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Autore: The Two Crazy_Girl    24/11/2013    0 recensioni
Genere: | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Piccoli e teneri (si fa per dire) - serie'
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Brezza marina


Una fresca brezza marina mi accarezzava io volto,ho sempre amato il mare, è sempre stato la mia ancora di salvezza nei momenti più bui della mia vita. Già la mia vita, se vita si può chiamare quell'orribile insieme di regole e sacrifici da osservare per raggiungere una perfezione che non mi è mai interessata, ma con il mare è diverso, lì non esistono regole, lì non esiste nessuna nessuna principessa Fedelle o regni da proteggere o padri per cui non sei mai abbastanza; lì esisto solo io e la dolce e fresca brezza.
Soprattutto dopo giornate come questa sento che il mare è la mia vera casa,l'unico posto dove vorrei davvero vivere,ma questa non è la mia vita, questa è solo un'illusione, la verità è un'altra, sono una principessa, anzi LA principessa Fedelle di Asgard la cosiddetta principessa nera, la mia vita non sarà mai calma e tranquilla sarà sempre una continua corsa per diventare sempre più micidiale e spietata e tutto questo per cosa? Per ottenere un briciolo d'affetto da parte di quell'essere ripugnante che sono costretta a chiamare padre. Ah giusto mio padre è lui la ragione per cui ora sono qui,sono andata alla spiaggia subito dopo il nostro ennesimo litigio, ma forse litigio non è il termine più adatto perché presuppone che ci siano accuse, urla e quant'altro provenienti da entrambi i protagonisti; invece discutere con mio padre ê un'azione che può quasi essere considerata degna di un dio, quando noi dobbiamo "discutere" significa che passerò circa due ore a sentire tutti gli insulti di cui mio padre è capace su quanto io sia una vergogna per lui , nonostante tutti i miei sforzi, tutte le popolazioni che ho conquistato a suo nome, tutti i nemici che ho ucciso è bastata una sola sconfitta per perdere quel poco di fiducia ottenuta, ricordo perfettamente le sue ultime parole prima di scacciarmi: - SEI UNA STUPIDA, UN'INCAPACE CHE NON È RIUSCITA A POTER A TERMINE UN COMPITO CHE POTREBBE FARE ANCHE UN BAMBINO DI 5 ANNI, EPPURE SEI RIUSCITA A FALLIRE!!! HO ESILIATO ALCUNI DEI MIEI SUDDITI PER MOTIVI MOLTO MENO GRAVI, EPPURE HO DECISO CHE CON TE SARÒ INDULGENTE, TI CONCEDO UN'ULTIMA POSSIBILITÀ, MA SE FALLIRAI VERRAI BANDITA PER SEMPRE DA ASGARD- 
Distruggere la base delle P.I. è questa la mia ultima possibilità, è una missione suicida e assolutamente impossibile ma io ce la devo fare anzi ce la farò!







