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Autore: Fiamma Erin Gaunt    24/11/2013    2 recensioni
Cosa si prova quando l’unica persona che senti che potresti davvero amare è tua sorella? Cosa si prova quando scopri che tutto quello in cui hai sempre creduto non è altro che una menzogna? Questa è la storia di due giovani, eredi di due troni in perenne lotta, cresciuti a latte e bugie. Precedente al primo film di Thor.
***
Dal testo:
- Non puoi amarla, è tua sorella! – esclamò scandalizzata.
- Sorellastra. – puntualizzò.
- Non cambia nulla, è… –
Si fermò come se non trovasse le parole giuste.
- Strano? – le venne in aiuto Loki.
- No, stavo per dire disgustoso. –
Genere: Azione, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Sif, Thor
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
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Prologo

 

- Coraggio, ancora un’ultima spinta. –

Lyra spinse ancora una volta, strillando a pieni polmoni. Un vagito fu il segnale che la sua bambina aveva appena messo piede ad Asgard.

- È bellissima, ha i tuoi stessi capelli neri come la notte. – le sussurrò Frigga, stringendole delicatamente la mano.

La donna annuì, rivolgendo un sorriso stanco al fagottino che le avevano deposto tra le braccia. Non sarebbe sopravvissuta tanto da veder sorgere l’alba, ne era perfettamente consapevole. Osservò gli occhi color ghiaccio della sua piccola, poi l’affidò all’amica di tutta una vita.

- Promettimi che tu e Odino ve ne prenderete cura. –

Frigga annuì, per niente sorpresa dalla richiesta. Le condizioni di Lyra erano sotto gli occhi di tutti, era un miracolo solo il fatto che fosse riuscita a portare a termine la gravidanza e a dare alla luce quel piccolo esempio di delicata perfezione.  - Lo farò, come vuoi che si chiami? –

- Tyra … Si chiamerà Tyra. –

Accarezzò delicatamente la guancia della piccola, - Spero che un giorno sarai forte proprio come il tuo papà. -, mormorò.

Si lasciò ricadere sul cuscino e chiuse gli occhi per l’ultima volta.

 

 

 

 

 

*****

 

Diciassette anni dopo …

 

- Tyra, dove accidenti ti sei cacciata? – esclamò Thor, setacciando il perimetro con lo sguardo. Stavano giocando alla loro personale versione di “Caccia nascosta”, un gioco basato sulla strategia, l’astuzia e la forza, e stava perdendo clamorosamente.

E Thor odiava perdere, lo sapevano tutti.

- Sono proprio qui dietro. – replicò, arrivandogli alle spalle e toccandolo alla schiena con la punta smussata della spada.

- Sei stata sleale, non si colpisce alle spalle. –

Tyra rispose con un sorriso malandrino, - Nessuno ha mai citato questa regola. –

- Ha ragione. – concordò Loki, colpendola nello stesso modo in cui lei aveva toccato l’amico.

- Per la cronaca, sei morta. – aggiunse poi, facendo scoppiare a ridere il fratello.

Tyra lo fulminò con un’occhiataccia, - Sei stato sleale, non sono riuscita a sentirti quindi hai per forza usato la magia per barare. –

- Le mie scuse, la prossima volta annuncerò il mio arrivo con uno squillo di fanfara. –

- Se combattessi lealmente ti ucciderei. – decretò la ragazza con sicurezza.

Loki le rivolse un sorriso sghembo, - Bè, così non è che mi incoraggi a combattere lealmente, ti pare? –

Si fissarono per un tempo che sembrò interminabile nei loro occhi color ghiaccio, così simili a quelli dell’una e dell’altro. Sarebbero potuti passare per fratelli, Tyra e Loki, gli stessi capelli corvini, gli occhi di ghiaccio e la carnagione alabastrina. Scherzando, Thor lo aveva detto spesso, dicendo che erano fin troppo simili per non esserlo, ma entrambi lo avevano mandato al diavolo dicendo che loro non avevano nulla in comune.

La realtà era che Loki era divertito da Tyra, era l’unica ad Asgard che non si lasciasse ingannare dai suoi raggiri, e il fatto che non fosse sua sorella lo rendeva fin troppo felice per essere un caso. Dalle loro parti si credeva al principio della compagna dell’anima, due persone si trovavano e formavano le due facce di una stessa moneta. Fin dalla prima volta in cui Loki aveva realizzato quanto stesse bene in compagnia di Tyra, che era l’unica che non lo facesse sentire inferiore a Thor, aveva iniziato a pensare a quella vecchia storia. C’era anche da dire, però, che aveva notato il modo in cui lei e suo fratello si guardavano, come se tra loro ci fosse sempre una sfida in sospeso, e sapeva che a entrambi non piaceva perdere. No, questa volta non avrebbe permesso a Thor di metterlo nuovamente in ombra.

- Un’altra sfida? –

La voce del biondo asgardiano lo strappò dalle sue riflessioni.

- Io ci sto. – replicò all’istante Tyra, guardandolo, - Ci fai da arbitro? –

- Dai per scontato che non voglia partecipare? –

Thor si lasciò scappare una risata, - In una sfida di velocità, sei sicuro che il tuo gracile fisico possa reggere? –

Loki si rabbuiò. Suo fratello la buttava sempre sul piano fisico, come se volesse costantemente impressionarla, perché sapeva che su quel fronte lui non poteva certo competere.

- D’accordo, vi farò da arbitro. – accettò, - Si parte al mio tre. –

Strizzò l’occhio a Tyra, mettendola sull’avviso, poi cominciò a contare.

- Uno… Due, Tre. – disse tutto d’un fiato.

Tyra scattò all’istante, sfrecciando in direzione del castello. Correva come il vento, con i lunghi capelli neri come la notte che ondeggiavano nella sua scia. Thor le veniva dietro, con due lunghezze di svantaggio. Accelerò ancora, toccando il primo scalino con un grido di trionfo.

- Vince Tyra con uno stacco di tre lunghezze. – decretò Loki, senza preoccuparsi di nascondere la soddisfazione nella sua voce.

L’arrivo di una delle dame di compagnia della ragazza interruppe i festeggiamenti.

- Lady Tyra, siete ancora qui, tra poco inizieranno le celebrazioni. –

Emise un gemito. Già, quella maledetta festa per il millenario dell’insediamento di Odino sul trono, se n’era completamente dimenticata.

- Arrivo subito, Crissa. –

Si rivolse ai suoi due migliori amici, beccandoli a sorridere davanti alla sua espressione abbacchiata, e li guardò malissimo.

- Tanto toccherà anche a voi, è solo questione di minuti. –

La verità della sua affermazione bastò a far assumere loro un’espressione molto simile alla sua.

- Ci vediamo dopo. – aggiunse, seguendo diligentemente Crissa.

Sarebbe stata una sera lunghissima, ne era certa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve a tutti, questa è la mia prima incursione in questo fandom, quindi spero che la storia non sia una schifezza (nel qual caso vi porgo le mie più sincere scuse). Comincio dicendo che amo sopra ogni altra cosa il mio Loki (*__*) e concludo sperando che il prologo vi sia piaciuto e vi abbia interessato. Se volete lasciarmi il vostro parere con una recensione ne sarò felicissima. Nel frattempo vi auguro una buona serata e vi saluto al prossimo capitolo.

Baci baci,

                Fiamma Erin Gaunt

 

 

 

 

 

 

 

  
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