N/A - Note dell'Autrice - Premessa
Buonsalve, lettrici.
Sì, son proprio io con un aggiornamento di "Attimi di vita". E no, non state avendo un miraggio.
E' che, veramente, dopo una delle mie ultime uscite Angst ho deciso di costringermi a ritornare sulla retta via (tanto ci ricasco, lo so che presto ci ricasco ç_______ç) e quindi è venuta fuori questa.
Ho qualche avviso da fare: risponderò prestoprestopresto alle recensioni alla suddetta uscita Angst, lo giuro!
E, per chi segue, non voglio promettere nulla ché non sono sicura, ma forse in settimana/week-end (molto più probabile) potrei riuscire ad aggiornare, finalmente, "Oh my God, Jeremy!". Forse, ma è probabile <3
E, soprattutto: ragazze, su, lo so che è difficile ma so anche che ce la possiamo fare... e anche se sembra impossibile, noi siamo forti.
Buona lettura, sperando che questo vi risollevi un po' - pocopocopoco - il morale, anche se Elena è l'ultima persona al mondo che volete/voglio (persino io che mi son buttata a scriverne!) vedere al momento...
A presto,
la vostra Soqquadro
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L'amore dispone di due palcoscenici su cui si recita il grande duetto, e sono entrambi infiniti: il letto e il mondo.
Sándor Márai
Tradimento
Non riesce a trovare Elena.
Razionalmente, Damon Salvatore sa che in tutta probabilità è di sopra, da qualche parte, intenta a studiare o, in alternativa, a impazzire tentando di studiare – sarà sempre, inevitabilmente esilarante vederla impuntarsi su quell'assurda, maledetta matematica*, e poi perdere leggermente le staffe quando viene sopraffatta da concetti incomprensibili.
Ma, del resto, vivono a Mystic Falls. Perciò, sempre molto razionalmente, Damon Salvatore sa che è altrettanto probabile che sia stata rapita da un qualche pazzoide di passaggio.
Quindi, semplicemente, corre.
Due secondi e mezzo più tardi, si sente molto stupido.
È sulla soglia di camera sua, una risata – che non può evitare di mostrare un certo sollievo, anche – sulle labbra e l'ansia repentina ormai dissipata.
Non ride, però: non deve far rumore, o rischia di svegliarla.
È sdraiata di traverso sul materasso, le gambe piegate in un angolo strano – ma non starà scomoda in quel modo, poi? –, i capelli ridotti a un disastro di nodi aggrovigliati – la immagina passarci e ripassarci le dita, sbuffando mentre cerca di concentrarsi, e la bocca guizza di divertimento – e un libro, di matematica, con le pagine nervosamente stropicciate, aperto lì di fianco.
Sorride, mentre le si avvicina, e lei mugugna qualcosa, scontenta – chissà cosa sogna, cosa pensa.
Lui sorride ancora – non smette di sorridere praticamente da quando l'ha vista, del resto. Dio, quanto si è rammollito –, salendo sul letto con attenzione, provando a non farle avvertire troppo il movimento – più o meno come fa quasi tutte le mattine, quando per scendere a preparare il caffè gli occorrono almeno dieci minuti e un numero da contorsionista non da poco.
Stavolta, però, non è abbastanza bravo.
Elena si volta verso di lui, gli occhi socchiusi ma decisamente vigili, proprio mentre le si sta sistemando accanto, un braccio già dietro la testa.
Lei increspa le labbra in un sorriso assonnato, mentre si sporge per dargli un bacio – e la sua bocca sa di cioccolato, il che gli conferma che ha fatto bene a comprarne un po'.
Gli lancia un'occhiata maliziosa, stiracchiandosi come una gatta e accoccolandosi contro di lui, calda e decisamente stanca.
«Ti sto tradendo, lo sai?» Damon sente l'ilarità nella sua voce, mentre reclina il capo all'indietro, appoggiandosi meglio al suo petto e scoccandogli un altro sguardo giocosamente provocante.
Lui inarca le sopracciglia in una delle sue espressioni più tipiche, una risata nella voce.
«Ah, ma davvero? E con chi mi tradiresti, sentiamo?» le accarezza un fianco, suadente, mentre china la testa per lambirle un lobo con le labbra, rispondendole sottovoce.
Elena sospira, soddisfatta, quando lui le lascia un morso leggero appena sotto l'orecchio, appena prima di scendere sul collo.
«Con questo letto, se proprio ci tieni a saperlo. Non c'è un limite a quanto posso amare il tuo letto, credo.»
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*Non so se Elena abbia in antipatia la matematica...mi serviva una materia e, casualmente, ho scelto di accanirmi su questa ù.ù
Sappiate che quell'ultima frase potrei benissimo averla detta io, inoltre. <3333