Vorrei iniziare questa parte di capitolo con una piccola critica sul precedente, quell'idiota ehm volevo dire genio incontrastato e futura regina del mondo [ORA TOGLIMI LA PISTOLA DALLA TESTA ARMÌN HO CAPITO CHE TI PIACE DALIA MA NON ESAGERARE] di Dalia ha detto che siamo atterrati nel giardino della stazione spaziale ma definirlo giardino non è esatto perché non so a voi ma a me da l'idea di un prato soleggiato e tranquillo magari con qualche alberello e questo invece a me sembra la foresta pluviale in miniatura, ci manca solo Tarzan ah no mi sn sbagliata è lì che gioca con Terk e Tantor, ok non manca più nessuno alla feste, no Moogley mi dispiace tu non sei stato invitato.
Comunque la base era il palazzo più assurdo che io avessi mai visto, quando si parla di architettura aliena di solito ci si immagina luoghi ultra tecnologiche completamente computerizzate ma la base delle PI non era niente di tutto questo era completamente di legno, era formata dall'intreccio di vari alberi vivi, alti tipo 20 metri ognuno, e dietro la base centinaia di palazzi si estendevano a perdita d'occhio, erano tutti formati da alberi ma non c'era uno uguale a un altro, eccola la capitale del pianeta un mondo così bello da sembrare irreale, non so perché ma era come se quel luogo mi iniettasse energia, è la prima volta che ci faccio caso ma effettivamente tutte le volte che sono a contatto con la natura mi sento imbattibile
-Quindi quella sarebbe la base delle PI?- chiese  Dalia, faccio fatica a non lanciarle un'occhiataccia perché ogni volta che elaboro pensieri altamente filosofici qualcuno mi interrompe? 
"O è la base delle PI l'orto botanico più grande del mondo" le rispose Den MA INSOMMA VOLETE SMETTERLA DI DISTRARRE I MIEI PENSIERI ULTRA FILOSOFICI CON LE VOSTRE INUTILI CIANCE!!!! Uffa che stavo dicendo? Ah si nella natura...ma ora non ha più senso mi hanno distratto e non riesco più a continuare MALEDETTI VOI DUE SE NON FOSSE PER VOI AVREI GIÀ VINTO IL PREMIO NOBEL PER LA FILOSOFIA!!!
-sta arrivando qualcuno- dico con voce neutra sono ancora abbastanza arrabbiata IO CHE DOVREI VINCERE UN PREMIO NOBEL MI RITROVO SU QUESTO INUTILE PIANETA A DIRE COSE ASSOLUTAMENTE SCONTATE E CON DALIA CHE SE LA PRENDE CON ME PER OGNI COSA E POI DICE CHE LEI NON È PERMALOSA!!!
-è Ben- mi girai verso Dalia,non l'avevo mai vista così era quasi sul punto di esplodere dalla rabbia, si avvicinò a Ben che ormai ci aveva raggiunto ma che sembrava piuttosto nervoso e indeciso sul da farsi 
- Ehy ragazzi!sono contento che......-SNACK Ben non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che Dalia gli diede uno bel ceffone su viso 
-CHE DIAVOLO TI È SALTATO IN MENTE?DEFICIENTE CHE NON SEI ALTRO! ,CI HAI ABBANDONATO SU UN'ASTRONAVE PER COMBATTERE CONTRA UNA PAZZA PLURIASSASSINA E ORA AI PURE IL CORAGGIO DI VENIRE QUI COME SE NON FOSSE SUCCESSO NIENTE.SEI UNO STUPIDO INCOSCIENTE!-aveva totalmente spiazzato Ben con la sua sfuriata
-Che dolore.Mi hai fatto male!Volevi fratturarmi la mascella?-.
-Non era mia intenzione,quasi quasi lo faccio-rispose sarcastica in malo modo
-Datti una calmata pazza squinternata!!- non sapevo se trovare la scena comica o drammatica:Ben con un sorriso spavaldo,ancora con il segno della mano di Dalia sulla guancia,che non faceva altro che "battibeccare" in modo prepotente.
-Che ne dite se entriamo e Ben ci spiega con calma tutto quello che è successo? magari davanti a un piatto caldo sto morendo di fame- ecco per una volta stimo Den la situazione stava diventando sin troppo imbarazzante sembrava di stare assistendo a un litigio tra fidanzatini e poi saremmo io e Den i piccioncini?
L'interno era molto meglio di quanto mi sarei mai aspettata, tutto dall'esterno faceva presagire un arredamento molto naturale e antico, invece l'interno era molto diverso da tutto ciò era moderno ultratecnologico pieno di macchine che non avevo mai visto e ho già detto ultratecnologico? Ci sedemmo su un divano ultra comodo e subito dal piccolo tavolo davanti a noi comparvero quattro piatti pieni di ogni cibo alieno, anche se essendo tutto verde non era proprio molto invitante ma stavamo tutti troppo morendo di fame per fare gli schizzinosi e in 10 minuti era tutto finito
-E ora Ben ti dispiacerebbe spiegarci cosa è successo? Sappiamo solo che hai vinto ma cos'è successo a voi? E a quella tipa? È morta vero? L'hai uccisa tu? E come? L'hai strangolata?trafitta? Strappato il cuore? Raccontaci tutto- gli occhi di Dalia brillavano come ogni volta che parlava di sangue ma Ben non era della stessa opinione smise di sorridere come aveva fatto fino a quel momento e abbassò lo sguardo nervosamente per evitare i nostri, sembrava dispiaciuto,ma per cosa?
-Non esattamente-fu l'unica cosa che disse,anche Dalia ora era preoccupata 
-Spiegati....- pronunciò  sollevando un sopracciglio.Si mosse a disagio sulla sedia-Dalia, Fede è viva, io l'ho lasciata viva- bofonchiò frettolosamente.
-CHE COSA?-urlammo tutti e tre insieme.Sussultò e alzò le mani come per arrendersi-Non mi aggredite.Per Favore.Ma che avete tutti oggi....-
-E quale sarebbe la ragione? Sentiamo.Dopotutto ha "solo"assassinato tuo padre....-Sbuffò e roteò gli occhi al cielo.
-Dalia non chiedermi come lo so, ma lei è diversa non è come il padre, c'è qualcosa di buono nel suo cuore,sotto tutti quegli stati di malvagità e se ho ragione il suo aiuto potrebbe esserci molto utile- si fermò un secondo e guardò l'orologio che aveva al polso diventando improvvisamente agitato
-Oh Che peccato si è fatto tardi,molto tardi,dobbiamo andare ci stanno aspettando-
-No!Tu non ti muovi di qui.Avevi promesso che ci avresti aiutato!Non puoi lasciarci così?Voglio delle risposte.Adesso!-Lo fulminò con lo sguardo,lui non cedette e fece un sorrisetto.
-I litigi riservali per dopo, giuro che dopo ti spiegherò tutto quello che vuoi, e di insultarmi quanto vuoi, ma dobbiamo incontrare uno dei membri delle PI, ci darà una mano - 
Il posto dove ci portò Ben si rivelò essere uno dei giganteschi giardini che avevamo visto prima, quel posto emanava una sensazione di calma e tranquillità che non avevo mai provato in vita mia,persino la voglia di strangolare Dalia si stava calmando non mi era mai successo.
Al centro del giardino c'era una ragazza, una ragazza umana (almeno credo che fosse umana),era la persona più bella che avessi mai visto, sembrava il ritratto della natura stessa i capelli rossi e ricci le cadevano morbidi sulle spalle e risaltavano sulla pelle chiara, gli occhi erano verdi e penetranti, all'apparenza sembrava una ragazza di non più di 20 anni e pure più la osservavo più mi pareva di cogliere nei suoi occhi una saggezza sin troppo profonda per una ventenne
-Benvenuti ragazzi- ci accolse con un sorriso, la sua voce era musicale sembrava quella di un usignolo; non so come la pensassero Dalia e Den ma quando Ben ci aveva parlato di importante membro delle PI io pensavo di incontrare un vecchietto noioso di certo non lei
-Forza non mi guardate come se fossi uno spettro, vi giuro che esisto sul serio,sedetevi su dobbiamo parlare- disse indicando il tavolo accanto a lei, eravamo come ipnotizzati dalla sua presenza, le ubbidimmo sedendoci di fronte a lei 
-Ben ha detto che lei può spiegarci cosa sta succedendo-riuscì finalmente a dire io
"A cosa ti ri
  
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