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Autore: RoriStark    30/11/2013    1 recensioni
a grande richiesta ho deciso di pubblicare un seguito della mia fanfiction "it's so hard to say I'm sorry" finalmente ho avuto un idea di trama per poterla continuare e spero vi piaccia >__< buona lettura
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Era una bellissima giornata di sole a New York,  il sole illuminava la grande cucina della Stark Tower dove alloggiavano i tre bizzarri “eroi”. Aniel era intenta a bere il suo latte caldo sul mobile della cucina mentre Tony era di sotto indaffarato come al solito su una delle sue nuove armature. Era come  un bambino in fondo, ormai la sua stanza era piena di prototipi per una nuova tuta e nuovi accessori. Aveva perfino tentato di creare un laser in grado di creare varchi temporali e se non fosse stato per l’intervento di Loki sarebbero finiti nel medioevo. Per questo quel prototipo era finito come gli altri in un angolo ed era quasi impossibile stare in più di quattro persone in quella stanza tanto era piena di rottami, dal fondo della stanza si poteva sentire ferro vecchio farsi spazio tra i pezzi di ferro nel vano tentativo di mettere in ordine e dopo un po’ si sentì una nuova esplosione. Sospirò sentendo un soffocato “sto bene!” provenire pochi secondi dopo dal piano inferiore. Rise appena mentre sentì dei passi familiari avvicinarsi sempre di più, si voltò vedendo Loki afferrandola per la vita da dietro al tavolo, la giovane sorridendo, prese una tazza di caffè  portandola davanti a se e porgendola apparentemente al vuoto davanti a sé

“buongiorno altezza…”

“buongiorno a te, neo principessa di Asgard”

Sussurrò Loki materializzandosi davanti a lei e prendendo la tazza con eleganza, le sorrise ammiccando mentre si avvicinò a lei. La giovane posò la tazza al suo fianco ed aprì le gambe aggrappandosi alla vita di lui e tirandolo a sé per avvinghiarsi meglio, lui di risposta le cinse la vita con un braccio prendendo un sorso di caffè e dandole poi un bacio sulle labbra. Aniel sentiva l’aroma del caffè bagnarle le labbra, il miglior buon giorno di sempre. Lo baciò mordendogli alla fine il labbro inferiore e sorridendo tornò indietro con la schiena per osservare meglio Loki. Inclinò il capo con un sorriso dolce, un sorriso orgoglioso e quasi commosso. Con una mano gli sfiorò il viso liscio e marmoreo portando poi le dita tra i capelli corvini di lui come per sistemarli, nonostante fossero perfettamente in ordine. Il dio la lasciò fare, senza opporsi, anzi, sorrideva osservandola dall’alto con i suoi occhi smeraldo.

“abbiamo del lavoro da fare oggi?”

Chiese mentre si chinò sul suo collo candido baciando piano la sua pelle vellutata e tornando su per sentire una risposta, sperando fosse negativa, ovviamente.

“Fury dovrebbe chiamare a momenti, Tasha mi ha mandato un messaggio ma non ha spiegato molto bene la situazione...ma sembrava piuttosto scossa”

“beh, intanto che non chiama nessuno, che ne diresti di fare un giro in città? Nessun trucco stavolta, lo prometto..”

“Loki...l’ultima volta che hai detto questo mi sono ritrovata una dozzina di persone nel panico e stavo per prenderti a pugni quando ti sei trasformato in Capitan America e hai bucato il palloncino di una bambina…per fortuna Fury se l’è davvero presa con Steve..”

“però è stato utile per giocare al wii party music vero?”

“il fatto che tu ricordi il nome di un videogioco mi spaventa…ok ti credo..”

Disse ridendo appena e scendendo dal tavolo, Loki terminò il suo caffè in pochi sorsi , era ancora in veste da notte, ma facendo due passi indietro addosso a lui apparvero normali vestiti da cittadino americano. Una maglietta nera a maniche corte con su scritto “gods do it better” ed un paio di sobri pantaloni di una stoffa rigida simile al velluto, color verde scuro . Le scarpe nere da ginnastica e gli occhiali da sole, immancabili. Aniel andò a cambiarsi in camera e lo raggiunse.

“vado a chiamare Tony”

Disse mentre raggiunse in un balzo la stanza dove lavorava Tony Stark

“Tony! Vieni, andiamo a fare un giro!”

“andate voi piccioncini, io sto creando!”

“oh dai Tony! Sono giorni che non usciamo!”

