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Autore: telesette    28/11/2013    0 recensioni
Lei Wulong (dall'universo di "Tekken") e Chun Li (dall'universo di "Street Fighter"), insieme in questo cross-over per sventare un importante traffico di droga a livello internazionale.
Riusciranno i due prodi agenti, esperti di arti marziali, a scovare il genio criminale che gestisce la produzione e la vendita di un micidiale derivato oppiàceo, meglio noto come "Polvere del Drago"?
Per arrivare al boss finale, i due dovranno sostenere una serie di violentissime sfide: inseguimenti, scontri a fuoco, combattimenti all'ultimo sangue e...
Genere: Azione, Generale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Lei Wulong
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Prego, signori, per caso avete prenota... Uuuhhhnnn !!!

Nella sua bonaria ingenuità, ignorando palesemente il fatto che il sorvegliante giaceva sui resti della porta scardinata di netto, il malcapitato quattrocchi addetto al guardaroba del locale fu messo a tacere da una sbrigativa Chun Li. Il calcio di quest'ultima, oltre a fargli volar via i due piccoli oblò cerchiati dal naso, lo aveva mandato a conficcarsi con la testa in un pannello pubblicitario posto di fianco all'ingresso.

- Che razza di scocciatore - borbottò Chun Li infastidita. - Entri per avere delle risposte, e ti rivolgono invece delle domande... sceme, perdipiù!
- E' come quando fai la coda allo sportello - fece notare Lei con noncuranza, spedendone un altro a nanna. - Prima ancora che gli spieghi di cosa hai bisogno, o ti sbattono dei moduli da riempire oppure ti mandano da uno sportello all'altro... A cuccia, tu!

Chun Li chinò il capo, onde evitare il tizio scaraventato in aria da Lei, e allo stesso tempo ne spedì a terra uno armato di pugno di ferro.

- E' proprio vero - sospirò, nel mentre che sopraggiungevano altri nemici dall'aria poco raccomandabile. - "Se vuoi il dialogo, prima impara a comunicare"...
- Ah, non c'è dubbio - si disse d'accordo Lei, tramortendone un paio con altrettanti colpi in rapida sequenza. - Se non bastano le parole, perché gli dei avrebbero inteso farci le mani e i piedi ?
- FERMI VOI, CHI SIETE ?!?
- CHE CAVOLO VOLETE ?!?

Stupidi ma fino a un certo punto, vedendo i loro compagni cadere uno ad uno sotto i colpi dei due sconosciuti, gli sgherri del Drago Nero ancora in piedi ritennero opportuno mettere mano all'artiglierìa.
Lei e Chun Li valutarono mentalmente la distanza con le pistole puntate contro, rimanendo perfettamente immobili sul posto, allorché gli uomini armati minacciarono di far fuoco.

- Cerchiamo quel simpaticone di Liu Jin - spiegò Lei tranquillo, tenendo le mani alzate bene in vista. - Non avevamo tempo di prendere un appuntamento, forse dovevamo telefonare, ma dobbiamo parlargli con una certa urgenza!
- Il capo non riceve - sputò con disprezzo il tizio più vicino, armando il cane della pistola con un sonoro clìk. - E poi la tua faccia non mi piace!
- Sarà bella la tua - mormorò Lei sottovoce.
- Chiunque voi siate, venendo qui siete cascati proprio male, ve lo assicuro... FUOCO !!!

Calcolando il tempo alla perfezione, Lei e Chun Li scattarono simultaneamente in direzioni opposte e presero a correre agilmente lungo i muri del locale, per evitare una micidiale scarica di proiettili. Le automatiche suonarono dunque il loro concertino, sfiorandoli quasi ma non riuscendo a centrarli, e un attimo dopo i due combattenti si ritrovarono alle spalle dei sicari. Non era certo sparando a vuoto che era possibile fermare dei poliziotti scatenati come quelli.

- Qualcosa mi dice che, sia che veniate licenziati o meno, stasera farete comunque tanti bei sogni - esclamò Lei convinto.
- Maledetto... Ammazziamolo!
- Shooo-oatàh!

La velocità con cui Wulong riuscì a far cadere loro di mano le pistole prima che potessero ricaricarle, tra l'incredulità e lo stupore generale, aveva un che di prodigioso.
Quasi senza che costoro se ne rendessero conto, Chun Li si lanciò dunque in mezzo a loro, effettuando il suo micidiale Spinning Bird Kick. Le gambe della lottatrice, frullando nell'aria come le pale di un elicottero, fecero piazza pulita. Una volta terminata l'esecuzione infatti, gemendo e agonizzando per i colpi ricevuti, ciascuno dei gangsters crollò a terra come una pera cotta.
Un improvviso movimento alle sue spalle, Lei avvertì d'istinto il pericolo.
Due lame fischiarono dritte contro la sua schiena senonché, ruotando velocemente su sé stesso e afferrandole al volo tra le dita, costui le rispedì al mittente senza problemi. Ambedue i sicari, nascosti dietro un paravento in fondo alla sala, caddero al suolo con i pugnali conficcati nel petto e un'espressione di stupore in volto.
Lei fece cenno a Chun Li di non abbassare la guardia e, proprio oltre la ringhiera al disopra delle loro teste, entrambi videro aprirsi la porta di un ufficio. L'uomo che ne uscì fuori, alto e vestito elegantemente di tutto punto, si affacciò alla balaustra con aria alquanto contrariata.

- Si può sapere che cazzo sta succedendo? - domandò.
- Ciao Jin - lo salutò Lei beffardo, levando le dita nella sua direzione. - Cercavo proprio te... ma forse ti ho interrotto qualcosa!
- Wulong - ruggì l'uomo tra i denti, stringendo il metallo con tale forza da riuscire a deformarlo in modo impressionante con la sola pressione delle dita. - Maledetto, stavolta hai esagerato!
- Andiamo, scendi - rispose l'altro in tono provocatorio. - Tu e io dobbiamo fare una bella chiacchierata!

Per tutta risposta Liu Jin si tolse la giacca e, dopo essersi sfilato via anche la cravatta, la gettò in aria e saltò agilmente al piano di sotto. Dai suoi movimenti, così come dallo spirito combattivo che emanava, era chiaro che non si trattava di una schiappa bensì di un lottatore esperto.
Lei tuttavia non aveva la benché minima intenzione di tirarsi indietro.

- Hai un bel coraggio, sbirro - osservò Jin, assumendo la sua posizione di guardia. - Venire direttamente qui a sfidarmi, ti costerà molto ma molto caro!
- Sicuro? Sei sempre in tempo per ripensarci, in fondo ho solo bisogno che tu risponda ad alcune domande...
- Waaarrrgh !!!

Passando rapidamente dal respiro all'azione, Jin stese la gamba dietro le spalle, con una violenza tale da sbriciolare letteralmente una parete di cemento spessa ben nove centimetri.

- Ho capito, vuol dire che parleremo dopo - tagliò corto Lei, fissando il proprio sguardo calmo e controllato in quello dell'avversario.

 

( continua )

   
 
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