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Autore: CharlieBb    01/05/2008    8 recensioni
Non ha neanche paura del fuoco, lui. Si è bruciato la gamba durante le riprese del video, ma poco gli è importato. Non ha paura delle pazzie di Frank, di quel piccolo nano malefico e rompicoglioni di Frank. Non ha paura delle crisi isteriche di Gerard, nè di quelle di Mikey per astinenza da caffeina.
Non ha neanche paura di Ray, di vederlo coi capelli gonfi e appena asciugati. Non ha paura dello sguardo inceneritore di Ray, perchè il suo lo batte di certo.
Però ha paura delle api.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bob Bryar, Ray Toro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sweet Bee



Bob Bryar è un uomo grande e grosso. Bob Bryar non ha paura di nulla.
Bob Bryar non ha avuto paura di quel pazzo che era salito sul palco e si era lanciato verso Frank. Bob si è semplicemente alzato in piedi, le bacchette ancora in mano, e l'ha guardato, con aria truce. Lo ha solo guardato, e quell'uomo sconosciuto se l'è praticamente fatta nei pantaloni.
A Bob Bryar basta un'occhiata per incenerire chiunque.
Ma Bob Bryar ha un segreto. Non che si possa più parlare di segreto, per intenderci. Ormai tutto il mondo conosce il suo "piccolo segreto".
Bob Bryar ha paura delle api.
Sì, Bob Bryar è terrorizzato dalle api, grande e grosso com'è.
Quei piccoli insetti malefici lo fanno tremare da capo a piedi se gli si avvicinano ronzando, coi loro brutti pungiglioni neri pronti a conficcarglisi nella carne.
Non ha neanche paura del fuoco, lui. Si è bruciato la gamba durante le riprese del video, ma poco gli è importato. Non ha paura delle pazzie di Frank, di quel piccolo nano malefico e rompicoglioni di Frank. Non ha paura delle crisi isteriche di Gerard, nè di quelle di Mikey per astinenza da caffeina.
Non ha neanche paura di Ray, di vederlo coi capelli gonfi e appena asciugati. Non ha paura dello sguardo inceneritore di Ray, perchè il suo lo batte di certo.
Però ha paura delle api. Di quei piccoli insetti gialli e neri, a volte pelosi e altre no, a seconda della specie.
Sta proprio pensando a quegli esserini malefici quando Ray gli si avvicina, in silenzio, simulando un ronzio a lui familiare. Bob salta in aria, preso alla sprovvista, e rischia seriamente un infarto. E soprattutto, vuole uccidere Ray.
Ray intanto se la ride di gusto mentre i suoi afro svolazzano qua e là.
-Ti ho portato un caffè- dice quando riesce a smettere di ridere. Bob intanto si è seduto sul marciapiede di fronte al tour bus, e sta ancora pensando ai mille modi in cui potrebbe uccidere Ray (calarlo nell'acido o tagliargli i capelli e lapidarlo in pubblico?) quando l'altro gli porge il bicchiere di cartone e gli si siede accanto.
-Ammetti che il tuo era un piano per uccidermi così da avermi fuori dalla band- dice Bob iniziando a sorseggiare il caffè e accendendosi anche una sigaretta. Ray sorride.
-Naa, ci pensa quella roba a ucciderti- risponde indicando la sigaretta che Bob ha appena avvicinato alle labbra. Bob lo guarda, truce, ma a Ray sembra non importare, tanto che beve il suo caffè senza guardarlo minimamente.
-Mi spieghi perchè hai paura delle api?-. Ancora quella domanda, pensa Bob. Quella maledetta domanda che Ray non perde occasione di fargli -perchè diciamolo, Ray è un maledetto ficcanaso rompicoglioni.
E Bob pensa bene di non rispondere a quella fastidiosissima domanda, punto primo perchè non gli va, e punto secondo... perchè non gli va proprio. E basta. Punto. Fine della discussione.
Ma Ray non la pensa come lui, perchè lo guarda interrogativo e in attesa di una risposta. Ray non può davvero aspettarsi una risposta, sono cose personali, blimey!
-Perchè sì- dice Bob, tirando ancora dalla sigaretta e sperando di chiuderla lì. Ma Ray no.
-Perchè?-. Ray sa essere insistente, quando vuole. Anche più insistente di Frank -e non esiste nessuno al mondo che sia più insistente di Frank.
-Ti hanno punto? Hai avuto uno shock anafilattico?-. Ray è diecimila volte peggio di Frank.
Bob sospira stancamente e lo guarda ancora in modo truce, sperando di ucciderlo con uno sguardo così da non doversi sporcare le mani.
-Eddai!-. Una vena sulla tempia di Bob inizia a pulsare pericolosamente. Chiunque a quella vista sarebbe scappato lontano distanziandolo di almeno uno stato. Ma c'è da dire che nessuno ha mai portato Bob Bryar all'esasperazione, perchè di sicuro è morto prima.
Ma Bob sa che non può uccidere Ray -e non c'entra niente il fatto che glielo abbia imposto Gerard- perchè Ray è il suo chitarrista, e il suo migliore amico (si possono uccidere i migliori amici?). Non può uccidere Ray anche perchè dopo non avrebbe più nessuno a farlo ridere.
Ma la vena sulla sua tempia continua a pulsare.
-Raymond Manuel Toro Ortiz, ti ho detto che ho paura, punto, fine-
Ray lo guarda con due occhioni grandi così, come se la sua risposta lo avesse davvero shockato. Ma Bob sa che non è così. Bob sa che Ray è solo un maledetto rompiscatole e che se si mette in testa una cosa non c'è modo di dissuaderlo. Ma Bob sa anche che può benissimo mollarlo lì da solo -dato che non può ucciderlo.
Così si alza, spegne la sigaretta sotto la scarpa e gli volta elegantemente le spalle, avviandosi verso il tour bus seguito dalla vocina acuta del suo compagno -una voce davvero troppo acuta per un uomo.
-Riuscirò a farti passare questa fobia, Bob Bryar, costi quel che costi!-

