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Autore: FreDrachen    25/11/2013    3 recensioni
A due anni dalla distruzione della setta si verificano strani omicidi che portano il marchio degli Assassini.
Ma Learco oltre a scovare i Superstiti, dovrà fare i conti con il ritorno a Makrat di Leah contessina di Damilar, sua amica d'infanzia.
Quello che non sa è che la ragazza nasconde un oscuro segreto dentro di sé, che potrebbe trascinare nuovamente nel caos il Mondo Emerso.
Dopo La Morte delle Ombre, una nuova guerriera, nuove emozioni, nuova suspense.
Spero che possiate amare questa storia come avete amato la prima:)
Vi aspetto in molti a recensire;)
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dubhe, Learco, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nemesis'
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CAPITOLO 11


Tornare alla vita di corte fu piuttosto facile.

Forse perché lei era nata in quel mondo mondano che ora non aveva più segreti.

Per questo si dedicò principalmente alla missione.

Studiò ogni turno di guardia di ogni singolo soldato sparso per il palazzo.

Dopo il suo scherzo del simbolo, come le aveva anticipato l'Informatore, le forze erano quadruplicate.

"Poco male"pensò. Un incantesimo del Sonno sarebbe bastato a levarle dai piedi la maggior parte.

Camminava per i corridoi con disinvoltura, spiegando ad ogni angolo che voleva riabituarsi a quella vita.

Ma non si sentiva solo gli occhi dei soldati puntati addosso. C'era qualcuno che la seguiva come un ombra, che registrava ogni suo singolo movimento.

Per questo cercava di non avere una meta precisa.



Dubhe avvolta nel suo mantello, quello che il Maestro le aveva comprato molti anni prima, la seguì in ogni dove del palazzo.

Voleva una conferma dei suoi sospetti. In cuor suo sperava che fosse lei l'Assassina.

Sarà forse la gelosia a farle venire certi pensieri? O forse la somiglianza con quel fantasma del passato di cui non riusciva a ricordare il volto?

Si limitò a seguirla, aspettando un segno.





Si fermò a lungo in biblioteca. Sfiorò con delicatezza i libri sugli scaffali d'ebano, come fossero una reliquia. Contemplò a lungo quelli di Magia Proibita, libri che Alwin non le aveva mai fatto leggere.

"La Magia Proibita è pericolosa. Ti porta alla dannazione". Così diceva l'anziano mago.

Leah sorrise amara. Ora in caso di necessità non inorridiva al pensiero di usarla.

Sentì una sedia spostarsi.

Leah sussultò, e si voltò in direzione del rumore.

Era Theana.

La ragazza sospirò. Falso allarme.

«Mi spiace avervi spaventato, contessina»si scusò la maga dolcemente.

«Ero in soprappensiero. Non ti ho sentito». Leah sentiva ancora il cuore battere a mille.

Theana si guardò attorno con un sorriso.

«Mi piace molto venire qui, a consultare questi volumi. Perché racchiudono verità a noi celate che si manifestano davanti ai nostri occhi in mille modi diversi».

Leah la guardò un po' stralunata.

"è un tipo abbastanza strano"commentò Fenula, ridacchiando.

“Già”rispose.

Theana fece per riprendere la parola, ma fu bloccata dal paggio reale.

«Contessina. Siete attesa in sala da pranzo dalle Vostre Altezze».

«Ci si vede in giro, Leah»si limitò a salutarla Theana.

A pranzo quasi crollò la recita.

Learco le porse la stessa domanda di qualche giorno prima.

«Dove sei stata in questi due anni?»

Si sentiva addosso gli occhi indagatori di Dubhe.

«Te l'ho già detto. Un po' in tutto il Mondo Emerso»rispose Leah vaga.

«Quindi avrai sentito parlare dei Superstiti?»

Stavano entrando in un argomento pericoloso. Cercò di mantenersi sul vago.

«Qualcosa».

«E sai anche degli omicidi che hanno compiuto?»

Leah scrollò le spalle.«Quello che sa la gente. Niente in particolare».

