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Autore: shadowhunterschiara    27/11/2013    1 recensioni
non c'è molto da dire. credo che la storia parli da se.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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'Ieri sera ero al parco con un amico.Un amico che stava male, che quasi urlava piangendo. Parlavo a bassa voce, sperando che mi seguisse, quasi con la paura che qualcuno lo stesse sentendo.
Io non piango da giorni,e per una malinconica come me è strano. 
Non so cosa sto diventando, lo guardavo senza espressione mentre urlava per un amore che crede finito. Urlava, piangeva, io mi limitavo a correggere qualche passaggio e a rimaner di ghiaccio.
Ero il ghiaccio. Gli dicevo che doveva superare, che non era la fine di tutto, gli ripetevo: «Lo so, lo so ma è così» e vi giuro che quei “lo so” pesavano come macigni, «Però sai che potresti trovare altre ragazze, magari anche migliori, perché no?».
Glielo ripetevo e sistemavo il pantalone pensando a quanto ancora fossi grassa e a quanti altri chili dovessi perdere.
E lui continuava: «Sì, ma a me non interessano le altre, io voglio solo lei, è lei quella che voglio!».
«Ma tu hai sbagliato, perché prima ci sei tu, come persona: il tuo orgoglio, la tua testa…»
«In amore non ci deve essere orgoglio!»
«No, e invece ti sbagli!» … invece ti sbagli. Perché io l’ho calpestato così tante volte da vergognarmene solo ora.
«In amore non ci deve essere orgoglio, altrimenti cos’è? Ho sempre messo lei prima di tutto».
«E hai sbagliato» … perché nessuna persona può mai permettersi di sostituire la sua felicità con quella degli altri. Rendersi schiavi, rendersi nulli. Annullarsi. 
No, no.
Mai più.
Piangeva, urlava, ed io ero lì a pensare a quanto fosse stupido. Che tanto dimenarsi per un amore non portava a niente. E quasi speravo che gli capitasse la fine, magari avrebbe capito cosa succede dopo quel primo amore durato anni, che comunque la vita continua, perché continua. Che poi avrebbe capito tanto.
Ma non mollava: «Io no, senza di lei no, non ce la farei mai, per lei farei di tutto. Io la amo. Ne abbiamo superate tante, perché questa no? No, non ce la farò mai. È una stronzata, si potrebbe superare benissimo. Questa è una stronzata, perché non si può andare avanti? Perché?»
E sbuffavo, quasi mi sarei messa ad urlargli in faccia che bisogna accettare la fine e basta. Che capitano sempre e non c’è niente da fare. Non ci sono soluzioni. Non ce ne sono.
«Io credo. Io ci ho sempre creduto in noi. Ho sempre creduto che saremmo riusciti a stare insieme per sempre. E non smetterò!».
E allora che ti devo dire. 
Non c’è peggior sordo di un innamorato.
Davanti a persone così non c’è niente da fare.
Mi spiace, ma io non credo più al futuro, alle promesse, ai buoni propositi.
L’amore esiste e non posso negarlo. Non dirò mai “Nell'amore non ci credo”, perché ci credo e continuerò a crederci. Esiste. Solo che ora non mi interessa più. 
Credo nell'oggi, nell'istante esatto in cui sto scrivendo.
Mi godo l’oggi, l’ora, l’adesso, il mentre. Mi godo le lacrime che non riesco a far cadere.
Fisso i miei verbi al presente e al condizionale.
Ora ci sono io.
Non ho tempo per gli altri, non ho tempo per distruggermi di nuovo.'
  
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