Stava per bussare di nuovo quando si ritrovò a picchiettare il pugno sul reattore di Tony, la giovane alzò lo sguardo incontrando gli occhi nocciola di lui. Sorrideva divertito, arruffò i capelli della giovane e le baciò la fronte

“buongiorno”

“altra notte in bianco?”

“beh almeno avete dormito comodi tu e lo smilzo”

“dai Tony, ti fa male star sempre qui!”

Disse lei tirandolo per la camicia, ma lui no si mosse di un millimetro. Dietro di lui Jarvis faceva calcoli su calcoli sulle potenziali modifiche per la nuova Mark, dalla sua faccia non sembrava convinto a voler uscire. Osservava la giovane con un sorriso sghembo, tipico di lui. Si chinò di nuovo su di Aniel baciandole i capelli e spingendola appena indietro

“devo finire questo lavoro, devo farlo, altrimenti non riuscirei a proteggerti…domani usciamo, te lo prometto, ok piccola?”

“promesso?”

Tony le prese il mignolo intrecciandolo con il suo e portandoselo alle labbra annuì

“te lo giuro”

Aniel annuì piano mentre lui le lasciava la mano tornando ad appoggiarsi alla porta ed osservandola. Poi sospirò indietreggiando mentre prese da uno scaffale un paio di scartoffie

“se prendete qualcosa mettetelo sul mi conto ok? Divertitevi..”

“grazie Tony, a più tardi!”

La giovane si voltò ma venne di nuovo richiamata da Tony

“uccelletto...dimentichi una cosa..”

“oh..vero!”

Aniel si avvicinò con un battito d’ali a Tony e lo baciò sulle labbra, sorrise appena sfiorandogli la barba ispida con la punta delle dita

“non stancarti troppo”

“ok mamma…”
 
con una giravolta, Aniel raggiunse di nuovo Loki, i due uscirono di casa mano nella mano, Aniel aveva nascosto le ali, preferiva camminare piuttosto che volare. Loki aveva imparato a memoria le strade della città, gli bastò una notte con una cartina in mano, era davvero un portento in questo genere di cose. Tanto che era lui a guidare Aniel per le strade e non il contrario. I due raggiunsero il parco , per fortuna la gente non li fermava quasi più, si limitavano a fotografarli da lontano o discutere tra di loro al passaggio del dio. Alcuni erano ancora spaventati da lui e si tenevano alla larga bisbigliando tra di loro, ma i due non ci fecero caso. Aniel si sedette su una panchina e Loki si sistemò accanto a lei, fece apparire dalla mano un libro e si distese sulle gambe della giovane sorreggendo il libro con una mano

“Loki..”

“mh?”

“sono felice che tu sia qui…”

“anche io, anche se non credo mi abituerò mai ai vostri abiti”

“lo stesso vale per me ad Asgard”

Disse ridendo appena

“per fortuna non ci torneremo più”

Loki sorrise mentre chiuse il libro posandolo sul petto, allungò la mano verso il viso della giovane e sfiorandolo con le dita la tirò a sé baciandola piano. Aniel rimase ferma posando la fronte sulla sua e chiudendo gli occhi per un momento. Già, Asgard, il luogo che Loki odiava e che anche lei aveva cominciato a disprezzare. Quella doveva essere casa sua, eppure non lo era. Non era Asgard, nemmeno Jötunheimr. Forse Loki non avrebbe mai avuto una vera e propria casa in fondo, ma ora era felice, ed era quello che contava in fondo.

La giornata proseguiva tranquilla. I due passeggiavano per le vie del centro, Aniel aveva preso un paio di vestiti, Loki non ne aveva bisogno visto che poteva materializzare quel che voleva e lo si capiva dal suo abbigliamento. Era incredibile, Loki, principe asgardiano, che passeggiava tranquillamente nelle strade della città. Era così elegante, così, perfetto in tutto quello che faceva. Ad un tratto Aniel notò che Loki si guardava attorno sorpreso, quando anche lei si guardò attorno notò che il centro della città era pieno di vetrine con cuore e rose rosse appese ovunque. I negozi di cioccolato e le pasticcerie esibivano dolci di tutti i generi e nelle vetrine vi erano cuori ovunque, di carta, palloncini a forma di cuore. Solo in quel momento Aniel si rese conto di che giorno fosse quello. Il giorno degli innamorati, il giorno delle rose, dei fiori, il giorno dell’amore e dei gesti d’affetto. Il giorno di San Valentino. Loki era sicuramente estraneo a tutto questo e forse la vista di tutte quelle cose rosse e delle coppiette appostate praticamente per tutto il corso a scambiarsi regali, baci ed effusioni lo avevano messo in confusione,infatti dopo un po’ si chinò verso la giovane.

