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Autore: Bolide Everdeen    28/11/2013    5 recensioni
Tanto non è importante, lo show andrà avanti.
"L'ha fatto per la gloria del distretto uno", diranno sicuramente tutti, anche se dentro mi snobberanno, mi reputeranno una perdente. Quella gloria che avevano mia padre e mia madre nei miei confronti, nella mia bravura con l'arco, nella mia agilità e, perché no, per la mia bellezza che probabilmente mi avrebbero reso vincitrice. Quella gloria che si è trasformata in fine per me e disonore per la mia famiglia. In questo momento mi odieranno, così come me, visto che mi sono lasciata condizionare, al solito.
Lo show andrà avanti.
Nessuno mi piangerà, i miei parenti saranno rimasti a guardare la scena, impassibili, più tristi per aver perso soldi nella scommessa con i genitori di Marvel che per il fatto che non tornerò più.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lux
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Colpi di cannone'
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Lo show andrà avanti

Buona lettura.

Schianto. Brusio. Dolore. Nient'altro.

È un momento, un attimo, una pioggia di acqua fredda quando sei al caldo, ma diventa un tormento.

La vista è annebbiata, per colpa di tutti gli insetti che stanno volando davanti ai miei occhi, incessantemente, e che si spostano continuamente. Cadono, uno dopo l'altro, evidentemente perché hanno già infilato il loro pungiglione nella mia carne. Non finiscono mai, vanno avanti, per secondi che mi sembrano ore.

«Cato!» chiamo, per sentire una risposta, poche parole che mi avrebbero salvato, come “Glimmer, resisti un attimo!”, che mi avrebbero potuto dare una piccola luce di speranza.

Invece no, il risultato sono solo stupidi insetti andati giù per la gola, pungenti più del solito. Forse è il più il fatto che sono sola e nessuno si è preoccupato di me.

Riprovo, ancora, e ancora, ma alla fine l'aria abbandona la mia gola, e con un ultimo straziante battito del cuore cado a terra.

Tanto non è importante, lo show andrà avanti.

Il mio corpo martoriato dagli aghi inseguitori verrà prelevato da uno stupido hovercraft capitolino e portato in qualche clinica per farci ricerche, non per levare orrende malattie dei distretti, che almeno mi avrebbe dato soddisfazione di servire a qualcosa, ma per scoprire quali interventi chirurgici ancora si possono creare.

L'ha fatto per la gloria del distretto uno, diranno sicuramente tutti, anche se dentro mi snobberanno, mi reputeranno una perdente. Quella gloria che avevano mia padre e mia madre nei miei confronti, nella mia bravura con l'arco, nella mia agilità e, perché no, per la mia bellezza che probabilmente mi avrebbero reso vincitrice. Quella gloria che si è trasformata in fine per me e disonore per la mia famiglia. In questo momento mi odieranno, così come me, visto che mi sono lasciata condizionare, al solito.

Lo show andrà avanti.

Nessuno mi piangerà, i miei parenti saranno rimasti a guardare la scena, impassibili, più tristi per aver perso soldi nella scommessa con i genitori di Marvel che per il fatto che non tornerò più.

Avete capito? Glimmer non tornerà, ma aspetterà che gli altri Favoriti arriveranno da lei. Sì, perché lo vuole, vuole vendetta, dopo anni e anni di obbedienza inutile.

Lo show andrà avanti.

Non sono più nessuno. Il mio viso è sfigurato dalle dolorose punture, le mie armi saranno finite in mano dei miei compagni, la mia identità svanirà nei secoli, dopo la morte di chi mi conosceva, le registrazioni con il mio percorso agli Hunger Games sbiadiranno nel tempo...

Ma lo show andrà avanti.

Evidentemente non avevo capito bene che non ce l'avrei potuta fare, che i miei alleati erano più potenti di me. Ero solo una bambolina, una bella ragazza sanguinaria, meno degli altri: ce l'avrebbe potuta fare, ma con tanta fortuna.

Fortuna che non è arrivata.

Lo show andrà avanti.

E avanti.

E avanti.

E avanti ancora, fino a quando il ventiquattresimo cadrà.

 

Spazio autrice: Che originalità, penseranno sicuramente quelli che avranno finito di leggere questa storia, ora si mette a scrivere le flashfic sui tributi che muoiono durante i settantaquattresimi Hunger Games.

Vi do esattamente ragione, ma è più forte di me, mi dispiace. Vorrei solo raccontarvi come sono state per me le morti dei tributi, più o meno importanti, non fa differenza. Anche perché il tutto lo raccolgo in una serie...

Non so perché il rating è giallo, forse perché tratta troppo sui temi della morte e verde mi sarebbe sembrato esagerato...

Beh, alla prossima (perché ho già altre due idee di flashfic/one shot riguardanti morti...).

Bolide

P.S.= nell'ultima frase ho scritto apposta “fino a quando il ventiquattresimo cadrà.”

  
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