Nick: Lady Atena.
Fandom: Thor: The Dark World.
Challenge: La sfida dei duecento prompt.
Prompt: 36; Malattia.
Richiesta da: Claudia De Sessa.
Personaggi: Sif; Jane.
Prompt: Rimpiazzo.

Sif indicò il corridoio alle sue spalle con il capo, strinse la spada e piegò il capo.
“Sbrigati, Thor ci aspetta”.
Jane si alzò dal letto, strinse lo scialle sulle spalle e fece tre passi avanti barcollando.
“Questo te l'ha chiesto lui?” domandò.
Sif roteò gli occhi, le afferrò il polso e la trascinò in avanti.
“Anche se sei solo il rimpiazzo del momento, non posso farti morire”.
Jane sgranò gli occhi, puntò i piedi in terra e si tirò all'indietro facendo battere i capelli castano chiaro contro le spalle; le iridi infossate brillarono e arricciò il naso.
“Io non sono un rimpiazzo”.
Sif rinfoderò la spada, si voltò facendo battere contro le guance scure i lunghi capelli neri e socchiuse gli occhi. Le lasciò il polso, si voltò e sfregò i denti tra loro.
“La tua stessa razza è una malattia”.
Jane si sporse in avanti, rizzò il capo alzando il mento e strinse più forte lo scialle.
“Una malattia che a Thor piace” disse.
Fece due passi indietro, mosse il polso in aria sentendolo dolere e sorrise.
“O sei tu quella a sentirsi rimpiazzata?”.
Sif sputò di lato, roteò gli occhi e le afferrò nuovamente il polso.
“Thor ha amato molte donne, e nessuna di esse è stata più che il rimpiazzo di una notte”.
Jane strusciò i piedi in terra facendosi trascinare, sentiva la testa girare e il battito cardiaco rimbombarle nelle orecchie.
“Evidentemente devo averlo contagiato, perché da me è tornato”.
Sif sospirò, si voltò e la strattonò facendola aderire a sé. Jane strillò, batté il petto contro l'armatura metallica della guerriera e deglutì alzando il capo. Sif lo abbassò, le strinse il polso e socchiuse gli occhi; la chioma nera le circondava il volto dalla pelle abbronzata.
“Thor ha una sola malattia. La stessa malattia che lo spinge a cercare rimpiazzi che durino non più di un respiro”.
Jane batté le palpebre, trattenne il fiato e s'irrigidì. Sif le lasciò la mano, fece due passi avanti e poggiò le dita sull'elsa della spada.
“La sua malattia ha gli occhi verdi e un nome. Rassegnati al tuo ruolo, mortale, perché è quello di chiunque non sia Loki”.
Jane strinse i pugni, si morse il labbro e fece un passo avanti.
“Tu forse sei stata rimpiazzata. Ma io non me lo lascerò fare”.
Le sorrise, le guance s'infossarono e le iridi castane brillarono.
“Noi mortali abbiamo una malattia più grave della morte”.
Si strinse lo scialle, deglutì e si leccò le labbra.
“Non siamo capaci di farci trattare come stupidi rimpiazzi”.
Sif abbassò il capo, lo scosse e sospirò.
“Allora seguimi. Ti mostrerò il malanno di Thor. E la sua impossibilità di guarire da esso”.