“Aniel…cosa succede qui?”

“beh..è San Valentino..”

“cos’è?”

“è una sorta di festa degli innamorati…la gente si regala cioccolatini, fiori e poi passano la giornata insieme…è la giornata dell’amore…”

Sussurrò lei socchiudendo gli occhi, con fare sognante, mentre osservava la gente attorno a lei, mentre la sua mente viaggiava , le sue gote si tingevano di un rosso acceso. Sentì poi le dita di Loki intrecciarsi con le sue, mentre sentì la voce di lui chiamarla piano, con un sussurro che le solleticava l’orecchio

“che ne dici se..”

Aniel si voltò, davanti a lei vide un mazzo di rose rosse, ma non erano un rosso normale, sembravano rose di cristallo, brillavano come rubini mentre le foglie sembravano smeraldi. La giovane sobbalzò nel vedere dei fiori tanto belli davanti a lei, alzò lo sguardo per incontrare gli occhi verdi di Loki che nonostante tutto, brillavano più di quelle foglie magiche.

“lo festeggiassimo anche noi?”

Domandò con un sorriso sghembo mentre i suoi occhi non si scollavano da lei. Aniel prese il bouquet, sfiorò le rose con la punta delle dita, sembravano di cristallo, ma profumavano come vere rose. La giovane annuì quasi commossa da quel gesto, le tremava la voce dall’emozione, così si limitò ad un flebile sì ed il movimento del capo per assentire alla proposta del giovane. Il dio allora sorrise ancora di più mentre in un attimo il suo abito cambiò e divenne un elegante abito da sera, con uno schiocco di dita cambiò al volo gli abiti della sua compagna in un vestitino di pizzo rosa , fiocchi lilla e la gonna a palloncino. Sembrava conoscere alla perfezione i suoi gusti.

“bene principessa, allora andiamo..”

Disse mentre le porse il braccio, Aniel si aggrappò imbarazzata mentre la maggior parte dei presenti si era voltata incuriosita. Loki aveva un abito molto simile a quello che aveva indossato al “ricevimento” il giorno che lei lo conobbe, aveva i capelli più lunghi dell’ultima volta. Anche il bastone era molto simile, forse lo aveva fatto di proposito, o forse solamente Aniel ci aveva fatto caso ed aveva fatto un tuffo nei ricordi. La sera in cui per la prima volta incontrò lo sguardo perso di quella creatura tanto potente, ma allo stesso tempo fragile e ferita. Gli strinse forte la mano guardandosi attorno

“vuoi pattinare sul ghiaccio?”

Loki la osservò inarcando un sopracciglio e sorridendo col suo solito modo di fare, un po’ divertito e un po’ beffardo. Chinò il capo  dischiudendo poi le labbra per parlare e Aniel non si perse un attimo di quei gesti, quei momenti che le facevano salire il cuore in gola.

“va bene…ma dovrai insegnarmi..”

“il grande Loki che non sa pattinare?”

Disse lei ridendo appena e dandogli una spinta con la spalla, che nonostante ci abbia applicato tutta la forza le sembrò di andare a sbattere contro una parete di cemento armato. Lui rise appena nel vedere il tentativo della giovane di spostarlo e la strinse a sé avvolgendola col braccio mentre ripresero a camminare

“sarò anche il figlio del re dei giganti di ghiaccio…ma non credo che loro usavano il ghiaccio per pattinare”

Per la prima volta aveva nominato le sue origini, senza rabbia, senza odio, forse perché ormai era davvero il passato per lui, forse quella ferita, almeno un po’, quella ferita si stava rimarginando. Aniel rise divertita mentre entrarono nel palazzo del ghiaccio, subito Aniel prese un paio di pattini per lei , Loki senza il minimo sforzo li fece apparire ai suoi piedi per magia, come al solito verdi e dorati. Ma appena i pattini comparvero ai suoi piedi vacillò e dovette appoggiarsi ad una sedia per non cadere. Un bambino al suo fianco prese a ridere mentre lo indicava

“mamma! Mamma! C’è Loki ! non sa pattinare!”

Il dio di risposta si voltò lentamente verso il ragazzino  ridendo con il suo fare sarcastico mentre con uno scatto tornò in piedi. Rimase immobile concentrato per reggersi in piedi, poi si avvicinò al bambino e con un dito lo spinse a terra, Aniel non arrivò in tempo che il bimbo era a terra a fissare Loki con i lacrimoni agli occhi

“ora chi è che non si regge in piedi?”

