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Autore: taliaweizmann    29/11/2013    1 recensioni
'Per un minuscolo, brevissimo attimo ho creduto di potermi rialzare ma la speranza mi ha nuovamente e amaramente abbandonato, mi ha lasciato bruscamente cadere al suolo senza scrupoli, non abbandonarmi, continua a vegliare su di me, mio piccolo angelo'
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cara Annabeth,

Mi siedo sulla riva del lago, facendomi specchio con le sue acque cristalline, cercando di guardare dentro di me, cercando di ritrovare me stesso, ma quello che vedo non sono io. Per un minuscolo, brevissimo attimo ho creduto di potermi rialzare ma la speranza mi ha nuovamente e amaramente abbandonato, mi ha lasciato bruscamente cadere al suolo senza scrupoli. La rabbia con cui discosto lo sguardo da quel 'me' riflesso nell'acqua, la forza e la cattiveria con cui tento di cancellarne la figura fanno ormai parte del mio essere. Tuffandomi nei fondali del lago non trovo più la mia pace ma anzi, sembra quasi paradossale, rifugiandomi fra le braccia dell'acqua, i pensieri mi attaccano, mi assalgono ancora più di prima. Il dolore spesso prende il sopravvento sul mio corpo provocandomi convulsioni, grida, lacrime, atroce dolore fisico e mentale. Non riesco ancora a capacitarmi del perchè non riesca ad accettare tutto questo, a tenere sigillato il dolore dentro di me o gettarlo fuori senza doverne farne le 'dodici fatiche' della mia vita, sono un eroe, un semidio, eppure chi mai riuscirebbe davvero a trattenere dentro di se tutta questa sofferenza? Ho fallito Annabeth, non so se si possa dire che la mia vita abbia già preso il suo corso, ma in ogni caso ho fallito, ho fallito nella lotta contro me stesso, nella lotta per salvare tutto ciò che ho sempre amato di più in vita mia. E' così surreale vedere come il nostro cervello sia capace di ingannare noi stessi, proiettandoci in una realtà parallela, surreale, non vera..Se non tengo i piedi per terra la mia mente tutt'oggi, a più di un'anno di distanza, mi inganna, mi mostra immagini di ricordi passati, mi riporta indietro, verso di te. Gli allenamenti quotidiani di giorno in giorno peggiorano, i miei poteri stanno lentamente svanendo, assopendosi..Questo non sono io Annabeth, mi guardo allo specchio e non comprendo chi è che vedo riflesso. I miei occhi non hanno più la luce di una volta, i miei capelli non più il nero profondo di sempre, tanto meno i miei muscoli reggono la pressione. E' insolito, a volte tento di convincermi che passerà, che mi innamorerò di un'altra ragazza. Sarà davvero così? Vado incontro al mio futuro spaesato e spaventato, senza nessuna certezza, la mia unica certezza era l'averti accanto. Ultimamente passo molto tempo in mezzo al bosco, ricordo che hai sempre amato la natura, ti appartavi sempre fra i meandri dell'ulivo sacro di tua madre, penso di avere il suo permesso perchè ogni qualvolta ci salgo mi sento protetto e al sicuro. Credo che mio padre mi sia vicino, sento spesso il rumore del mare e delle onde incombere nelle mie orecchie il che significa che ascolta le mie parole, le mie parole. Il clima al Campo Mezzosangue è sempre freddo e teso, in più di un anno non è cambiato nulla nei nostri animi. Ormai Talia e Chirone li vedo davvero di rado, troppo di rado. Sento Grover piangere tutte le notti, spesso e volentieri Clarisse ha le lacrime agli occhi quando la vedo passare davanti la tua stele. Dov'è che sei mio amore infinito, mia piccola guerriera, vorrei poter avere il permesso di saperlo, vorrei poterti stringere fra le mie braccia, rubare quelle tue rosee e perfette labbra un'ultima volta prima di lasciarti andare, di nuovo. Se non ti trovi sull'isola degli eroi, sono sicuro, sei sull'Olimpo, progettando nuove architetture, assieme a tua madre, proprio come avevi desiderato. Non vedere più i tuoi penetranti occhi grigi, i tuoi accesi capelli biondi, è un eterno e atroce castigo per me, non so per quanto ancora potrò sopportare questo dolore che incombe su di me giorno dopo giorno facendomi toccare sempre di più il fondo, facendomi piano piano accasciare al suolo stremato. Ti supplico Annabeth, torna da me, torna a casa, qui, fra i tuoi amici, al Campo Mezzosangue. Perdonami se in questo momento ho gli occhi lucidi, non mi capita quasi mai, il mio orgoglio vince su tutto, ma non su di te. Angelo mio, ora che sei volato via veglia su di me, su tutto ciò che in vita hai amato. Perdonami ancora una volta Per essere stato sempre così fiero, così egoista, così insensibile, non avrei mai dovuto lasciarti sola, perdonami Annabeth. Si dice che il primo amore non si scorda mai, che resta sempre dentro di te. Io credo che il primo vero amore sia la metà mancante per completarti e che in un modo o nell'altro, in vita o in morte, resterà sempre e comunque, dentro di te. Vola in alto angelo mio, perdonami per tutti i miei errori, e non dimenticare mai, ti amo, ti ho amata e ti amerò per sempre. Non lasciarmi, continua a vegliare su di me. 

Ti amo Annabeth. 

Per sempre tuo, Percy. 

  
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