«L'ultimo a morire è stato Chalom»intervenne Dubhe. Voleva una prova. In fondo al cuore sperava che l'istinto non la tradisse. Aspettò un segno. Che non arrivò.

«Ho sentito parlare di lui»rispose invece la ragazza.

Dubhe represse un moto di delusione.

Learco annuì.«è stato un grande Cavaliere di Drago Blu, prima di sistemarsi definitivamente qui a Makrat. Per il suo coraggio, e gratitudine l'ho nominato consigliere insieme ai suoi compagni. Sai, sono stati loro a liberare Makrat dai sostenitori di mio padre».

«Come i miei genitori»si lasciò scappare Leah.

«Mi spiace per i tuoi. Ma non è andata così. Chalom mi ha raccontato, com'è andata. Non c'era più nulla da fare».

Leah strinse la mano a pugno.

«Cosa ti ha detto?»

«Che i soldati di mio padre hanno dato fuoco a casa tua con la tua famiglia all'interno. Ha provato a salvarli. Inutilmente».

"Porco maledetto"pensò con rabbia Leah. Come aveva potuto mettere su una bugia del genere?

Non rispose, rimuginando su ciò che le aveva rivelato Learco.

"Maledetto. Ti sei rigirato tutto a tuo favore. Ma per fortuna, sei morto".

Almeno poteva contare su quest'ultimo pensiero consolante.



Quel pomeriggio Learco la condusse nella sala degli addestramenti.

Nel rivederla Leah ebbe un tuffo al cuore. Quanti ricordi erano racchiusi in quelle quattro mura? Ne aveva perso il conto.

«Te la senti di tirare due affondi con me?»

«Perché no». Si sarebbe tenuta un po’ in allenamento per il Gran Colpo.

Dopo un paio di scoccate, Learco non credeva ai propri occhi. L’amica l’aveva sconfitto in poche mosse fulminee.

«Diamine se sei migliorata. Dove hai imparato?»

Leah rimase per un attimo titubante. Non poteva dirgli che era stato Freir, durante i suoi primi mesi di permanenza con i Superstiti, ad allenarla.

«Avendo vagabondato in ogni dove del Mondo Emerso mi sono imbattuta in soldati. Mi è bastato osservarli e ricordare le loro mosse». Era la scusa più stupita che era riuscita a trovare, che però convinse Learco.

«Che guerrieri che devono essere stati».

Fu interrotto dal ciambellano.«Perdonate il disturbo Vostra Altezza. Siete desiderato dai generali nella sala della riunioni».

«Con il tuo permesso»si congedò Learco, baciando nobilmente la mano della ragazza.

Leah rimase sola tra lo scintillio delle armi e i raggi del sole pomeridiano che si facevano strada prepotentemente tra gli spiragli delle tende.





A tarda sera Dubhe entrò come una furia in camera sua. Una perdita di tempo. Aveva seguito Leah in ogni momento della giornata e in ogni singolo luogo.

Soffocò un moto di stizza. Eppure aveva già delle prove. La sinuosità nei movimenti quando si muoveva. O, stando ai racconti di Learco, la sua notevole padronanza della magia. Se solo l'Assassino avesse colpito di nuovo. Avrebbe potuto smascherarla.

No. Non poteva perdere la concentrazione

“Un altro giorno Dubhe. Solo uno”.



Rimase a letto a leggere alla lieve luce della candela.

Ma non riusciva a concentrarsi.

Le parole si mescolavano, creando i volti dei suoi amici.

Quanto le mancavano. Loro avevano ereditato il ruolo dei suoi genitori adottivi.

Erano la sua famiglia.

Sconfitta, chiuse il libro.

E fissò il soffitto. Il suo ultimo pensiero fu per Mahish.







Angolo autrice:imploro pietà per il ritardo(problemi tecnici):)

A dire la verità non è venuta questa meraviglia il capitolo:p spero che lo possiate comunque apprezzare:)

Vi ringrazio per la pazienza che avete avuto nell'attenderlo:)

Nel prossimo...si rivelerà il lato oscuro di Chalom:(

Alla prossima che non sarà tanto tardi,

Drachen:)
   
 
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