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Autore: intoAlcohol    26/11/2013    2 recensioni
innamorarsi di lei a distanza, per poi farla tua.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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translation of the @JuliannaLynnn’s one shot
http://www.justinbieberfanfiction.com/viewstory.php?sid=7255
03/26/11
 
Spring Awakening
 
Innamorarsi di lei a distanza, per poi farla tua.


“Sometimes people are beautiful.                         “ A volte le persone sono bellissime.
Not in looks.                                                              Non per il loro aspetto.
Not in what they say.                                               Non per quello che dicono.
Just in what they are.”                                            Semplicemente per quello che sono”


____________________________________________________________


Justin la fissava, come aveva fatto negli ultimi tre giorni.
Lei era sempre lì, fuori al balcone, a leggere.
Oggi indossava una maglietta con lo scollo a V nero e una gonna floreale, che lasciava scoperte le sue lunghe gambe.
Sospirando, lei alzò lo sguardo dal libro spostandolo sull’oceano.

Il ragazzo,  nel timore che lo avrebbe visto, si inginocchiò a terra scrutandola di tanto in tanto.
Mentalmente, si domandò perché non aveva abbastanza coraggio per dire “ciao” alla sua vicina di casa.
Dopo tutto, lei era semplicemente una bella ragazza e Justin, era sempre stato bravo con le belle ragazze.
Non ha mai avuto problemi di nervosismo o le mani sudate, e sicuramente non si faceva tanti problemi a parlare con uno sconosciuto per agganciare un rapporto.

Si alzò di poco per rivederla, e rimase sorpreso. Lei era lì a fissarlo con un espressione confusa sul volto, appoggiata alla ringhiera del balcone davanti a lui.
- Hey. – disse, facendo uscire quel saluto privo di emozioni.
La voce della ragazza echeggiò attraverso il cervello di Justin, rendendogli difficile anche pensare a una buona risposta.
Si alzò pulendosi le mani sui jeans e sorrise nervosamente verso di lei, averla così vicina gli faceva provare una sensazione come.. avete presente quando state per svenire?
- Ciao, sono Justin. -

Lei annuì e tese il braccio per stringergli la mano, un antico gesto di stile. Probabilmente era l’unico modo a causa della distanza provocata dalle ringhiere.
- Io Melody. – rispose lei, mentre le loro mani si stringevano soddisfatte.

Justin giurò di aver sentito scintille quando le loro mani venirono a contatto e provò il desiderio di tenerla stretta a lui tutta l’eternità.
Gli occhi di Melody si spostarono sulla spiaggia, così come quelli di Justin. Era affollata, sicuramente grazie al periodo dello Spring break 

- Perché non sei laggiù? – domandò Melody a Justin, inclinando leggermente la testa.
Le sue labbra rosa si socchiusero mostrando alcuni dei suoi denti incredibilmente bianchi.
Tirò via la sua mano da quella di Justin, facendogli notare che non le aveva ancora lasciato la presa.

- La gente mi riconosce. – sospirò il ragazzo.  – Ma mi piace pensare che mi sto facendo un favore. -
Justin arrossì consapevole di essere sembrato poco adatto. Il favore che si faceva, era osservare Melody tutto il tempo.
La ragazza non ci fece caso oppure semplicemente non gli importava del suo rossore sul viso.
- Raccontami di te. – ordinò Melody.

-Ho vissuto qui tutta la mia vita, ma non ho mai partecipato allo Spring Break.  Le persone fanno errori stupidi, e preferisco non correre il rischio di rovinare la mia vita. In ogni caso, anche se fossi andato lì, sarei come un ago in un pagliaio. Non appartengo a quel mondo. -

 Justin studiò tutti i suoi lineamenti, aveva i capelli lunghi scuro, i suoi riccioli gli ricadevano morbidi sulla schiena. Aveva gli occhi a mandorla, marroni.
Le sue ciglia erano così lunghe e qualcosa gli fece pensare che non indossava neanche il mascara.

- Non vivi qui? – chiese la ragazza, fissando Justin con occhi dolci.

- No, ehm, solo durante l’estate.  Solitamente vivo ad Atlanta. -

- Strano, non ti ho mai visto qui in estate. Penso mi sarei ricordata di te se ti avessi visto. -

Justin alzò leggermente le sopracciglia, non sapeva se prenderlo come un complimento o un insulto. Si passò una mano tra i capelli mentre la ragazza lo fissava.

- Comunque, - continuò Melody, sedendosi sulla ringhiera e trovando l’equilibrio, iniziò a dondolare i piedi. – Ho pensato che fosse bello presentarmi, dato che siamo vicini di casa.

Justin annuì guardando la spiaggia dal balcone, preoccupandosi per Melody. Se avrebbe continuato a dondolarsi sulla ringhiera sarebbe potuta cadere.
- Non hai paura? -

- Paura? – chiese lei confusa. – Paura per cosa? -

- Di cadere. -

- No. – rispose, spostando le gambe sulla ringhiera del balcone di Justin. – Prima o poi tutti moriamo, perché non prendere il rischio e vivere? -

Con un movimento rapido Melody riuscì a oltrepassare il suo balcone e si ritrovò nella parte di Justin. Si sedette su una delle sedie a sdraio e fece a Justin segno di sedersi accanto a lei.
Lui obbedì, e si posizionò una mano davanti agli occhi come visiera per proteggersi dal sole.
- Allora, perché leggi sempre? Voglio dire, non hai luoghi da visitare, persone da vedere, un fidanzato?

Melody sorrise e scosse la testa. – Leggo perché i libri parlano di un mondo di cui le persone hanno paura. Ci mostrano cose che noi non saremo in grado di immaginare, un mondo dove ti puoi rifugiare quando cadi a pezzi, un mondo dove puoi sorridere di nuovo. -  fece una piccola pausa per poi riprendere a parlare. – E per quanto riguarda il fidanzato.. non ne ho mai avuto uno. Non mi hanno mai chiesto un appuntamento. – Sospirò lei.

- Mai? – domandò Justin sorpreso.

- Mai. I miei amici hanno i fidanzati, io ho i libri. -

Justin aggrottò la fronte, chiedendosi come faceva una persona come Melody a non aver mai ricevuto un appuntamento.

- Beh, io devo andare, è stato bello conoscerti. -
Melody risalì sulla ringhiera del balcone per ritornare dalla sua parte e si incamminò verso la sua camera.
Justin la guardò e improvvisamente si sbloccò correndo verso la ringhiera.
- Hey Melody! – la chiamò prima che potesse entrare.

La ragazza si voltò. – Si, Justin? -

- Vuoi venire ad un appuntamento con me? -

Le labbra carnose di Melody si aprirono mostrando un sorriso enorme, e le sue guance arrossirono leggermente. Era la sua prima volta che qualcuno le chiedeva di passare del tempo insieme.



 
  
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