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Autore: supernova_the_fifth    27/11/2013    1 recensioni
Mentre Cloud è alle prese con un presente alquanto problematico ed incasinato...perchè noi intanto non diamo un piccolo sguardo al suo passato? :)
Raccolta di One shot su ciò che accadde dal loro successo come Supernove, al fatidico giorno...prima che cominciasse "Nexus the past will never let you go".
Genere: Avventura, Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'The Nexus Universe'
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Supernove...la vostra agenzia di demolizione

 

Il suono delle dita che tamburellavano sul legno accompagnò la riflessione del Gran Consigliere del Nexus. Quella a cui Karaman doveva giungere non era una decisione semplice. Dare l’ok a quella missione poteva significare rischi notevoli; soprattutto se dovevano essere coinvolte tre di cinque Supernove.

Il fatto che la richiesta di aiuto chiedesse esplicitamente l’aiuto degli eroi del Nexus non agevolava la sua decisione.

- Karaman possiamo benissimo farcela in due. E comincio a credere che tu stia diventando paranoico con questa “protezione del Nexus”. – Il diretto interessato alzò lo sguardo per incontrare quello del leader delle Supernove. Grattandosi la folta barba sospirò.

- Restando entro i tempi previsti? Se il geyser esplode mentre siete ancora intenti ad evacuare, le tossine non saranno clementi con voi. Mutanti o non mutanti. –

- Se posso esprimere la mia opinione… - Tutte le teste si volsero verso la figura autoritaria del Daimyo, il capo supremo della dimensione Nexus, seduto in fondo alla sala. – Credo che i nostri ragazzi siano ormai più che capaci di gestire una situazione simile. E per quanto riguarda la protezione del Nexus non dovrebbero esserci problemi. Dopotutto resterebbero due delle Supernove ora presenti e Cloud appena sarà rientrata dalla missione. Un numero sufficiente a mio parere. –

Il Daimyo si girò verso il mentore delle tartarughe, Splinter, che concordò con lui con un cenno di capo.

Per la seconda volta in pochi minuti Karaman sospirò.

- Ok. Leonardo e Raphael andranno in missione. Leonardo e Donatello sarebbero più adatti ma ho bisogno che almeno un cervello resti al Nexus. –

-Ohi Karam-…- cominciarono a lamentarsi le due tartarughe “senza cervello” alias Michelangelo e Raphael.

- E.. – continuò il Capo Stratega fulminando con lo sguardo i due ninja. – Voglio che mi informiate appena Cloud arriva. –

- Non ce n’è bisogno! I’m back guys! –

Dalle porte appena spalancate della sala del consiglio, entrò la più giovane della famiglia del maestro Splinter.

La corta chioma leonina svolazzò per qualche istante quando la ninja si fermò al centro della sala.

- Missione completata bello mio. – disse rivolta al Gran Consigliere. – Ed in tempo da record devo ammettere! –

- Che razza di missione era? – chiese Michelangelo alla sorella minore.

Fu Karaman tuttavia a rispondere.

- Distruggere uno dei due templi gemelli al centro della foresta di un pianeta nel sistema Z249. Pianeta e popolazione relativamente pacifici. -

-Già.- confermò Cloud. Volse lo sguardo verso il suo sensei e il Daimyo e gli sorrise. - Ritenevano che uno dei templi fosse in qualche modo maledetto e che perciò influenzasse in maniera negativa l’altro. – Incrociò le braccia al petto e si rivolse al fratello. – Hanno pensato che la soluzione migliore fosse sbarazzarsene ma avevano paura di avvicinarsi. –

-Quindi sei riuscita a portare a termine la missione secondo le istruzioni che ti avevo dato? E senza grossi problemi? – chiese burbero Karaman.

