Il risveglio di Katrin venne accompagnato come ogni mattina dal dolce canto degli Swablu. La ragazza si alzò dal letto e si diresse nel bagno della sua camera per prepararsi.
 
"Devo vedermi con il professor. Birch sul percorso 101!" pensava mentre si pettinava i capelli color bronzo difronte allo specchio. 

Quando finì di pettinarsi tornò nella sua camera ed aprì il grande armadio di legno vicino al letto, prese una tuta nera e la indossò. Vicino la porta del bagno c'era una scrivania, Katrin si avvicinò e prese la sua agenda, uno zaino grigio-nero e una Pokéball bianco-rossa. Uscì dalla camera aprendo e chiudendo delicatamente la porta per evitare di svegliare i suoi genitori, scese la scala a chiocciola e arrivò al piano terra. Si diresse in cucina e aprì il frigo, pieno di diversi tipi d'alimenti: dolci, lemonsucco, carote e l'ultima fetta della torta di compleanno di sua madre. Fu tentata dal mangiarla, ma resistette perché sapeva bene che la sua sorellina Elizabeth avrebbe fatto i capricci se non l'avesse trovata. Esplorò per bene i casetti del frigo, fino a quando non trovò un sacchetto con dei tramezzini.

"Trovati!"  esclamò afferrando il sacchetto e riponendolo nello zaino."Bene, ho preso tutto, e ora di mettersi in viaggio!"

Katrin uscì di casa, indossò le sue scarpe da corsa e si diresse alla volta del percorso 101. Arrivata sul percorso la giovane notò l'assenza del professore Birch, ma non si preoccupò. Conosceva molto bene il professore e la puntualità non rientrava per niente nei suoi pregi. 
Il percorso veniva riscaldato dai raggi del sole e ogni tanto si levava una piacevole brezza che portava con se il dolce aroma dei fiori appena sbocciati. La ragazza si distese sul vasto prato d'erba e ammirò il limpido cielo azzurro e senza accorgersene sprofondo in un sonno profondo. 
 
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"Dove sono? Questo non è il percorso 101!"  esclamò sorpresa  notando di non trovarsi più sul percoso dove Birch le aveva dato appuntamento ma dentro una piccola e fredda grotta."E' un sogno, adesso chiudo gli occhi e quando li riaprirò sarò di nuovo sul prato!"
 
Katrin chiuse i suoi occhi verdi e conto lentamente fino a tre. Ma quando li riaprì si ritrovò nello stesso luogo, provò a muoversi ma non ci riuscì perché qualcosa l'aveva bloccata alle gambe. Spaventata gettò un potentissimo urlo che risuonò per tutta la caverna.
 
"Non aver paura."  disse una voce misteriosa.
 
"C-chi sei? Fatti vedere!" disse Katrin timorosa.
 
"Che maleducato, non mi sono ancora presentato!" continuò.
 
Davanti alla giovane dai capelli bronzati, apparve a mezz'aria un piccolo Pokémon bianco, dai corti e tozzi arti, dalle braccia a forma di linguette e con una cucitura sullo stomaco. Il suo viso era dello stesso colore del corpo ma sotto i suoi piccoli occhi c'erano dei triangoli verde-acqua, che ricordavano il trucco dei clown. In testa aveva una stella a tre punte e alla fine di ognuna di queste punte era presente un nastrino verde-acqua.
 
"Mi chiamo Jirachi e sono un Pokémon capace di esprimere i desideri!" disse il Pokémon con la sua voce minuta.

"Sul serio?" chiese stupita Katrin.
 
"Certo! Ma posso farlo solo per una settimana ogni mille anni." precisò Jirachi.
 
"Wow, oggi deve essere proprio il mio giorno fortunato!"  esultò Katrin pensando già a cosa potesse desiderare.
 
"Aspetta, c'è un problema." la interruppe Jirachi.
 
"Quale?" chiese la giovane.
 
"Un gruppo di malviventi, mi sta cercando per via di questa mia capacità."spiegò Jirachi.
 
"E quindi cosa vuoi che faccia?" domandò Katrin.
 
"Ti ho teletrasportato qui, perché tu sei l'unica che può fermarli. Tu mia cara Katrin sei la prescelta! " esclamò il piccolo Pokémon.
 
"Io...una...prescelta!?" disse Katrin incredula indicandosi con il dito."Magari ti sei sbagliato, io non sono una..."

La caverna cominciò a tremare e Katrin cadde a terra.
 
"Cosa sta succedendo?" chiese spaventata la ragazza.
 
"Sono loro, stanno venendo a prendermi. Katrin prendi questi nastri e conservali!" ordinò Jirachi.
 
"A cosa servono?" chiese la giovane.
 
"Te lo spiegherò quando mi raggiungerai a Forina. Adesso prendili!" continuò.
 
Katrin staccò i tre nastrini dalla testa di Jirachi e li conservò all'interno di una tasca dello zaino. Il tetto della grotta comiciò a tremare e si sentì una voce roca dire "Da questa parte, il rifugio di Jirachi è qui!".
 
E un'altra molto più delicata appartenente sicuramente ad una donna  aggiunse " Ne sei sicuro Brutus? Perché se ti sbagli di nuovo!".

"Comandante ne sono sicuro, Jirachi si trova qui!" continuò fiducioso.
 
"Va bene, uomini andate a prendere l'esplosivo." ordinò la donna.
 
"Esplosivo? Ma questi sono pazzi!" esclamò Katrin spaventata."Jirachi, dobbiamo scappare." continuò la ragazza.
 
"Io non posso Katrin, mi rimane pochissima energia solo per farti ritornare sul percorso 101." spiegò malinconicamente Jirachi."Ti prego, raggiungi Forina il prima possibile!"  la supplicò.
 
