Olivia chiamò Elliot per sapere se O'Halloran aveva i risultati del test del DNA effettuato sul sangue che aveva succhiato la zanzara trovata nell'auto dell'avvocato Julia Zimmer.
Rimase sorpresa quando sentì la voce di Dale Stuckey e non quella di Elliot.
«Elliot ha dimenticato il cellulare qui nel laboratorio.» esclamò Stuckey, «I risultati non sono ancora pronti, Elliot e Ryan sono andati a mangiare del sushi mentre aspettano.»
Olivia lo ringraziò e chiuse la comunicazione. C'era qualcosa di strano in tutta quella situazione. Primo, a Elliot non piaceva il pesce crudo, non sarebbe mai andato a mangiare del sushi. Secondo... le sembrava strana e basta, non c'era un motivo preciso – oltre all'avversione di Stabler per il pesce crudo.
Scosse la testa e tornò a concentrarsi su quello che stava facendo, ormai le mancava poco per finire di controllare quel fascicolo,
Dieci minuti più tardi si alzò in piedi, diretta al laboratorio della scientifica. Più ci pensava più non poteva fare a meno di pensare che ci fosse qualcosa sotto. E aveva paura.

***

Olivia entrò in laboratorio e il cuore le si fermò per un'istante quando vide Elliot seduto su una sedia, i polsi legati ai braccioli con del nastro isolante, lo stesso nastro che gli copriva la bocca. La camicia era rotta e macchiata di sangue. Intravide il corpo di Ryan e capì quello che era successo. La sua mano scese sulla pistola che portava alla cintura e s'impose di mantenere i nervi saldi.
E poi arrivò Dale, la pistola di Elliot in mano e Olivia si era sentita morire. Doveva pensare, e in fretta. E alla fine trovò la soluzione ideale.
Iniziò a prende a schiaffi Stabler, offendendolo, insultandolo. Se da una parte colpirlo le faceva male, dall'altra era come una piccola vendetta.
Prenderlo a schiaffi era l'unico contatto fisico che poteva permettersi. Ogni volta che la sua mano colpiva il viso di Elliot Olivia lasciava uscire tutta la frustrazione per quella situazione che non andava né avanti né indietro, ma rimaneva immobile, come sospesa in un limbo.
Olivia si voltò verso Stuckey, dicendogli che non aveva capito quanto fossero simili e che lui sarebbe diventato il suo prossimo partner una volta morto Elliot – Cragen, Munch e Fin erano troppo vecchi per lei –, che era lui che voleva, si avvicinò a lui, chiuse gli occhi e chinò il viso, baciò il ragazzo, facendolo girare, in modo che desse le spalle Elliot.
Stabler approfittò di quell'istante e prese a calci Dale, che si sbilanciò e cadde quando Olivia lo colpì con tutta la forza che aveva,
Benson afferrò il coltello posato sul bancone e tagliò il nastro che bloccava il polso destro di Elliot, tenendo sempre sotto tiro Dale. Passò il coltello a Stabler che si liberò l'altra mano e lo aiutò ad alzarsi. «Come lo sapevi?» domandò lui.
«Mi aveva detto che volevi del sushi.» rispose Olivia. «A te non piace il pesce crudo.»