“Loki!!”

Aniel lo tirò indietro e si avvicinò al bambino, prese dalla tasca un leccalecca e lo diede al giovane che smise di piangere e sorrise alla sua “salvatrice” poi Aniel si voltò verso Loki con fare di rimprovero. Loki sbuffò incrociando le braccia come un bambino

“non guardarmi così! Sei grande e grosso, non puoi prendertela con i bambini avrai almeno un centinaio di anni più di lui”

“solo un centinaio?”

“quanti ne hai scusa?”

“non si chiede l’età, è maleducazione..”

“duecento?”

Loki scosse il capo  e con il palmo della mano verso l’alto, mosse le dita come per indicarle di alzare il conto

“cinquecento?”

Di nuovo quel gesto, il sorriso del Dio si fece ancora più beffardo

“adesso mi dirai che hai mille anni”

Disse lei in tono sarcastico, ma in quel momento Loki annuì lasciando Aniel di stucco, si avvicinò a lei portandole un dito sotto alla mandibola per chiuderle la bocca, la baciò piano mentre poi tornò indietro sghignazzando come era solito fare dopo aver fatto una delle sue magie.

“allora, vuoi insegnare a questo vecchietto a pattinare?”

Disse allungandole la mano. Aniel la prese mentre fece apparire le ali per sollevarsi da terra fino alla pista del ghiaccio, Loki camminava al suo fianco, ogni tanto barcollava ma Aniel gli teneva la mano, dopo un paio di metri finalmente misero piede sul ghiaccio, Aniel riusciva a bilanciarsi grazie alle ali, ma Loki si aggrappò al bordo della pista osservando i pattini confuso

“ma come fate a reggervi con questi cosi?”

“dai, è facile! Guarda come faccio io”

“aspetta che mi faccio spuntare delle ali…”

“dai! Guarda..”

Aniel fece sparire le ali e si avvicinò a Loki appoggiandosi con la schiena alla recinsione per poi prendere le mani di Loki

“ora lascia e reggiti a me”

“cadremo rovinosamente”

“ti fidi di me?”

“certo…ma io peso un po’ più di te piccola, non so quanto potrai reggermi..”

Disse mentre cercava di tenersi dritto con la schiena, almeno quello riusciva a farlo ora. Lentamente Aniel lo tirò verso di sé, pattinando indietro, lentamente anche Loki la seguiva, pattinando lentamente, mettendo un piede davanti all’altro ed ogni tanto osservava gli altri per vedere come muoversi bene. Ascoltava le istruzioni di Aniel, aveva un tono talmente dolce che Loki non poteva non ascoltare. Dopo  un paio di giri di pista Loki sembrava migliorare gradualmente

“visto? Non è difficile!”

Ad un tratto qualcosa sfrecciò al loro fianco, qualcosa di familiare, o meglio, qualcuno di familiare.

“forza Aniel! Non eri una grande pattinatrice?”

La giovane si voltò mentre Loki sfrecciava per la pista come se stesse volando su quei pattini, si voltò verso il Loki che teneva per mano e questo con un ghigno scomparve. Aniel rimase ferma per un paio di secondi, poi si voltò verso il vero Loki con un sorriso di sfida mentre le ali comparvero di nuovo sulla sua schiena

“se ti prendo…”

Sussurrò spingendosi con le ali verso Loki che sghignazzava mentre pattinava all’indietro con le braccia dietro alla nuca.

“esatto…SE”

Passarono almeno un ora a rincorrersi, alla fine Aniel spiccò il volo e con un balzo saltò addosso a Loki che perse l’equilibrio e cadde di schiena sul ghiaccio con un tonfo.

“oh….Loki! ti sei fatto male?? Loki!”

Disse Aniel preoccupata, Loki rimase fermo ad occhi sbarrati verso il soffitto, ma poi prese a ridere divertito mentre teneva i fianchi di Aniel

“certo che sei un tipetto tosto eh..”

Disse tirandola a sé e baciandola sulle labbra. Le passò una mano tra i lunghi capelli rossi che cadevano sul suo petto come una cascata di sangue scarlatto. Sorrisero entrambi perdendosi uno negli occhi dell’altro, in quel momento, erano solo loro e tutto era perfetto.

“buon San Valentino…Loki…”

“Buon San Valentino…Aniel..”



--- ed ecco il tanto richiesto seguito della mia FF, ovviamente questa è un introduzione alla serie e non ho ancora voluto introdurre la vera trama principale, consideratelo un episodio speciale introduttivo XD --- Rori
  
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