"Fammi restare, posso combattere!"  protestò Katrin.
 
"Mi dispiace ma non è possibile, so che sei molto brava a combattere. Ma queste persone sono senza scrupoli e se perdi, ti uccideranno!"  esclamò Jirachi facendola riflettere.  "Ora, ascoltami viaggia per Hoenn fino a raggiungere Monte Camino, Forina si trova a Sud-Ovest da lì."  continuò.

"V-va bene!" sospirò delusa Katrin. Avrebbe voluto restare lì a combattere per proteggere il piccolo Pokémon, ma sapeva bene di non essere abbastanza forte. Strinse i denti e con gli occhi che erano sul punto di piangere disse."Portami a casa.".

Jirachi girò su se stesso e la caverna venne invasa da un fascio di luce. Katrin si risvegliò di nuovo sul prato del percorso 101. "E' stato un sogno?"  pensò risvegliandosi con quel bel cielo azzurro sopra di lei. Ma quando aprì la tasca dello zaino, notò la presenza dei tre bigliettini color verde-acqua che Jirachi le aveva detto di prendere. "Non era un sogno, Jirachi è in pericolo." rifletté e chiudendo a pugno la mano, la alzò al cielo strillando " Jirachi, io ti salverò. Costi quel che costi!".

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"Katrin sei tu? Sono Birch ho bisogno di una mano!" urlò una voce in lontananza.

"Arrivo subito, professore." disse Katrin che si era totalmente dimenticata dell'appuntamento col professore.

Katrin seguì le urla del professore che la portarono in una enorme distesa di verde, dove al centro era presente un unico albero sul quale il professore Birch si era aggrappato per sfuggire ai suoi inseguitori. Due strani Pokémon che non aveva mai visto, ringhiavano contro il Professore infastiditi. Entrambi avevano l'aspetto di un cucciolo di leone, dal colorito marrone ma con le zampe e il muso di colore beige e con una cresta colore di colore rosso.

"Professore, com'è finito lassù?" chiese Katrin avvicinandosi all'albero e trattenendo una risata nel vedere il professor Birch attaccato al ramo come una scimmia.

"Stavo studiando questi Litleo, ma mi sa che devo averli infastiditi." ridacchiò il professore.

"Stia tranquillo, li faccio allontanare io." disse Katrin che estraendo la sua Pokéball rosso-bianca la lanciò in direzione dei due leoncini. La sfera si aprì non appena toccò il suolo liberando un magnifico Pokémon dall'aspetto di un pollo dai colori rosso, arancio e giallo e dal viso rosso terminate con un becco affilato. La nuca era quasi interamente coperta da una chioma bionda e aveva delle braccia lunghe e snelle che terminavano con delle fasciature ai polsi e alle mani, da dove spuntavano degli artigli. Le gambe erano molto lunghe e forti, perché gli servivano per effettuare mosse molto potenti come Doppiocalcio.  

I due Litleo non appena videro entrare in campo il Pokémon di Katrin, lasciarono perdere il professore e rivolsero le loro attenzione al pollo lottatore.

"Katrin, non fargli troppo male." le raccomandò il professore dall'albero.

"Non si preoccupi, Blaziken non alzerà un dito contro di loro!" lo rassicurò la ragazza.

I due Litleo si lanciarono verso Blaziken in quello che sembrava essere un potete attacco Azione.

"Coco' usa Boato!"  ordinò la ragazza. 

Coco' emise uno spaventoso ruggito che spaventò i due cuccioli di leone facendoli scappare via.

"E' incredibile Katrin, sei diventata bravissima nelle lotte."  si complimentò Birch dopo che scese dall'albero.

"La ringrazio professore, ma anche Coco' è stata brava." disse Katrin avvicinandosi al suo Pokémon e accarezzandogli l'addome.

"Blaz-Ken!"  esclamò felice il pollo lottatore.

"Tieni Katrin, il tuo Pokédex l'ho aggiornato come ti avevo detto." disse Birch porgendo alla ragazza un mini-computer rosso.

"La ringrazio, ma può spiegarmi cosa prevede questo aggiornamento?" domandò la ragazza dai capelli bronzati.

"Certamente, devi sapere che per tutta Hoenn sono state trovate nuove specie di Pokémon. Inoltre, il professor Platan che vive nella regione di Kalos ha scoperto un nuovo tipo, quello folletto!" spiegò il professore.

"E quindi vuole che mi metta in viaggio, per raccogliere più informazioni possibili su questi Pokémon." ribatté la ragazza.

"Hai colto nel segno. Viaggia per Hoenn e raccogli quante più informazioni possibili sui nuovi Pokémon presenti." esclamò Birch.

Katrin si trovò difronte ad un dilemma, non voleva dire di no al professore ma non voleva neanche lasciare Jirachi in pericolo.

"C'è qualche problema Katrin?"  domandò il professore.

Katrin raccontò a Birch l'inverosimile storia di Jirachi. Birch credette ad ogni parola che la ragazza gli raccontò e le disse di dirigersi subito verso Monte Camino e di non preoccuparsi per il Pokédex. Katrin fu felice nel vedere che il professore aveva fiducia in lei e senza perdere altro tempo, corse verso Solarosa. 

 

#Angolo dell'Autore

Ciao lettori, eccomi tornato con una nuova storia! Ho deciso di ambientarla ad Hoenn perchè i giochi della terza generazione, sono stati tolmente oscurati. Non hanno avuto altri remake come per argento, oro ecc.... Comunque spero che la storia vi sia piaciuta e vi aspetto per il prossimo capitolo.

Cia,