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Autore: Martha Malfoy    29/11/2013    1 recensioni
Una banale domenica pomeriggio di un banale dicembre, due banali ragazzi, un incontro... Beh non proprio banale.
Una pista di pattinaggio, una caduta e due cioccolate calde.
Una ragazza dai capelli rossi, un ragazzo dagli occhi verdi.
Mescoliamo tutto quanto con una forte pioggia.
Una storia nata da un banale scontro.
"Niente capita mai per caso"
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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PATTINI, GHIACCIO E CIOCCOLATE CALDE


-Oddio.- Sofia mi si aggrappò al braccio.
-È da così tanto tempo che non metto un paio di pattini, mi ammazzerò lo sento.- sentenziò con voce melodrammatica, io alzai gli occhi al cielo trascinandola quasi letteralmente sulla pista. Iniziai a pattinare esibendomi a volte in qualche piroetta.
-Senti rossa, va bene che sei brava, però potresti evitare di smerdarmi in pubblico?-
-E tu potresti evitare di chiamarmi rossa? Lo sai che mi da sui nervi!-
-Non è colpa mia se Madre Natura ti ha dato i capelli rossi.- si difese alzando le mani vicino alla testa.
In quel momento mi sentii tirare per un braccio.
-Scusa,scusa,scusa!- farfugliò un ragazzo moro seduto sul ghiaccio, aveva un cappello nero e verde che lasciava intravedere un ciuffo di capelli color dell'ebano.
-Oh non è niente!- dissi sfoderando un sorriso smagliante, per poi aggiungere - Serve una mano?- offrendogli la mia, lui rispose con un grazie afferrando lo mio polso, mentre io facevo la stessa cosa con lui. Si tirò su di scatto facendomi perdere l'equilibrio, non caddi, no, ma mi ritrovai con le mani poggiate sul suo petto caldo.
Farfugliai un timido scusa prima di sistemarmi con una mano una ciocca di capelli rossi che era uscita da sotto il cappello. Mi sorrise e in quel momento mi accorsi dei suoi occhi, degli occhi, e che occhi!
Erano di un verde acceso, contornati di nero e quando la luce li colpiva si potevano notare mille piccole pagliuzze del colore del ghiaccio.
Notando che lo stavo fissando mi tese la mano.
-Ciao io sono Daniele.-
Fui scossa da miei pensieri, Sofia mi tirò una poco gentile gomitata nella pancia, e io, dopo un intelligentissimo "uh?" risposi.
-Alice.- stringendoli la mano da lui offertami poco prima.
-Io invece sono Sofia e devo andare- in quel momento non sapevo se avessi voluto fucilarla per avermi lasciata da sola con un ragazzo, un gran bel ragazzo, oppure ringraziarla infinitamente per , appunto, averci lasciati soli.
Iniziammo a pattinare insieme e a chiacchierare come fossimo amici di vecchia data, scoprii così che il suo colore preferito era il verde e che adorava i cetrioli.
Iniziò a piovere, prima piano, poi sempre più forte, facemmo appena in tempo a toglierci i pattini e scappare in un bar, prima che scoppiasse il putiferio. Eravamo comunque zuppi.
Ci sedemmo ad un tavolino in un angolo, l'unico vuoto, e ordinammo due cioccolate. Lui scoprì che la cioccolata la preferivo senza panna e con una marea di zucchero.
Presi la tazza bianca con entrambe le mani per riscaldarle, e poi bevvi un sorso. Lui si mise a ridacchiare quando poggiai la tazza. 
-Che c'è?- chiesi, lui mi indicò la bocca, io presi un tovagliolino che chiamano di carta, ma a me sembra di carta si, ma vetrata, e mi pulii i baffi di cioccolata.
-Ma che bei baffi, piccola bambina!- disse canzonandomi.
-Non sono piccola.- dissi facendo l'offesa.
Scoprii così che lui aveva tre anni in più di me.
Chiacchierammo a lungo, seduti a quel tavolino quadrato.
Ad un certo punto sentii la sua mano scontrarsi con la mia, tutte e due si ritrassero, e imbarazzati arrossimmo entrambi.
-È un peccato.- disse tutto d'un tratto tristemente.
-Cosa?-
-Che probabilmente non ci vedremo più.-
Intanto uscimmo dal bar.
-Chi lo sa...-
-Cosa?-
-Che non ci rivedremo più, ci sarà un motivo per cui mi sei venuto addosso, rimango dell'idea che niente accade per caso,tutto quello che succede, ha uno scopo, va a costruire un piano che...-
Non finii la frase, la mia bocca. Era occupata in altro in quel momento.
-Perché l'hai fatto?- chiesi sorpresa.
-Non si sa mai, c'è un motivo anche per questo?-
-Forse.- risposi prima di alzarmi in punta di piedi e baciarlo di nuovo.
Sentii le sue labbra incresparsi conto le mie in un sorriso, per poi dischiudersi e cercare la mia lingua, che di intrecciò alla sua in una dolce lotta.
Ci staccammo, col fiatone.
-Devo andare.-
Dissi allontanandomi.
Mi ero già allontanata di qualche metro quando sentii dietro di me la sua voce.
-Sai di cioccolata.-


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ANGOLO DELL'AUTRICEEEEEE!!
Questa è la prima storia che pubblico su efp... Siate clementi!! Spero vi piaccia!! L'idea è nata veramente a una domenica pomeriggio a pattinare, solo che l'unica cosa vera è che un ragazzo (Figo lol) mi si è aggrappato addosso cadendo...
Se volete lasciare qualche recensione ve ne sarei taaaanto grata!!! :)
La vostra Martha Malfoy
 
  
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