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Autore: saveme_    29/11/2013    0 recensioni
Allison è una ragazza introversa che non ama parlare di se stessa e che non ama aprirsi con le persone. Non si fida di nessuno. Qualcosa cambierà grazie ad un anno all'estero,impostogli dai genitori ma che l'aiuterà ad aprirsi,si aprirà grazie ad una persona che la vuole conoscere a fondo e Allison si fiderà.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Allison è una ragazza fragile,debole ma non ama mostrarsi cosi con le persone. Allison finge. Allison è quella ragazza che passa inosservato,non ama stare al centro dell’attenzione. Anzi odia quando qualcuno la mette al centro di una discussione. Allison passa i pomeriggi a studiare,passa per asociale,passa per quella che se ne frega di tutto e tutti ma è quella che soffre di più. Allison ha trovato uno sport: fitboxe. Ama dare calci e pugni a quel sacco,è come se andasse via automaticamente tutto il dolore e tutta la frustrazione di un’adolescenza che non era come se l’aspettava e come tutti gliel’avevano descritta. Allison sono io.
<< Hai idee per i tuoi diciotto? >> << Dove farai il compleanno quest’anno? >> << Hai idea di quante persone invitare? >>
Queste erano le domande che mi ponevano amici,genitori e parenti ogni singolo giorno. Mancavano tre mesi,ma erano solo diciotto anni,un anno in più di quelli che ho ora. Sono sempre io,sarò sempre io,anche quando farò diciotto anni,questa ragazza ‘apatica’ come mi definiva mia madre. Cercai di cominciare questo giorno cercando di deviare discorsi riguardo il mio compleanno,almeno con le mie amiche volevo evitare di litigare. La mia migliore amica era l’unica che sapeva come prendermi,sapeva cosa fare quando ero nervosa,quando non volevo parlare,ma nonostante fosse la mia migliore amica,molte cose non gliele dicevo. Non mi aprivo nemmeno con lei.
<< Allora,pronta per quest’anno? Oddio ci pensi? Staremo in due continenti diversi! >>
<< C-cosa? Lydia che ti sei fumata? >>
<< Come non lo sai? Non te l’hanno ancora detto? >>
<< A quanto pare no,sputa il rospo. >>
<< I professori,in concordanza con i tuoi ovvio,hanno mandato la domanda per l’anno all’estero al posto tuo dato che tu non ti muovevi a spedirla. >>
Presi un bel respiro prima di chiedere dove mi avessero mandato e quando sarei dovuta partire
<< Un mese. Sydney. >>
Tornai a casa abbastanza infuriata con i miei,dato che non me ne avevano parlato.
<< Quando? Perché? >>
<< Senti,lo abbiamo fatto per te. È la cosa giusta da fare,passerai un anno lontano da questo schifo,hai la possibilità di farti una vita li,conoscere persone nuove,amici nuovi,aprirti con le persone.. >>
<< Conosco Lydia da 13 anni e non mi sono mai aperta,ora dovrei aprirmi con delle persone che non conosco? >>
<< Va bene,non aprirti,ma da piccola l’Australia era il tuo sogno,ora non ne vuoi sentire parlare. Comunque se questa è una sfida contro di noi,hai perso,abbiamo già pagato tutto. Hai meno di un mese prima di partire. E non odiarci,dopo ci ringrazierai. >>
Decisi cosi di giocare lo stesso gioco dei miei,se loro vedevano che ero ‘felice’ di andare li,magari avrebbero cambiato idea oppure sarebbe successo qualcosa. Dovevo escogitare qualcosa. Chiamai Lydia per chiederle dove sarebbe andata lei,visto che lei la domanda l’aveva fatta,cosi mi disse che sarebbe andata in New Jersey.
Passarono i giorni e arrivò il giorno della partenza,Lydia era già partita una settimana prima.
- I passeggeri per il volo 774 per Sydney,Australia sono pregati di avvicinarsi all’imbarco -
Mi avvicinai all’imbarco dopo aver salutato i miei quando sentii mia madre urlare ‘stay hungry,stay foolish’,con la sua ‘pronuncia’ inglese,o almeno ci provava. Salii,mi accomodai al mio posto e fortunatamente vicino a me capitò una signora,sulla quarantina credo,che non mi diede alcun problema durante le 24h di volo.
Sydney,Australia
Finalmente ero arrivata all’aeroporto di Sydney e vidi subito la mia famiglia accogliermi con un cartellone con su scritto ‘WELCOME ALLISON’. Di impatto sembrava una famiglia molto unita,molto diversa rispetto la mia,mi avevano fatto una buona impressione. La famiglia era composta da William,il padre;Abby,la madre,le due piccoline Skye e Mackenzie e Scarlett un’adolescente un anno più piccola di me. Ora entravo a far parte della famiglia Thompson.
  
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