La ragazza correva, forse cercava un rifugio. Forse scappava da qualcosa... o, molto probabilmente, da qualcuno. Si voltò ancora, quell’ombra nera... sempre la stessa, ogni volta. Non capiva: perché stava scappando? Perché qualcuno avrebbe dovuto inseguirla?

Correva, correva per quel corridoio buio, da quando i suoi genitori erano partiti, Jessica non aveva pace: la perseguitavano. Era quasi certa che fosse un uomo, non una donna: nemmeno lei sapeva perché, ma ne era convinta.  Aveva chiamato la polizia, avevano perquisito la casa, le avevano assicurato che non c’era nessuno. Perché quella casa le dava così tanti problemi? Non aveva tempo per pensare. Ora l’importante era correre, correre più veloce, per non essere raggiunta... chissà poi cosa le sarebbe accaduto.

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

Jessica si svegliò: le gocce di sudore le cadevano piano dalla fronte, i capelli disordinati le scendevano lungo le spalle scoperte. Guardò la sveglia: le sette del mattino. Quella era la quarta notte: la quarta notte in cui si svegliava alle sette del mattino dopo aver fatto lo stesso incubo.

Un’ombra nera, non riusciva a vedere l’uomo in volto però. Portava una specie di tunica nera, larga, che con il cappuccio copriva la testa.

I suoi genitori, non solo nel sogno, ma anche nella realtà, erano partiti per un viaggio che li avrebbe tenuti lontani da casa un paio di settimane. Erano passati appena tre giorni e una notte e lei già si sentiva d’impazzire.

Aveva quindici anni, di li a poco ne avrebbe compiuti sedici e, per l’occasione, aveva avuto l’idea di invitare le sue amiche ad un pigiama party: con i suoi genitori fuori e la casa tutta per loro, si sarebbero sicuramente divertite, aveva pensato lei. E poi, con quello che stava succedendo negli ultimi giorni, distrarsi un po’ non poteva che farle bene!

I suoi genitori erano partiti lunedì mattina, presto: erano passate quattro notti, quindi era giovedì. Il compleanno sarebbe stato sabato. Era sicura che tutto sarebbe andato per il meglio, niente o nessuno avrebbe rovinato quella serata...o almeno, così credeva.

FINE PROLOGO.

 

Ciao^^ scusatemi per il capitolo corto ma mi serviva da introduzione...

Io amo l’horror e questa è la prima Fan Fiction originale che scrivo, se volete che la continui vi pregherei di recensire, per favore ^__^

Altrimenti non saprete mai quello che succederà U_U

Baci, vegetina94.