice uno di quei suoi ciao,se ne avete ricevuto uno capite di che parlo,e in quel momento rimango incantata,rimango incantata dalla sua voce,leggermente diversa da quella che si sente nelle interviste,nella canzoni. Sento la voce di un trentenne,del trentenne di cui mi sono perdutamente innamorata,del trentenne che dopo quel sorriso e quel ciao mi ha fatto dimenticare chi sono,dove sono,come si sorride,il freddo e la coda,la calca per entrare.
Penso di avergli sorriso di rimando,di non essere riuscita a dire niente.

Ma non sono sicura nemmeno della prima cosa.

 

 

Angolo autrice:

Ciao a tutte :D allora che ve ne pare?

Ieri sono andata alla signin session a Milano è stato fantastico!è sette anni che aspettavo di vederlo e ieri,finalmente c'è l'ho fatta!!Così mi è venuta l'ispirazione per scrivere questa One Shoot spero vi piaccia..

Ora la smetto di parlare perchè sono cose che non interessano e vi chiedo di segnalarmi eventuali errori,ho scritto di getto e non l'ho riletta(non voglio correggere niente delle emozioni che ho provato, so che non si fa siete libere di menarmi)

Ma soprattutto se vi è piaciuta recensite!!

 

  
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