Allison Smith viveva a Manhattan, si era appena trasferita e non aveva amici. Era una ragazza molto timida con un passato oscuro, la madre decise di trasferirsi dopo la morte del padre per iniziare una nuova vita.
Allison aveva 15 anni e frequentava l'Hunter college.
Era il primo giorno di scuola e lei si sentiva sola, in disparte, nessuno le parlava e, si sentiva diversa dalle sue coetanee.
Aveva appena finito l'ultima ora di francese quando andò  posare i libri nell'armadietto, il corridoio era lungo e stretto, non c'era anima viva.
Voltò le spalle al corridoio per aprire il suo armadietto, posò i libri e mentre chiudela l'armadietto, all'improvviso, si sentì toccare la spalla, rabbrividì a quel tocco così leggero, si girò intimorita e vide una figura più o meno della sua stessa statura e magra, era una ragazza, e dietro di lei c'erano ance altre due ragazze,tutte e tre la guardarono dalla testa ai piedi poi la ragazza più vicina a lei le disse:"sei nuova vero?!" facendo un sorrisetto. Allison era sconvolta, nessuno oltre la mamma non le aveva mai rivolto la parola dopo la morte del padre cioè 3 mesi, e con voce fievole rispose "si...".
Così  voltò le spalle alle ragazze finì di chiudere l'armadietto e si avviò alla mensa della scuola; prese il vassoio e cercò un posto libero. Andò a sedersi in un tavolo vicino alla finestra, era sola, ed era così che era abituata a stare.
Suonò la campanella ed Allison era diritta a casa, quando ad un tratto, sentì di nuovo quella voce, di nuovo lei, la ragazza del corridoio. Si sentì chiamare e si fermò voltandosi, la ragazza esclamò:" oggi non abbiamo avuto modo di conoscerci, io sono Amber, e loro sono Chloe e Kate".
Allison iniziò a camminare man mano sempre più veloce, tenendo i libri stretti a sè, quando però all'improvisso si sentì tirare il braccio caddero. Spaventata si voltò, non voleva avere amicizie,e forse era proprio quella la sua paura più grande.
Amber guardandola negli occhi, disse:" ascolta, in questa scuola comandiamo noi, porta rispetto perchè te ne potresti pentire. Ho saputo che non hai un padre e che tua madre è sola, non hai amici vero?! Ci credo ragazze come te non possono avere amici".
Allison si sentì irrigare il viso dalle sue lacrime, non aveva la forza di difendersi e nemmeno gli amici che lo facevano fin quando non sentì una voce maschile alle sue spalle:" Amber lasciala stare, non hai il motivo per trattarla così" Allison si voltò e vide una figura alta con un ciuffo sul biondo scuro vestito bene e con quei due occhi color caramello coì belli, Amber alle parole di Justin se ne andò, e mentre Allison si scorciò le maniche per raccogliere i suoi libri corse in suo aiuto il ragazzo di prima così Allison disse: "Grazie, per avermi difeso" e il ragazzo le rispose:" di niente Allison, io sono Justin, un tuo nuovo amico, ma mi spieghi quelle cicatrici sul tuo braccio o almeno il motivo?"