Era una fresca giornata di metà Settembre..ancora molto assonnata allungai la mano per spegnere la sveglia; ero in perfetto orario..non volevo arrivare tardi il primo giorno di scuola!!
Così mi preparai con molta calma, mi truccai leggermente e dopo aver salutato mia madre uscii.
La mia migliore amica, Giorgia, mi aspettava ad un bar vicino casa mia.
Corsi davvero tanto, nonostante fossi in grande anticipo e stanca morta arrivai da Jo! Si..è così che la chiamo!
Neanche il tempo di scambiarci un saluto, che cominciammo a correre!!
Eravamo quasi arrivate, quando improvvisamente sentimmo chiamare: «Giorgia! Eccoti!»
Io mi voltai e lo vidi!
Un ragazzo riccio con un sorriso stampato sul volto si stava avvicinando a noi:
«Ciao» disse. Poi si girò dalla mia parte. «Ehi..e tu chi sei?».
«Mi chiamo Camilla»
«Ah beh..allora..ciao Camilla» Si fermò.
Poi riprese: «Io sono Alessandro» Sussurrò con aria insicura, guardandomi fisso negli occhi.
In quel momento ebbi l'impressione di sentire i battiti frenetici del mio cuore.
-Ma perchè? Perchè quel ragazzo aveva creato così tanto scompiglio in me?!-
Cercando di evitare il suo sguardo feci un lieve sorriso.
Continuammo a camminare tutti e tre verso la temutissima scuola; Durante il breve tragitto, non smisi di pensare a come sarebbe stato il mio primo giorno.
-E se non fossi stata accettata? Se non fossi riuscita ad integrarmi?-
Ma il mio pensiero costante era lui.
Non tanto lui fisicamente, quanto le cose che avevo provato guardandolo in quegli occhi giganti e dolcissimi.
Persa nei miei pensieri, quasi non mi accorsi che eravamo arrivati di fronte al cancello della scuola, e così Giorgia e Alessandro cominciarono a salutare i loro amici.
Loro erano al secondo anno, dove mi sarei dovuta trovare anche io..ma due anni fa sono stata bocciata per le troppe assenze -Sono una ragazza abbastanza debole e mi ammalo facilmente- e quindi mi ritrovavo a dover affrontare questo nuovo “viaggio” da sola..quando invece avrei sognato di viverlo con Jo.
Al suono della campanella mi allontanai da Jo e Alessandro e m'incamminai da sola per i corridoi della scuola, in cerca della mia classe: il primo N.
Mi guardai intorno..ma della sezione “N” neanche l'ombra.
Chiesi allora ad una ragazza che mi rispose con tono gentile: «In fondo al corridoio, a destra» «E' l'ultima».
«Grazie» conculsi affrettandomi verso la classe.
Arrivata di fronte la porta, mi sistemai i capelli ed entrai.
Il tempo di dare uno sguardo furtivo e mi sistemai vicino ad un ragazzo con delle cuffie enormi, che sembrava poco interessato a quello che stava accadendo intorno a lui!
Era un tipo strano..ma nonostante tutto mi incuriosiva davvero molto.
Poco dopo si girò verso di me e con aria arrogante mi chiese:
«Come ti chiami tu?»
«Camilla» Risposi quasi spaventata.
Improvvisamente cambiò espressione facendo un grande sorriso.
Doveva aver percepito la mia inquietudine e così cercò di tranquillizzarmi:
«Tranquilla, non ti mangio mica! Io sono Marco»
Sorrisi e così iniziò la lezione.
Io e Marco non ci curammo molto del resto della classe e così passammo tutto il giorno a parlare e ridere come matti.