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Autore: Ink_    25/11/2013    2 recensioni
"Era ritornare ad essere un’unica anima divisa in due corpi offesi, era cucire le ferite e cambiare i bendaggi insanguinati e alla fine, era rincollare i pezzi di quell’anima dilaniata da qualcosa di troppo grande, cercando di non tagliarsi con i bordi troppo affilati ( grida di dolore, ossa che si spezzano, corpi esanimi, artigli che grattano, odore di bruciato), recuperando anche le schegge troppo piccole per essere notate ."
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Seconda stagione
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Disclaimer: I personaggi citati appartengono alla Kripke EnterprisesWonderland Sound and Vision e  alla Warner Bros
Note: Storia suddivisa in due capitoli
Track: Leave out all the rest, Linkin Park
 
 
 
Everything I touch turns to stone, so wrap your arms around me
 


 
«Sei sicuro?»

Clic

«Sei con me?»

Clic

«Lo sai»

Clic

«Sammy»

Clic

«Dean»

Clic

«Andrà tutto bene»

«Sì, l’ho già sentita questa» sorrise Sam dando un giro al revolver e inserendo il caricatore.

Dean si distese sul letto, un braccio dietro la testa, in modo da poter vedere chiaramente l’orologio arrugginito appeso alla parete.

 
Dieci e cinquantanove

E uno …

E due …

E tre.

Undici

Un’ora

Tic toc

 
«L’argento riuscirà a fermare i segugi infernali?»

«Lo scopriremo» rispose Sam coricandosi al fianco del fratello, poggiando il capo sulla sua spalle e respirando a pieni polmoni l’odore acre di polvere da sparo, olio per motori e chilometri macinati sotto il sole e la pioggia. La mano di Dean trovò immediatamente il suo posto sul fianco morbido di Sam, disegnando ampi cerchi con il pollice

«Perché mi fai questo Dean?» sussurrò Sam con la voce tremante di chi lotta per trattenere le lacrime

«Ne abbiamo già parlato Sammy. Tu avresti fatto lo stesso e lo sai. Non ora ti prego …» mormorò nascondendo il viso nella massa indomita dei suoi capelli, respirandone il profumo di polvere e shampoo in saldo, lasciando che gli entrasse nell’anima e che andasse a chiudere le ultime ferite, anche quando le ferite non sono mai abbastanza, anche quando rimane sempre una cicatrice a testimonianza di quello che il Karma ti ha sputato in faccia.

«Hey Jude, don’t make it bad. Take a sad song, and make it better. Remember, to let her into your heart. Then you can start, to make it better …» Non sapeva da dove quelle parole gli fossero uscite, ma sembravano – una volta tanto- la cosa giusta da fare. Sam non riuscì a trattenere il singhiozzo che lo scosse facendogli tremare le ossa quando un calore che sapeva di mamma gli si insinuò nel petto alle prime note di una canzone che non gli apparteneva, passando attraverso la voce stonata e troppo roca di Dean. Dean si girò su un fianco, stringendolo a se come se volesse nasconderlo nel proprio corpo, lasciando che lacrime di Sam gli inzuppassero la maglietta buona degli AC/DC («Se devo andare all’Inferno, tanto vale farlo in grande stile Sammy boy»).

«Perché Dean? Perché!?» continuò Sam battendogli il pugno chiuso contro il petto, stringendo e tirando la stoffa, la presa disperata, quasi dolorosa, la mattina successiva – se ci fosse stata una mattina successiva- Dean si sarebbe svegliato – se si sarebbe svegliato- con dei bei lividi nuovi di zecca. Non smise di cantare nemmeno quando sentì le dita indolenzirsi:

«And anytime you feel the pain, hey Jude, refrain. Don’t carry the world upon your shoulders» Gli baciò la fronte come faceva quando erano bambini, se lo erano mai veramente stati.
 
Tic toc

Tum tum tum tum

 
Il cuore di Sam batteva veloce come le ali di un colibrì contro il suo palmo aperto.

«Ti ho visto morire Sammy, ti ho sentito morire. Tra le mie braccia Sam. Io-»

«Non pensi che questo mi ucciderebbe? Non pensi che vederti morire mi ucciderebbe di nuovo?»
 
Tic toc

Tum-tum tum-tum
 
«Tu devi continuare, per tutti e due»

«Risparmiate queste stronzate melodrammatiche!Sei un egoista schifoso Dean! E se non volessi farlo? Troverò un modo per riportarti indietro, lo sai»
 
Tic toc

Tum–tum–tum. Tum. Tum. Tum …

No!

 
«Sam ti prego, se davvero mi-»

«Ti amo abbastanza da lasciare che sia tu ad uccidermi, ma sono egoista quanto te e ti rivorrò indietro»
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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