- Oh andiamo Kar! Ce n’erano due di templi, non cinquanta. Non era difficile capire quale dei due era quello da distruggere. L’avevi pure segnato sulla mappa! E no. Nessun problema. A quanto pare l’aura malefica o se n’era già andata o se la sono immaginata perché non c’era niente di niente. Solo pietre, pietre e ancora pietre. – Karaman la fissò per qualche istante prima di aprire alle sue spalle una gigantesca proiezione olografica. – In ogni caso tra un po’ dovrebbe arrivare anche una comunicazione dal capo villaggio dopo aver effettuato una supervisione. –

- Non l’ha fatta subito? –

- Nah. Preghiera dell’intera comunità o qualcosa del genere. Io e la squadra abbiamo lavorato tranquilli e indisturbati in quella sottospecie di foresta amazzonica. –

- Sarebbero quelli i templi? – si intromise Raphael indicando la mappa olografica alle spalle di Karaman. – Sembrano enormi. -

- Lo sono. O meglio, uno di loro lo era. Anche se la vista dall’alto non rende. Sono costruzioni di inestimabile valore. Il popolo di quel pianeta ha un’innata abilità per la costruzione di questi edifici mastodontici. –

- E un’innata abilità per farsela sotto quando è il momento di distruggerli. – mugugnò Michelangelo.

Una gomitata tra i piastroni del guscio qualche istante dopo fu una gentile cortesia di Leonardo.

- Li hai visti dal vivo Karaman? – chiese Donatello.

- Un paio di volte. Mai entrato all’interno però. -

- Nemmeno io. – borbottò Cloud mente giochicchiava col ciuffo di capelli che le arrivava sotto la spalla. - Sembra sia una qualche legge religiosa. Anche se mi era venuta l’idea di entrare di nascosto dalla porticina sulla dest-…-

Gli occhi smeraldo di Cloud cominciarono ad ingrandirsi a dismisura fino a schizzare fuori dalle orbite mentre la ninja continuava a fissare la proiezione olografica della mappa.

Con mani tremanti prese la sua mappa dalla tasca dei pantaloni e senza togliere gli occhi da quella in scala gigante la srotolò.

Con estremo stupore, e successivamente un misto di orrore/ilarità, le tartarughe videro la loro sorella minore spostare lo sguardo da un mappa all’altra fino a quando con un’espressione indecifrabile la videro ruotare la mappa che teneva in mano.

- Ops.-

Attimi di shock passarono tra le Supernove che, incrociato lo sguardo della ninja cominciarono a sorridere e poi a ridere sotto i baffi. Cosa che non passò inosservata a tutti i presenti della sala fuorché Karaman, ancora intento a lavorare sulla mappa olografica.

- Ehi Kar…cosa credi che possa costare la ricostruzione di una di quelle sottospecie di ziggurat aliene? -

- Probabilmente un paio di novilune. Perché? - disse Karaman continuando ad analizzare l’ologramma.

Sentendo dei passi alle sue spalle si volse appena in tempo per vedere Cloud uscire a grandi falcate dalla sala.

- Dove credi di andare? Il rapporto della missione non è conclu-… –

La voce di Cloud lo raggiunse un po’ flebile dal corridoio.

- Gyodos. Le pietre novilune sono più reperibili lì no? –

Il Gran Consigliere e Capo Stratega restò qualche istante basito dinnanzi alla sfrontatezza della più giovane delle Supernove. Come si permetteva quella mocciosa a trattarlo sempre con così poco rispetto? Dopotutto era a lui che rispondevano le Supernove, e Cloud O’Neill non faceva eccezione.

Ma come sempre quella piccola ribelle doveva dargli qualche grattacapo: interromperlo nel bel mezzo di una riunione importante, distruggere le sue statue nei modi più impensabili (la quinta era in costruzione in quei giorni e Karaman ringraziava tutte le sere il multiverse per svegliarsi la mattina e ritrovarla ancora in piedi).

Fu quest’ultimo pensiero in aggiunta alla faccia mortificata di Splinter, un Daimyo sorridente e le risate ormai ben poco contenute delle tartarughe ninja a fare scattare la lampadina nella testa di Karaman.

- Non avrà mica… - cominciò borbottando tra se, ormai sull’orlo di una crisi di nervi.

 

 

- Aprimi un portale per Gyodos per favore. – disse Cloud stringendo la cinghia del comunicatore extradimensionale al polso.

In pochi attimi il passaggio tra le due dimensioni fu di fronte a lei. Fece passare il comunicatore attraverso il papiro olografico della missione ed attese che il congegno registrasse informazioni e coordinate.

Sentito il bip di conferma si apprestò a passare il varco salutando l’addetto ai portali.

Stava per ringraziarlo quando un urlo disumano proveniente dal palazzo del Daimyo sopra le loro teste ruppe il muro del suono.

-O’NEILL!!!!!!!!! –

Cloud non poté fare altro che attraversare il portale ridendo di gusto.

   
 
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