*

-Me lo dici?-
-No-. Bob prende una birra dal frigo deciso a ignorare bellamente il suo collega, che continua a ronzargli intorno e a fargli quella domanda, fastidioso come una zanzara. Odioso come un'ape. Già, Bob non riesce a capire come mai Ray abbia questa voglia sfrenata di saperne di più sulla sua fobia per le api. Sinceramente, cosa gliene importa? Non è mica lui quello che, quando ci sono api in giro, fa figuracce perchè inizia a scacciarle o a correre intorno gridando.
Non è mica Ray quello che è costretto a nascondersi se un'ape gli si avvicina. In fondo, che gli frega? E invece no, Ray deve rompergli le scatole perchè vuole sapere.
-Dai, Bobbie, è solo una cosa da nulla, dimmi perchè ne fai un dramma?!-
Bob pensa di aver sentito male. Ray non può averlo chiamato "Bobbie". Ray è un uomo morto. Questa volta, però, Bob non ha intenzione di limitarsi a un'occhiata inceneritrice -checchè ne dica Gerard.

*

-Mi dici come mai ti spaventi tanto?-
-No-. Ancora quella storia. Bob pensa seriamente di uccidere Ray e occultare il corpo.
-Bob, devi smetterla! Sono solo esserini indifesi e innocui!-
-Hanno il pungiglione, Ray, perciò non sono nè indifesi nè innocui- spiega Bob, paziente, sperando che in qualche neurone possa risvegliarsi sotto quella matassa di ricci afro, e che Ray possa finalmente capire e lasciarlo in pace.
-Io giuro che ti porterò un'ape davanti, Bob Bryar,e tu non scapperai!-. Così dicendo Ray esce dal tour bus sbattendosi la porta alle spalle e lasciando Bob in uno stato confusionale. Cosa intendeva dire con quella frase? Non pensa mica di portargli un'ape? Viva? Morta? No, Bob non può sopportarlo. Ray stava sicuramente scherzando, questo Bob lo sa. Sì, è sicuramente uno scherzo.
Quindi Bob decide di rilassarsi e godersi il pomeriggio in santa pace, rimanendo seduto in tour bus a bere birra e giocare alla play-station. E' così rilassato, Bob, che non salta in aria ogni volta che sente un ronzio, o che si apre la porta del bus. E' così rilassato che sta sorridendo tranquillamente, e non un sorriso tirato e nervoso. Bob Bryar è così rilassato che niente lo turba, e le parole di Ray non gli stanno assolutamente ronzando nel cervello. Bob Bryar è perfettamente, completamente-
-Waaaa!-. Rilassato, certo. Se solo quel cretino di Ray avesse evitato di entrare così di soppiatto e di fargli prendere un infarto, però, sarebbe stato meglio.
-Che c'è, Bob?-. E glielo chiede pure! Gli ha quasi fatto prendere un triplo infarto del miocardio, e ha anche il coraggio di chiedergli che succede!
Ray si siede esattamente di fronte a lui, e ha lo sguardo stupito. Sicuramente si starà chiedendo come mai Bob si stia massaggiando il petto.
-Comunque, ti avevo detto che ti avrei portato un'ape...- esordisce Ray mentre Bob già si preoccupa e si agita sulla sedia, pensando velocemente a quanto gli ci vuole per raggiungere la porta e scappare lontano.
-...e così ho fatto-. Ray è tranquillo, sorride anche. Sembra un pò teso, a dir la verità. E anche... imbarazzato? Il sole che entra dalla finestra si riflette sui suoi capelli e sul suo viso, dando alle sue guance un colorito rosato.
Bob si chiede come mai non abbia mai notato quanto siano belle le guance di Ray. E le sue mani. Già.
-Ecco...-. Ray si muove, forse a disagio, e Bob pensa seriamente di alzarsi e scappare, quando invece l'altro tira fuori qualcosa che teneva nascosto dietro la schiena.
E' giallo e nero.
Ha il pungiglione.
E porta tra le zampine un cartello con scritto "I love you".
Ray sorride, e Bob si chiede come mai non si sia mai accorto di quanto sia bello il sorriso di Ray. E allora gli si avvicina -giusto per guardare meglio, certo.
E anche se sa che la fobia per le api non gli passerà mai, quella di Ray è l'ape più bella e dolce che abbia mai visto in vita sua.
Come chi gliel'ha regalata.


THE END



***
Rieccomi qui con una nuova shot, la prima che scrivo su questa coppia... siate clementi! XD
Chiedo immenso perdono per le due long-fic, al momento bloccate, ma giuro che procederò e finirò i capitoli il prima possibile!!!
Grazie a tutti, a chi leggerà e/o commenterà, grazie di cuore.
Un grazie in particolare va a Miss Will, che ha avuto la bontà di leggere la shot in anteprima e betarmi... grazie, cara!!! (saluti da tutti e per tutti, al solito... u_u)
A presto, B.
   
 
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